Sta terminando in queste ore la tappa del WSOP International Circuit al King’s di Rozvadov.

In mezzo al variegato field dell’importante appuntamento in terra ceca, anche qualche italiano si è dato da fare nei giorni scorsi.

Tra di loro c’era un scatenato Enrico Mosca, che attraverso il suo profilo Facebook ci ha aggiornato su quello che stava combinando.

Sabato, per esempio, ha raccontato ai suoi amici dei social una mano giocata nel Day 1 del Main Event da 1.500+150 euro di buy-in e 1 milione garantito.

Il torneo ha registrato 651 entries e il nostro Mosca è riuscito a piazzare la bandierina nonostante ad un certo punto si sia trovato con full in mano contro full più alto dell’avversario…

Ecco cosa è successo a bui 100/200. Apre UTG a 600. Chiama MP, chiama Mosca da CO con 6-6, chiamano anche bottone e bui.

Il pot è di 3.600 e il flop è A-7-2 rainbow. Checkano tutti.

Turn 6. Mosca punta 2.300, il reg da bottone rilancia a 6.500 e solo Mosca chiama.

River A. Mosca checka, il bottone punta 14.000 e Mosca (con 19k circa) folda! Come se non bastasse l’avversario gira A-6!

 

 

Non sono mancati ovviamente i commenti più disparati allo spot. Abbiamo chiesto allora direttamente a Enrico di farci un riassunto della situazione al tavolo e del suo thinking process:

Conosco oppo anche se non mi ricordo il suo nome. È un reg molto attento che spesso nasconde la sua mano. In un tavolo facile non stavamo mai perdendo il controllo dei piatti.

La mano è standard fino al turn, dove lui mi rilancia da bottone e io chiamo, quindi ho un percepito molto forte. Qui lui può avere ancora tutto, tipo un semplice asso, doppia, set di 7 o set 2.

Al river scende un altro asso. Quando barella così lungo lui si polarizza molto. Con l’asso al river il mio percepito è fortissimo.

Ho minimo tris di assi, quindi rimane una parte di bluff veramente minuscola nel range del mio oppo. Per il resto ha più valore di me.

Quindi, considerando le info su oppo (contro gli altri 8 al tavolo nello stesso spot vado rotto), la lunghezza del torneo e la facilità del tavolo, opto per un fold che trovo più facile di ciò che è sembrato“.

Come detto, Mosca in seguito nel Day 2 è riuscito ad andare ITM e quindi il fold con full house è stato determinante per il risultato.

 

 

Mosca è molto soddisfatto del suo stato di forma: “Negli ultimi due mesi ho il 100% di ITM negli eventi live che gioco.

Ho fatto risultati infatti anche al PokerStars Festival (sempre qui a Rozvadov), alle ISOP di Nova Gorica e al WSOP Circuit di Campione“.

 

 

Avrete capito che Rozvadov piace molto a Mosca: “La location è ideale per il poker. Ora stanno sistemando un grandissimo hotel e poi il King’s diventerà il centro del poker europeo“.

L’articolo Enrico Mosca folda full al WSOPC di Rozvadov: “È stato facile, il mio percepito era fortissimo” sembra essere il primo su Italiapokerclub.

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