Questione di centimetri…

O di poche migliaia di euro se preferite, sta di fatto che dallo scorso 15 marzo le gerarchie della all-time money list italiana hanno subito uno scossone non di poco conto.

Dopo aver ceduto il passo a Mustapha Kanit nel maggio 2015 infatti, per ‘Il Pirata’ è arrivato il momento di far largo a Dario Sammartino.

I record sono fatti per essere infrantidiceva Max in occasione del passaggio di consegne a Mustacchione, mostrando un fair play mica da ridere. D’altronde sappiamo tutti quanto il Pesca ci tenga a tenere alta la bandiera, come dimostrano i quattro braccialetti conquistati alle World Series Of Poker nella sua sfolgorante carriera.

Ad ogni modo si tratta di una transizione importante, uno di quei momenti che rimarrà impresso negli annali perché volente o nolente, nel poker come in altre discipline, i numeri fanno la differenza. A complimentarsi con Dario Sammartino, oltre a tutti gli appassionati delle due carte, ci ha pensato lo stesso Max che abbiamo avuto il piacere di sentire proprio questa mattina:

Le mie più sincere congratulazioni a Dario per aver raggiunto il secondo posto nella all-time money list italiana. – esordisce Max – E’ ovvio che conoscendolo vorrebbe essere il numero uno, però purtroppo abbiamo là davanti che va come un treno…A meno che qualcun’altro non vinca un Main Event, e intendo proprio il Main Event delle World Series dove si prendono fior di milioni, Musta resterà in testa.

Senza togliere meriti a nessuno è comunque necessario sottolineare come il parametro utilizzato da Hendonmob, ovvero il conteggio delle vincite lorde, possa trarre in inganno. Tuttavia, secondo Max, nonostante qualcuno possa aver qualcosa da ridire, il dato merita attenzione:

Questi dati sono un buon metodo per capire chi fa la storia del poker italiano, perché se si guarda ai primi quattro troviamo, ad esempio, Filippo Candio che è stato l’italiano ad arrivare più in fondo al Main Event WSOP. Io non mi commento da solo, ma rivolgendo lo sguardo a chi mi precede c’è uno come Mustacchione che ha vinto alcuni tornei strabilianti conditi da una carriera online incredibile e, ovviamente, c’è anche Sammartino che segue le orme dei top pro mondiali, giocando high roller e super high roller in tutto il mondo. Insomma chi sta lì se lo merita, perché è facile dire ‘beh spende di più quindi è normale che gli incassi lordi siano più alti’…No, invece bisogna sottolineare che non si tratta del ricco businessman che fa i tornei da un milione e ha guadagnato i soldi in alta maniera. Lui è partito tranquillo, è andato avanti e quindi il suo risultato è sicuramente autentico e meritato.

La differenza che separa i due rimane tutto sommato esigua: 4.302.980$ per Dario e 4.284.061$ per Max, ovvero 18.919$ di distanza, una vera e propria inezia in confronto a quanto accumulato in carriera da entrambi. Che il Pesca stia preparando la sua ‘remuntada’ in vista delle prossime WSOP?

La mia occasione di superarlo nuovamente arriverà sicuramente con le World Series, sempre che non prenda troppo vantaggio tra Macao e Montecarlo. In quel caso sarebbe piuttosto difficile riprenderlo, resta il fatto che gli auguro di allungare per bene così da venire a Las Vegas bello tranquillo e lasciarmi spazio alle World Series che sono un po’ più il mio pane!

 

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