Casinò di Venezia, oramai è guerra: sciopero anche ad agosto, cacciati oltre 1.000 clienti in una notte

Tra i Sindacati ed il Comune di Venezia oramai è una guerra aperta ed il primo casinò (per fatturato) italiano rischia la paralisi anche ad agosto. Vi avevamo anticipato del rischio di chiusura della storica sala Cà Vendramin dopo 380 anni di attività sul Canal Grande.

Il Sindaco Luigi Brugnaro e la giunta sono riusciti a scongiurare lo smacco, con una ricapitalizzazione pari a 7 milioni di euro (da versare entro dicembre 2018) e un nuovo piano industriale che prevede un contratto diverso per i dipendenti, con orari più flessibili e meno premi.

Ca’ Vendramin, la sede storica del Casinò di Venezia

Sciopero improvviso: fuori più di mille clienti

E’ stato annullato il precedente e il nuovo contratto è entrato in vigore l’1 luglio, scatenando però una bella bagarre.

I Sindacati non hanno accettato le decisioni della Giunta e del Consiglio comunale ed hanno dichiarato uno sciopero permanente o quasi.

Le situazioni che si sono create sono state a dir poco grottesche, come l’improvviso sciopero a mezzanotte due mesi fa ha colto tutti di sorpresa “con i lavoratori di Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera che  – pubblica il Gazzettino – si sono fermati e l’Azienda non ha fatto in tempo ad adottare contromisure, mentre molti giocatori si sono arrabbiati di brutto per aver dovuto interrompere di punto in bianco ogni scommessa: chi stava perdendo aveva progettato di puntare ancora per rifarsi, e chi invece stava vincendo non ne voleva sapere di andarsene perché sperava di vincere ancora. Risultato: un migliaio di persone ha dovuto smettere di giocare alle slot e ai tavoli della sede di terraferma e se ne sono andate, e altrettante, tra giocatori e ospiti, hanno lasciato Ca’ Vendramin. Nella sede sul Canal Grande era in corso anche la serata che ogni giovedì, a dispetto di quanto avevano lamentato alcuni consiglieri comunali riguardo alla spregiudicatezza nell’attirare giovani appena maggiorenni invitandoli a bere e giocare, propone degustazione e musica live in giardino”.

 

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In quella occasione, la stampa locale ha calcolato che sono stati cacciati più di mille clienti.

Sciopero: adesioni al 95%

A luglio hanno aderito allo sciopero – fanno sapere i sindacati – circa il 95% dei dipendenti che stanno a contatto con i giocatori.

Il 31 luglio c’è stata un’altra assemblea ed è stato annunciato – riferisce Gioconewsun nuovo sciopero che durerà dal 6 al 24 agosto.

Croupier e altri dipendenti hanno depositato al Tar un ricorso che mira a bloccare la risoluzione del Consiglio Comunale. Nel frattempo nel mese di giugno c’è stata una diminuzione dei ricavi del 2,24% rispetto allo stesso periodo del 2016.

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