WSOP Main Event: Blumstein in fuga e “nonno” Hesp insegue, Ruane sbolla il final table

Hesp è il simbolo del sogno

Se il WSOP Main Event ci ha insegnato una cosa in questi anni, è che tutti possono sognare. Da Moneymaker in poi il sogno è diventato alla portata di tutti. Un sogno che adesso è inseguito da John Hesp. Il 64enne britannico alla sua prima apparizione al “Rio“, ha vinto dal vivo appena 2 mila dollari. Adesso ha già in cassa almeno 1 milione e punta deciso agli 8.150.000 dollari del primo premio. Con una famiglia numerosa come la sua, fanno sicuramente comodo. Ha quattro figli e sette nipoti.

John Hesp

Ma l’uomo da battere sarà Scott Blumstein. Per tutto il day 7 ha atteso il momento ideale per prendere la vetta del count. Ci è riuscito nel finale e partirà con i galloni di chipleader al tavolo finale. Emozioni infinite quindi, con 27 giocatori che hanno provato ad entrare nella storia. Solo in nove ci sono riusciti. L’eliminazione più dolorosa investe Michael Ruane. E’ il bubble man dell’official final table.

Leggi qui il report della prima parte del day 7

La bolla del tavolo finale

La cronaca. I 10 players left si ricompongo su un solo tavolo nel WSOP Main Event e serve quindi l’ultima eliminazione per mandare in archivio il day 7. Chi rimane in gioco torna il 20 luglio per il day 8, ovvero il primo dei tre giorni di final table. Il copione è abbastanza palese. John Hesp al comando del count fa il bello e il cattivo tempo nelle prime mani dell’unofficial final table. Da quota 71 milioni sfonda in breve tempo il muro dei 90 milioni di chips.

Poi è la volta di Scott Blumstein. Partito alle spalle del britannico vince un pot da 32 milioni nella mano#178. Jack Sinclair sul board 9-7-3-6-A spara la terza cartuccia da 13 milioni e l’americano dopo un paio di minuti chiama con 10-10. Il rivale getta le carte e lui vola al comando con 96 milioni di pezzi. In fondo al count invece provano a resistere Michael Ruane, Bryan Piccioli e Ben Lamb. Tutti limitati da stack che non superano i 20 milioni.

Michael Ruane

Michael Ruane

Sarà proprio uno scontro fra “poveri” ad avvicinare lo scoppio della bolla. Piccioli e Ruane finiscono ai resti. Il primo con 10-10 e l’altro con A-K. Il coinflip sorride a Bryan che vola a 34 milioni, mentre Ruane crolla ad appena 2.000.000 di gettoni. Per Michael è una sorta di condanna a non bissare il final table raggiunto lo scorso anno e così poche mani dopo è l’uomo bolla del WSOP Main Event 2017. A-6 non basta vs J-J di Damian Salas. I “Ganci” dell’argentino tengono e così abbiamo i nomi degli otto finalisti.

Che duello fra Inghilterra e Francia

Saranno ben quattro i giocatori europei a contendersi il bracciale del WSOP Main Event. Insieme a loro quattro players a stelle e strisce, oltre all’argentino Salas. Scott Blumstein e John Hesp fanno storia a se nel count. L’americano comanda con 96.950.000 e l’inglese è in scia con 85.700.000 pezzi. Una cosa quasi unica nella storia del campionato del mondo. Si perché dietro c’è il vuoto assoluto.

Bryan Piccioli

Benjamin Pollak è terzo, ma con 35.175.000. Un abisso in pratica. Attenzione a Bryan Piccioli (33.800.000) che merita di sicuro una menzione. Non solo per aver distrutto i sogni di Ruane. Infatti a 11 left si è salvato nel modo più incredibile con 8-8 vs A-4 di Antoine Saout. Il board 9-A-A-Q sembra condannarlo, ma un clamoroso 8 al river lo rimette in gioco. Sono segnali ben precisi degli Dei del poker. Al suo posto paga dazio in 11° piazza il killer di Max Pescatori nel day 5. Pedro Oliveira centra la doppia al turn con A-9, ma Hesp che ha già floppato colore lo elimina.

Sono due i giocatori che fanno il bis al final table del WSOP Main Event. Uno è Saout, già November Nine nel 2009 e l’altro è Ben Lamb che conquistò la medaglia di bronzo nel 2011. Con Ruane sarebbero stati tre. Il gioco riprende giovedi 20 luglio e si prosegue con il livello 37: 400.000-800.000 ante 100.000. Il primo dei tre gradini verso il paradiso.

Il count ufficiale

  1. Scott Blumstein 97,250,000
  2. John Hesp 85,700,000
  3. Benjamin Pollak 35,175,000
  4. Bryan Piccioli 33,800,000
  5. Dan Ott 26,475,000
  6. Damian Salas 22,175,000
  7. Antoine Saout 21,750,000
  8. Jack Sinclair 20,200,000
  9. Ben Lamb 18,050,000

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