Vi ricordate il feroce sfogo dei pokeristi che hanno sputato veleno contro Phil Hellmuth su Twitter?

Ve ne abbiamo parlato il mese scorso. Tantissimi illustri colleghi del pro americano se la sono presa per un invito da lui ricevuto ad una popolare trasmissione americana.

Hellmuth sembrerebbe essere odiato da buona parte della comunità del poker per vari motivi e le sue skills sono messe costantemente in discussione nonostante i 14 braccialetti WSOP in bacheca.

Il diretto interessato però non si è mai espresso in queste settimane sulla questione. Anzi, sui social ha continuato a pubblicare le sue cose tranquillamente, come nulla fosse successo.

Stanotte per esempio si è fatto prendere da un momento di nostalgia ed è andato a spulciare tra alcuni vecchi ricordi della sua carriera.

Prima ha pubblicato online una foto di alcune chips, chiedendo aiuto per casharle. La maggior parte di essere sono chips da 25$ di Las Vegas.

In mezzo tuttavia c’è anche una chip da 500$ dell’Horseshoe! Un po’ costoso come ricordo, non trovate? Hellmuth spiega di averlo messo in una scatola nel 1994, quindi 22 anni fa…

A completare la piccola collezione ci sono anche un gettone da £5 del Dragonara di Malta e uno da 1$ del Commerce di Los Angeles.

 

Anyone know if I can cash these chips in, particularly the $500 Horseshoe Casino chip? Put it in a box in 1994… pic.twitter.com/xPHD0MDysO

— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 15 dicembre 2016

 

Il momento nostalgico di Hellmuth lo ha spinto anche a postare la foto di un vecchio giornale del 1988 per la precisione.

Nell’immagine si vede un Hellmuth in bianco e nero. Il titolo parla di lui e di Erik Seidel, giocatori ancora sulla cresta dell’onda dopo ben 28 anni!

 

Old school! #TBT @Erik_Seidel and I, the “Brat packers” of poker! Back in 1988 pic.twitter.com/NWV0L5i6G4

— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) 16 dicembre 2016

 

Come al solito Hellmuth posta poi su Twitter delle mani da lui giocate. Due giorni fa per esempio ha riportato un singolare spot vinto settando i jack.

Hellmuth lo ha descritto così: “È la mano più strana che ho giocato ultimamente. Avrei dovuto rilanciare al turn o al river“.

Questo è il colpo. I bui sono 50/100$. Hellmuth è UTG (con 40.250$ di stack) e limpa con JJ. Mark Rabkin (con 22.500$ di stack) da UTG+2 rilancia a 400$.

Hellmuth risponde con 700$. Rabkin fa 1.100$ e Hellmuth chiama. Scende un flop Q52. Hellmuth checka, Rabkin punta ancora 1.100$ e Hellmuth chiama.

Il turn è un J che regala un set e lo scoppio. Hellmuth checka ancora, Rabkin punta 3.000$ e Hellmuth chiama.

Il river è un 3 e il pot è di oltre 10mila dollari. Hellmuth si mette per l’ultima volta in check/call sulla puntata di 4.000$ dell’avversario.

Che ne pensate? Hellmuth dimostra di saperci fare al tavolo o le pesanti insinuazioni sul suo conto sono fondate?

L’articolo Un nostalgico Phil Hellmuth bragga un tesoretto di vecchie chips da centinaia di dollari sembra essere il primo su Italiapokerclub.

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