Lo abbiamo beccato con un piede già sull’aereo il neo campione del WPT National di Bruxelles Sergio Castelluccio, ma ha trovato comunque il tempo di rispondere a qualche nostra domanda sul freschissimo successo colto, inaspettatamente, in Belgio.

“Ci sono capitato completamente per caso – ci ha rivelato Sergio avevo voglia di giocare un torneo, ho aperto Hendon Mob, ho visto cosa c’era in programma e ho deciso quindi di andare a Bruxelles perché non c’ero mai stato”.

Nonostante le insidie che inevitabilmente ogni mtt riserva, Castelluccio è stato protagonista del torneo praticamente sin dall’inizio.

“Il Day 1 è filato liscio, ho accumulato pian piano un ottimo stack fino a chiudere in top ten. Nella prima metà del Day 2 mi sono mantenuto stabile, dopo mi sono accorciato e sono stato costretto a giocare da short-stack, poi verso la fine sono riuscito a salire, ma sinceramente non ricordo come. Al final day siamo partiti in 15 e in appena un livello siamo arrivati alla composizione del final table, è accaduto tutto molto velocemente. Al tavolo finale ci sono stati diversi colpi di scena, a un certo punto sembrava che il titolo dovesse andare al ragazzo che alla fine è arrivato terzo (Michal Mrakeš, n.d.r.), lo conoscevo già perché viene spesso a giocare a Campione. Poi è calato, ha perso diversi colpi uno dietro l’altro, ha voluto forse spingere un po’ troppo, cosa che gli è costata cara. Nella mano finale si è tuffato, ma ci poteva stare, nonostante avesse comunque perso la testa. In heads up mi sono trovato un avversario di certo meno ostico di lui. Inesperto, tendeva a 3-bettare troppo, ha fatto qualche fold di troppo, quindi avevo diversi punti a mio favore. Insomma, era difficile perdere, perché avevo capito perfettamente come ragionava”.

Una particolarità di Sergio è che quando si muove concentra la sua attenzione nei Main Event, lasciando da parte i numerosi side.

“Devo essere focalizzato su un unico obiettivo, quindi nelle trasferte mi concentro esclusivamente nel torneo principale della manifestazione. Ho scoperto, parlando con gli amici, che non sono l’unico a pensarla così. Comunque vado a periodi. A volte mi piace fare tornei duri per confrontarmi con field ostici, altre prediligo situazioni più semplici, come è stato, ad esempio, questo WPT National di Bruxelles…”.

La stagione del campano, con questo bonus di 105.000 euro, è iniziata nel migliore dei modi e gli appuntamenti live saranno diversi, dunque, per Castelluccio.

“Sarò a Rozvadov per la manifestazione organizzata da PokerStars, essendo anche questa una località in cui non sono mai stato, poi farò il Millions a Sanremo e, come di consueto, andrò a Montecarlo per la tappa dell’ex European Tour”.

Non c’è, invece, spazio per l’online nella sua routine.

“Non sono mai stato troppo stimolato dagli mtt online, poi c’è poco traffico attualmente. Non mi ritengo un grinder, bensì un giocatore della domenica. Anche nel cash game la partita è morta, non partono quasi mai tavoli 5€/10€ e quando partono sono fin troppo duri. Non c’è, insomma, granché da ricavarci. Nell’ultimo anno poi, essendomi dedicato ad alcune cose extra-poker, ho anche meno tempo da dedicarci”.

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