Gus Hansen: “Sono un regular del $2.000/$4.000 alla Bobby’s Room, risultati diversi da come speravo”

Il ritorno di Gus Hansen nel mondo del poker ha suscitato grande clamore, perché dopo un paio di anni lontano dalle luci dei riflettori il professionista danese è tornato subito ai massimi livelli. The Great Dane non si è presentato a Las Vegas per giocare i tornei da $1.500 delle WSOP, ma per sedersi a uno dei tavoli più difficili in assoluto: quello della Bobby’s Room del Bellagio.

Nonostante fosse un po’ arrugginito dalla lunga assenza, Gus non si è fatto alcun problema a partecipare alla partita di Mixed Games più alta al mondo. Al contrario, nelle ultime settimane ha postato diverse foto sui social network nelle quali si possono osservare stack e pot da centinaia di migliaia di dollari.

Nella Bobby’s Room l’action è frenetica, anche grazie a Gus Hansen.

Gus Hansen al ritorno nella Bobby’s Room di qualche mese fa

Come sta andando la sua trasferta a Las Vegas? Il player danese ne ha parlato ai microfoni di Pokerlistings.com, ammettendo di non aver ancora ottenuto i risultati che sperava.

“Sto giocando molto alla Bobby’s Room. Ci sono giornate positive e altre negative. Il mio main game è il $2.000/$4.000. Come sta andando? Alti e bassi. Per ora non sto ottenendo i risultati che speravo, ma sono ancora in giro…”

Hansen è sicuro che ci sia un motivo ben preciso per cui non riesce a vincere quanto vorrebbe: non è in grado di fermarsi quando bluffa.

A volte dovrei anche mostrare la mano migliore“, ha detto in riferimento al bilancio ai tavoli. “Nei limit games puoi mettere pressione agli avversari fino a un certo punto. Al contrario, nel No-Limit Hold’em e nel PLO hai molte più possibilità, ma purtroppo qui (i miei bluff) non hanno funzionato“.

 

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Per la prima volta, Gus Hansen ha anche spiegato cosa ha fatto dall’ottobre 2014 a oggi, ovvero da quando ha perso la sponsorizzazione di Full Tilt Poker ed è sparito dalle scene pubbliche.

Ho giocato a poker, ma molto poco. Ho preso parte a tutte le partite di cash game (high stakes, ndr). Sono stato al King’s Casino di Rozvadov, un po’ a Vienna. Ho giocato anche ad altre cose, ma su un livello amatoriale. Gioco un sacco a bridge e a squash. Per il resto, sono stato occupato in alcuni piccoli investimenti”.

Gus ha rilasciato queste dichiarazioni dopo essere stato eliminato dal Poker Players Championship da $50.000 di buy-in. Nonostante i soldi persi, si è dimostrato assolutamente a suo agio. A quanto pare, Gus non patisce le grandi perdite che ha rimediato negli ultimi anni nel poker (solo nel poker online è sotto di 20 milioni di dollari).

“Perché scherzo sempre al tavolo? I soldi sono un aspetto importante, e molti lo prendono con grande serietà. Io però mi trovo più a mio agio scherzando e parlando al tavolo. Mi sembra di prendere decisioni migliori”.

Partendo da questo presupposto, Gus dà un consiglio che vale per il poker e per la vita:

Penso che se vuoi essere davvero bravo in un campo, deve essere qualcosa che ti piace; è molto più facile amare qualcosa se ti fa divertire. Se qualcosa che fai ti pesa, probabilmente non sarai mai molto bravo. Ovviamente è sempre importante avere un’etica del lavoro, ma ciò non significa che tu non possa divertirti mentre lavori”.

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