La vittoria nell’evento #1 del WSOP Circuit in corso di svolgimento a Campione d’Italia profuma di consacrazione.

Fabio Romer, player che frequenta da anni il casinò dell’enclave, ha centrato lo shot che ogni MTTer sogna: 150.000€ di prima moneta, primo su 1.378 entries.

Che fosse solo una questione di tempo lo si era capito da un pezzo: negli ultimi mesi Fabio aveva centrato risultati via via sempre più convincenti, compreso un terzo posto (con deal) al Barracudas 35 e un 7° posto da 32.000€ nell’IPO 22 dello scorso ottobre.

Lo abbiamo intercettato non solo per farci raccontare la cavalcata che gli ha permesso di conquistare l’anello, ma anche e soprattutto per scoprire qualcosa in più su di lui e sulla sua storia pokeristica:

“Ho iniziato nel 2009 con qualche partita tra amici, ‘trasferitasi’ poi nei circoli della zona. Sono cresciuto sostanzialmente giocando quasi solamente nei tavoli ‘veri’, ma ovviamente, di tanto in tanto, grindo anche online. Il poker non è mai stato il mio primo lavoro: ho un negozio di abbigliamento a Milano ma con il passare del tempo il Texas Hold’em è certamente diventato qualcosa di più di un semplice hobby. Nono sono un professionista, ma per l’approccio e la determinazione con cui affronto ogni genere di partita, potrei anche considerarmi tale.”

Il 36enne meneghino ci ha dunque rilevato quali sono i suoi punti di forza, quali, invece i ‘leak’ da aggiustare.

“Per quel che concerne il gioco Live, tutto gira intonro al self-control: ci vuole molta pazienza e una grande accuratezza nella ‘selezione’ degli avversari in base a come si muovono stanno al tavolo e tante altre cose. Proprio per questo ritengo che ‘la presenza al tavolo’ sia di fondamentale importanza. Saper cogliere tell e restare sempre concentrati completa quello che è l’identikit di un player vincente. Personalmente, per quel che riguarda il focus al tavolo, credo di poter migliorare ancora, visto che talvolta qualche calo di concentrazione ce l’ho pure io… Parte del merito nell’upgrade del mio gioco live è dovuto all’amico Carlo Savinelli, determinante non solo a livello tecnico, ma anche e soprattutto come mental coach. Per quel che riguarda le skill pure e quindi anche il gioco online, non posso non menzionare Davide ‘MANTO989’ Mantovani: prima giocavo molto più a sensazione, facendo sbracciate random. Non so ancora bene come, ma lui è riuscito a farmi disciplinare :)”

Fabio, a destra in foto, con l’amico-coach Davide Mantovani

Fabio glissa dunque commentando quella che, a oggi, è senza dubbia la sua vittoria più prestigiosa:

“Il day1 è stato davvero in super discesa, davvero tutto liscio e abbastanza facile. Il day2 è stto piuttosto delicato: tanti alti e bassi con qualche spot rivedibile da parte mia. Fortunatamente sono riuscito a portare a casa un paio di pot insperati, con due tuffi davvero estremi! Il day3 è stato pressoché perfetto: diversi pot uncontested e qualche reshove abbastanza loose in cui ho sempre azzeccato il timing. Il final day? Ah, quello non lo ricordo proprio: ero troppo concentrato sull’obiettivo!”

 

Photo Ufficiale WSOP Circuit by Gioco News

L’articolo Reg Identikit – Fabio Romer: “La presenza al tavolo è di fondamentale importanza!” sembra essere il primo su Italiapokerclub.

Lascia un commento