Siete pronti per un nuovo appuntamento con il Throwback Thursday di Daniel Negreanu?

Il player più vincente della storia degli mtt live ha deciso di ripescare una serie di vecchi filmati tecnici nei quali lui stesso compariva anni fa in veste di coach.

Negreanu li ripropone, analizzandoli e attualizzandoli, sul suo canale YouTube per capire se e quanto siano ancora validi certi concetti sul gioco.

Questa settimana si parla (nuovamente) della cosiddetta Johnny Chan Play, un tipo di mossa che il mitico Chan ha messo in pratica con successo nel No Limit per oltre 30 anni.

In cosa consiste? È una specie di Stop & Go. Con una mano media fuori posizione ci si mette in check/call al flop per poi fare una piccola puntata al turn.

Serve a neutralizzare il vantaggio dell’oppo in posizione, a minimizzare il rischio e a prendere il controllo della mano, come spiega Negreanu in un filmato di molti anni fa.

Il Negreanu del passato fa un esempio: “Siamo ad un tavolo da nove giocatori. I bui sono 200-400 con ante 50. MP apre a 1.200 e tu chiami con 10-10 dai bui. Entrambi avete 30k.

Flop Q-4-4. Hai tre opzioni, in base all’avversario. Se oppo non bluffa mai, puoi anche foldare. Se oppo è aggressivo puoi fare un check/raise a 5.500. Oppure puoi chiamare preparando la mossa di Johnny Chan.

Turn 7. Puoi checkare sperando che l’avversario smetta di puntare o puoi prendere il controllo puntando 3.000. Il tuo oppo dovrebbe chiedersi cosa hai. Puoi avere un 4? Certo, da BB. Una donna? Perché no.

Difficilmente l’oppo rilancerebbe in risposta alla tua puntata al turn. Se vieni chiamato sai di non essere avanti e devi arrenderti al river a meno che non peschi un 10“.

Qui interviene per la prima volta il Negreanu del presente: “Non sono sicuro di ciò nel 2017. Ci sono parecchi bravi giocatori capaci di chiamarti in flow al turn o di rilanciare“.

Torniamo alle parole del Negreanu del passato: “La puntata al turn viene fatta per protezione. Ti protegge dalle over cards e da un bluff al river. Alcuni avversari potrebbero riuscire a bluffarti comunque, ma è raro.

Puoi inoltre outplayare le mani più forti delle tue. Per esempio faresti la stessa mossa con 6-6 facendo magari foldare fino a J-J”.

Il Negreanu di oggi boccia questo passaggio logico: “Non penso che sia vero oggi. Non vedo gente puntare 9-9 su questo flop per foldare al turn. Funzionerebbe solo contro principianti molto scarsi.

La mossa di Johnny Chan può però funzionare ancora oggi se usata in un certo modo. In questo spot con una donna o un 4 puoi ricavare value da tre strade, mettendo in seria difficoltà l’avversario al river. Con coppie medie oppo checkerebbe dietro al turn“.

Torniamo nel passato: “Se ti chiamano al turn, al river devi checkare. Hai speso poco al turn per avere l’informazione che ti serviva.

In conclusione, con la mossa di Chan prendi il controllo della dimensione del pot al turn. Assicurati di avere il giusto avversario di fronte; alcuni sono capaci di individuare la debolezza della tua giocata“.

La conclusione del Negreanu odierno è invece la seguente: “La mossa di Chan può essere indicata anche come un ‘weak lead’.

Oggi abbiamo un sacco di termini che ridefiniscono le giocate, in maniera più scientifica. Sono comunque giocate inventate tanto tempo fa da gente come Stu Ungar o Doyle Brunson.

Vale ancora oggi la mossa di Chan? Sì. La maggior parte dei giocatori folda al turn se non ha nulla. È una mossa exploitativa.

Ripeto però l’avvertimento relativo agli avversari. Dovete stare attenti a quelli bravi… Comunque sia, la mossa di Chan può funzionare, anche se io stesso non la uso più con la stessa frequenza di una volta“.

 

L’articolo Negreanu rivaluta la ‘mossa di Johnny Chan’: “Puntare fuori posizione al turn funziona ancora” sembra essere il primo su Italiapokerclub.

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