C’è chi gioca a poker per divertimento, senza ovviamente disdegnare qualche bella vincita, e chi invece sceglie di giocare per professione.

Fare il grinder è una prospettiva affascinante, in termini di ritorno economico, per tanti ragazzi che hanno sviluppato una grande passione per il gioco, anche se farlo con costanza di prestazioni e risultati non è così semplice come potrebbe sembrare.

Per capire meglio quali siano gli aspetti da tenere più in considerazione per fare una scelta simile abbiamo provato a chiedere a qualcuno del mestiere, come il grinder toscano Emiliano Conti, un nome che gli appassionati e frequentatori delle room ‘punto it’ suonerà piuttosto familiare. Ecco cosa ci ha raccontato:

Premetto che nel 2017, anzi da metà 2016, ho calato decisamente la mia mole di gioco, preferendo investire il mio tempo in cosa più appaganti da un punto di vista non economico. Tuttavia continuo a giocare, coachare e studiare. Ad oggi, oltre a essermi organizzato la giornata, ho organizzato pure la settimana. Ad esempio mercoledì e venerdì non sto al pc fino alla sera, se decido di giocare. Lunedì martedì e giovedì invece tendenzialmente faccio 2/3h di coaching/review a cavallo dell’ora di pranzo. Mi sveglio alle 9 se la sera prima non ho giocato e alle 11.00 se ho grindato. Pranzo sempre alle 13circa e nel pomeriggio verso le 17.30 mi alleno in palestra. Quando grindo non starto mai prima delle 22, ad essere precisi le 22.07 sono l’ora limite per non missare la late del big10 😂

Grinding e studio ma non solo, perché nella routine di Emiliano lo sport occupa un ruolo fondamentale per la sua resa ai tavoli:

Mi scarica e mi fa avere degli obiettivi diversi da quelli pokeristici. Per molti l’obiettivo principale risiede nel poker stesso, una cosa che cerco di evitare come spiegato poc’anzi. Se a me una, due, cinque o venti sessioni vanno male ma ho buoni risultati nello sport sono tranquillo. In sostanza differenzio gli interessi e per questo motivo, forse, non ho mai avuto periodi di tilt o insoddisfazione in real life dovuti al lavoro. Consiglio a tutti di fare sport oltre che grindare sia palestra che arti marziali, tennis, yoga eccetera.

Provando a fare delle stime approssimative abbiamo chiesto a Emiliano, su un totale di 100 punti percentuali, in che misura conta per essere al top differenziare le attività, massare, fare review e studiare il field:

Massare sicuramente è l’elemento principale per abbattere la varianza, direi 40%. Differenziare le attività, e dico in generale non solo per quanto mi riguarda equivale a un buon 30%, mentre fare review occupa un 20% e il 10% restante potrebbe essere impiegato per studiare il field.

 

E voi come organizzate la vostra giornata prima delle sessioni? Srivetecelo sulla nostra Fanpage!

L’articolo Il lavoro del professionista online: la routine quotidiana di Emiliano Conti! sembra essere il primo su Italiapokerclub.

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