Winfred Yu, l’uomo dietro le partite più alte al mondo: “Scoprii il poker a Toronto, c’era Negreanu ma era un dealer!”

Da qualche anno le partite di poker più alte al mondo si giocano in Asia. Se una volta la capitale high stakes era Las Vegas, negli ultimi tempi i limiti più alti in assoluti si trovano a Macao e Manila. Contrariamente a Sin City, dove qualsiasi sognatore può sfidare le leggende del gioco, in Asia le partite high stakes funzionano diversamente: per sedersi a certi tavoli è necessario entrare nelle grazie dei padroni delle partite private.

Il boss del Big Game, di Macao prima e Manila oggi, è sicuramente Paul Phua, di cui abbiamo parlato più volte. Ma chi conosce ancora meglio i meccanismi delle partite high stakes è il suo braccio destro, Winfred Yu.

Winfred Yu

Non si è mai saputo molto su questo personaggio, se non che è l’uomo dietro alle partite più alte del mondo. Yu non si occupa solo di organizzare il cash game high stakes, ma anche gli high roller: è il direttore della kermesse Triton Super High Roller, circuito di tornei da decine di migliaia di dollari (che recentemente ha fatto tappa anche in Montenegro).

Yu conosce tutti i protagonisti e le vicende del riservatissimo mondo high stakes di Macao e Manila. Sa chi vince e chi perde, e potrebbe rispondere alle tante domande che da anni vengono poste sul conto di Tom “durrrr” Dwan. Per ovvi motivi non rivelerà mai niente del genere, ma nel corso di una recente intervista ha raccontato un’altra storia: la sua. Una storia che incomincia in maniera incredibile…

Winfred Yu e la scoperta del poker

“L’aspetto divertente è che ho conosciuto il poker in Canada“, rivela Yu. “Era la prima volta che questo gioco varcava i confini degli Stati Uniti, dove invece era popolare da più di cent’anni”.

Yu si riferisce a un periodo di circa vent’anni fa. Siamo negli anni novanta e il Texas Hold’em arriva in Canada solo nella versione Limit e quasi esclusivamente nei club underground, proprio come in Rounders, il film che diede il via al primo boom.

“La prima volta che ho visto un tavolo di poker mi sono chiesto che gioco fosse”, racconta Yu, da sempre amante del gambling in tutte le sue forme. “All’epoca non si poteva giocare nei casinò commerciali e si giocava solo a Limit. Il Texas Hold’em era conosciuto solo in Canada e negli USA. Ovviamente quel gioco mi rapì fin dal primo momento…”

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L’incontro con Daniel Negreanu

Curiosamente, il suo debutto nel poker avvenne allo stesso tavolo di una futura leggenda: “Ricordo perfettamente la prima volta che ho giocato a poker nella mia vita: mi sono seduto e di fianco a me c’era Daniel Negreanu!

Una coincidenza particolare, che diventa ancora più incredibile se si pensa che all’epoca Kid Poker non era neanche lontanamente la superstar che conosciamo oggi. Aveva meno di vent’anni e passava le sue giornate tra il biliardo e il poker, dove si alternava nel ruolo di giocatore e dealer.

Daniel Negreanu sognava di diventare un professionista del biliardo o del poker. Mentre inseguiva il suo sogno, lavorava come dealer nelle partite underground di Toronto

All’epoca Daniel non era un professionista, era un dealer in un club underground di poker. Devo dire, però, che già durante il primo giorno sono riuscito a imparare qualcosa da uno dei migliori”.

Vent’anni fa, un uomo nato a Hong Kong e uno di origini rumene, entrambi emigrati in Canada, erano seduti come tanti altri a un tavolo da poker. Nessuno, nemmeno i diretti interessati, poteva immaginare che in futuro sarebbero diventati rispettivamente l’organizzatore delle partite più alte al mondo e il giocatore più vincente nelle storia dei tornei dal vivo.

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