Muore prima di giocare il Main Event WSOP: nel testamento paga i buy-ins a 5 amici

Ogni anno, il Main Event WSOP ci regala storie incredibili. Molto spesso riguardano giocate pazzesche, scoppi clamorosi o bluff ai limiti della lettura del pensiero. Ma capitano anche vicende che poco hanno a che fare col lato tecnico, e molto con quello umano.

Oggi vi raccontiamo la storia di Tom O’Meara Jr., morto nel settembre del 2016 dopo che pochi mesi prima gli era stato diagnosticato un tumore al pancreas – uno dei più terribili. Grande appassionato di poker, Tom avrebbe voluto partecipare al Main Event WSOP. Non ce l’ha fatta… o forse sì?

Main Event WSOP regalo

I genitori di Tom O’Meara con Keren Jackson e John Nichol (photo courtesy of PocketFives)

La storia di Tom O’Meara Jr.

È PocketFives a raccontarci questa vicenda a dir poco toccante. Tom O’Meara Jr. scopre un’insana passione per il poker sulla soglia dei quarant’anni, grazie – manco a dirlo – all’impresa di Chris Moneymaker nel Main Event WSOP 2003.

Così, l’agente immobiliare di Dacula comincia a organizzare dei piccoli tornei per gli amici, come tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella nostra vita, cullando il sogno di partecipare almeno una volta al Main Event delle World Series of Poker.

Ma, come detto, a inizio 2016 la mazzata: una brutta malattia dalla quale è molto difficile uscirne. Tom non si scoraggia e le prova tutte per partecipare al Main Event WSOP 2016, ma all’inizio dell’estate si accorge che è troppo debole per farcela: morirà a settembre, dopo aver perso la moglie a giugno.

Prima della sua dipartita, però, in accordo coi genitori decide di distribuire i suoi beni alle persone più care, lui che di figli non ne aveva. A John Nichol, Keren Jackson, Jerry Haynes, Miltos Tzinourtas e Steve Pavlichek, suoi compagni di poker, l’amico Tom decide di regalare il Main Event WSOP 2017.

La reazione commossa degli amici

Gli amici, che lo descrivono come un campione di generosità e altruismo, sono rimasti ovviamente molto toccati dal grande gesto di Tom: “Stavo andando a giocare a golf”, ricorda Haynes, “Era una bellissima giornata. Lui mi chiama e mi dice che sarò nel suo testamento. Mi è venuta la pelle d’oca, perché c’è un solo motivo per cui una persona ti dice che sarai nel suo testamento.

Mi disse: ‘Speravo di andare al Main di quest’anno, ma sono troppo malato. Non esaudirò mai questo mio desiderio, ma farò in modo che tu lo faccia’”.

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Anche la Jackson, unica donna del gruppo, ricorda con affetto quella telefonata: “Abbiamo pianto, perché avrei preferito che ci fosse lui qui. Per me è un onore. Un regalo. Mi godrò ogni minuto. Perché scelse proprio me? Mi disse che apprezzava il mio coraggio.

Comunque sia andata, è stato un successo

Purtroppo, nessuno degli amici del compianto Tom è riuscito a passare indenne il Day 1A del Main Event WSOP 2017. Eppure non c’è nessuno sconfitto, in questa storia.

I cinque hanno onorato al meglio la memoria di O’Meara, indossando una t-shirt con il suo nome e il re di cuori: Perché lui era davvero il re di cuori, ha spiegato Haynes: Avrebbe fatto di tutto per chiunque.

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