Sono passati due giorni dalla chiusura delle buste in quel di Sanremo, da cui sono usciti i nomi degli undici qualificati per il Day3 del PartyPoker Millions in programma a Nottingham il prossimo 21 aprile.

Tra questi spicca ovviamente quello di Dario Sammartino, grande protagonista nell’avventura sanremese, che è riuscito a metter da parte uno stack da 2.060.000 gettoni, ovvero l’equivalente di circa 18 big blind alla ripresa dei giochi.

Un risultato che sarebbe potuto essere più soddisfacente per il player campano, che tuttavia ha qualcosa da recriminare in uno spot giocato contro il chipleader incontrastato Louis Anthony Nyberg, col quale ha battagliato senza tregua per due giorni di fila:

Chiaramente speravo di fare un po’ meglio, ma dopo aver sbagliato una mano quando ho 3-bettato Nyberg mi sono accorciato parecchio e non avevo più spazio di manovra. Che poi dire sbagliato è relativo, certo posso foldare al river ma in realtà nel suo range c’è un sacco di bluff anche se il mio percepito è piuttosto debole. Son passato da 2.8 milioni a 1.3 e con uno stack più corposo, specialmente negli ultimi livelli, avrei potuto spingere di più.

Ecco lo spot incriminato: apre Nyberg da bottone a 150.000, Sammartino 3-betta a 440.000, chiama Nyberg Al flop cascano: J 9 3 e checkano entrambi. Il turn è un 3, Sammartino fa 300.000, chiama Nyberg. Al river casca un 8, check-call per Sammartino sulla bet 550.000 di Nyberg che mostra A J e vince il piatto. Dario si accorcia a 1.3 milioni.

Parole al miele per il player svedese da parte del nostro portacolori, ma anche una piccola critica relativamente alle fasi di gioco short-stack:

Questo ragazzo è molto bravo – ammette Dario – comunque è uno che gioca cash-game online, ci ho parlato un bel po’ a fine torneo. Gioca molto bene specialmente postflop, però i range short stack non li conosce tanto bene, infatti quando ho pushato da corto mi ha detto ‘Io sono un cash gamer, che devo chiamare qua con 10 BB?’ Insomma, bravo a giocare  40/50/60/100 BB, ma 20/30x non gioca così bene.

Non è stato solo Nyberg a dargli filo da torcere al Day2, infatti gran parte dell’action proveniva dall’altra parte del tavolo dove stava seduto un certo Faraz Jaka:

Con Jaka abbiamo giocato tante volte e c’è molta history tra di noi, con lui mi diverto molto perché comunque nessuno dei due vuole mai passare…

Una delle mani più sofferte è stata la seguente: apre Dario da MP, chiama solo Jaka da CO. Il flop recita 9 A Q, c-betta Dario e chiama Jaka. Al turn arriva un J, nuova barrel di Sammartino a 280.000, nuovo call per Jaka. Al river, un 9, Dario sceglie una size molto piccola, 365.000 e Jaka tanka per due minuti prima di mettere in mezzo due pile da venti bianche e spicci, per un totale di 1 milione e 350 mila gettoni. Dario tanka a sua volta e alla fine getta le sue carte nel muck: “Ho passato scala” dichiarerà all’avversario…

Non me l’ha detto se stava bluffando o no, ma non penso proprio potesse bluffarmi lì, specie dopo averlo chiamato con King high la mano prima!

A conti fatti comunque ci si può accontentare di quanto fatto in riviera:

Nel corso del Day2 ho fatto 3 hero fold… e diciamo che non sono uno che hero-folda così tanto: ho passato due Jack preflop contro le due Dame di Tommy (Briotti ndr.), A Q a inizio torneo in cui avevo flush draw e top pair contro il mio avversario che aveva scala e quest’ultimo appena raccontato contro Jaka. In teoria sono vivo per miracolo, non ho runnato benissimo né al Day1 né al Day2, però alla fine sono ancora vivo, speravo di chiudere meglio ma andremo a giocarci al meglio questi 18 bui a Nottingham!

 

 

 

 

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