Phil Hellmuth: “Dwan swinga milioni ogni giorno. Matusow? Ha perso tante prop bet con me, ma ha sempre pagato”

In attesa di sfidarsi in un torneo di heads-up winner take all con $200.000 in palio, Phil Hellmuth e Doug Polk hanno fatto una lunga chiacchierata sul canale YouTube di quest’ultimo.

I due sembrano andare molto d’accordo, nonostante appartengano a due generazioni completamente differenti di poker pro, ed è proprio grazie all’atmosfera rilassata che Poker Brat ha parlato a ruota libera di qualsiasi argomento spuntasse fuori nelle quasi due ore di podcast. Anche di Tom Dwan.

Phil Hellmuth

Phil e le nuove generazioni

Nella prima parte della diretta, Hellmuth ha parlato dei suoi incredibili risultati alle WSOP. Lo stesso Polk si è detto meravigliato per ciò che Phil ha ottenuto nella kermesse più importante del mondo, perché nessuno è mai riuscito anche solo ad avvicinarsi ai suoi numeri.

Se al giorno d’oggi fossi un giovane professionista, farei di tutto per imparare da Phil Hellmuth“, ha detto con la consueta sicurezza nei suoi mezzi il campione californiano. “Farei attenzione a tutto ciò che fa, perché quando io ero giovane facevo proprio così. Ma alle persone piace giudicare un giocatore in base a una mano che hanno visto su High Stakes Poker…”

 

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La stima per Tom Dwan come persona…

Per anni si è creduto che non scorresse buon sangue tra Phil Hellmuth e Tom Dwan. In più di un’occasione i due sono stati ripresi a litigare in programmi televisivi come Poker After Dark, High Stakes Poker e il National Heads-up Championship.

Proprio in quest’ultimo show, Phil rivolse una frase al suo rivale che oggi molti reputano profetica: “Vedremo se sarai in giro tra cinque anni“.

Doug non poteva che chiedere un’opinione al suo ospite su “durrrr”. Ecco cos’ha detto Hellmuth su Tom:

La gente non sa che in realtà adoro Tom Dwan. Quando abbiamo preso l’aereo insieme abbiamo giocato a poker cinese per tutto il tempo. Una volta mi ha anche invitato a un night club di Las Vegas e io sono andato. Non ho problemi a presentarmi da solo in un locale, perché a Las Vegas sono un Dio. “È Phil Hellmuth, fatelo passare”, dicono i buttafuori”.

… e come giocatore

A sorpresa, Phil dice anche di avere stima di Dwan come giocatore, nonostante lo abbia attaccato più volte per alcune giocate ritenute troppo aggressive.

Ho un grandissimo rispetto per il suo modo di giocare. Non credo di aver detto che non sarebbe stato in giro tra cinque anni, ho detto “vedremo” se sarà in giro tra cinque anni”.

Tom Dwan al Babylon Casino di Macao

Le indiscrezioni su Macao

Poker Brat ha anche detto che attualmente Dwan se la sta “passando molto bene” a Macao.

“So che sta giocando a stakes altissimi a Macao. So che lui e i VIP asiatici si passano milioni di dollari ogni giorno. 5 milioni di dollari come se fossero una bottiglietta d’acqua. Credo che sia in una ottima posizione“.

La Durrrr Challenge e i debiti nel poker

Quando è Doug Polk a parlare di Tom Dwan, non può che venire fuori la “durrrr challenge“. “WCG|Rider” ritiene infatti che la sfida mai completata con Dan Cates sia il più grande scam nella storia del poker.

Hellmuth non prende una posizione precisa sulla questione (“non conosco bene la situazione“), ma sfrutta l’occasione per parlare dei debiti nel mondo del poker.

Io devo soldi a una sola persona, e presto dovremo sederci a un tavolo e discuterne“, ha dichiarato Hellmuth. “Solitamente i giocatori della vecchia scuola sono i primi a ripagare i debiti. Lo fanno subito, mentre molti giovani pro ti chiedono soldi e poi spariscono”.

In difesa di Mike Matusow

Generalizzazioni a parte, parlando di debiti Phil ha voluto difendere il suo amico Mike Matusow, accusato da più parti (in primis da Daniel Negreanu) di dovere soldi a mezza Las Vegas.

“Non mi piace che la reputazione di Mike venga danneggiata, visto che con me si è sempre comportato bene. Mi ha sempre pagato, nonostante abbia perso tante prop bet nel corso degli anni“.

La più grossa? Tanti anni fa, a Los Angeles.

“Mike è stato un po’ stupido, è cascato nella mia trappola. Quando stavo giocando a LA, facevo finta di non essere competitivo. Così lui diceva a tutti che ero scarso nel cash game, e io lo sfidai a scommettere contro di me per un anno“.

Recentemente Phil e Mike si sono ritrovati a Los Angeles, per giocare l’heads-up di un torneo LAPC (ha vinto Poker Brat)

La prop bet sul cash game da $275.000

I due strinsero una “booking prop bet“: se Hellmuth avesse chiuso in attivo, Mike avrebbe dovuto pagargli il profit ottenuto (raddoppiandolo); se Hellmuth avesse chiuso in passivo, sarebbe stato lui a dover pagare le perdite a Matusow (raddoppiandole).

I due hanno monitorato i risultati nel cash game di Hellmuth per un anno e The Mouth ne è uscito con le ossa rotte.

Ho chiuso l’anno in attivo di $275.000“, spiega Phil. “Pertanto Mike mi ha pagato $275.000. Penso che avrei vinto di più se non ci fosse stata la prop bet. Alla fine Mike mi ha pagato tutto nel giro di due anni, fino all’ultimo centesimo. In un’altra occasione ha perso una bet da $65.000 sull’NBA e anche lì ha pagato tutto”.

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