Mcgregor vs Mayweather, fra 2 settimane il match del secolo: su chi scommetterete?

Conor Mcgregor e Floyd Mayweather

Esistono eventi che vanno oltre la dimensione sportiva. Uno di questi è sicuramente il match fra Conor Mcgregor e Floyd Mayweather, in programma a Las Vegas tra due settimane esatte.

I due protagonisti

Se ne parla dalla fine dell’anno scorso, e fin dalle prime settimane del 2017 era partita la trattativa per mettere su un ring la stella delle MMA (arti marziali miste) e la leggenda della Boxe. Dopo varie discussioni, come molti di voi sapranno è stata annunciata la data (26 agosto 2017) e la location (T-Mobile Arena di Las Vegas).

Floyd Mayweather

Nato in Michigan 40 anni fa, è una leggenda vivente della Boxe, con titoli mondiali in diverse categorie di peso e un invidiabile quanto immacolato record: 49 match professionistici, 49 vittorie e 0 sconfitte. Si è ritirato ufficialmente (per la seconda volta) nel 2015.

Conor Mcgregor

29 anni da Dublino, è l’unico professionista della UFC (Ultimate Fighting Championship) ad aver vinto il titolo mondiale in due categorie di peso. Ad oggi vanta un record di 21 vittorie (18 KO) in 24 match disputati.

Le regole del match

Schermaglie razziali a parte, l’incontro appare piuttosto sbilanciato da un punto di vista tecnico. Nelle 12 riprese previste, le regole saranno infatti quelle della Boxe. Quindi sarà Mcgregor a doversi adattare, non potendo utilizzare tra l’altro i calci e le prese che sono parte importante del bagaglio tecnico di un lottatore MMA.

Mentre scriviamo c’è ancora una trattativa in corso sui guantoni e sui giudici: Mcgregor chiede di poter combattere con guantoni da 8 once (invece di quelli da 10 once previsti nella Boxe) e di avere un giudice internazionale fra i 3 previsti.

Pronostici e mismatch

Detto delle limitazioni a cui sarà costretto Mcgregor, a vantaggio dell’irlandese c’è il fattore anagrafico, potendo contare su 11 anni in meno sulla carta d’identità. Anche il fatto di essere mancino può rappresentare un piccolo vantaggio per lui, unitamente a un tipo di mobilità molto particolare, che sicuramente Mayweather non ha affrontato finora.

Infine non è da sottovalutare il fatto che, tra i due, Mcgregor è certamente quello che ha meno da perdere. Mayweather rischia di veder crollare un record immacolato e di “sporcare” una carriera ormai conclusa. Ma c’è da credere che, se a 40 anni ha accettato una sfida di questo genere, Floyd nutra la ragionevole certezza di vincere senza troppi patemi.

Il resto rientra nel novero delle incognite, difficilissime da prevedere in uno scontro inedito come questo.

Il più grande spettacolo dopo il big bang?

L’unicità dell’evento è accentuata anche dalla “potenza di fuoco” mediatica dei due protagonisti. Sia Mayweather che Mcgregor hanno battuto ogni record di ascolti e acquisti in pay-per-view delle rispettive discipline, quindi è lecito attendersi livelli di audience mai visti prima.

Le quote

Le quote offerte dai bookmaker sono conseguentemente sbilanciate. Mayweather è strafavorito a quote che vanno dall’1,15 all’1,20, mentre Mcgregor si può giocare anche a 5 e oltre. Tuttavia, il noto bookmaker Betsafe ha messo sotto contratto Mcgregor per l’occasione, offrendolo alla folle quota di 50 contro uno (solo per alcuni mercati). Una cifra anche simbolica, perchè l’obiettivo di Conor è quello di non far arrivare Mayweather al traguardo di 50 match senza sconfitte.

Hype e trash talking

L’unicità dell’evento non è data solo dal fatto di essere un match “crossover”,  tra due stelle di discipline differenti. Ci sono altri elementi che hanno concorso a creare una narrativa notevole, compreso quello razziale. In passato Mayweather aveva definito le MMA come “uno sport per bevitori di birra”, definendolo poi una “disciplina creata dai bianchi per arginare lo strapotere di neri e ispanici nella boxe”.

Dal canto suo Mcgregor non si è certo lasciato pregare ed è spesso stato accusato a sua volta di razzismo. In uno degli incontri con la stampa di presentazione dell’evento ha affermato “Io contro i neri? Ma se io stesso sono mezzo nero, dall’ombelico in giù…”

Mayweather appare molto sicuro di sè e si è detto certo che Mcgregor “non supererà le 4 riprese”. Dal canto suo, l’irlandese sostiene che si tratterà di “una mezza lotta, anzi un quarto di lotta”, alludendo alle limitazioni imposte. “Se fosse una lotta piena come si deve, mi basterebbe un round”, ha detto in uno degli ultimi incontri con la stampa.

Intanto, Mcgregor si sta allenando davanti a un murale molto particolare

Goodnight Floyd. #Notorious #Éire #conormcgregor #mural

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Incassi e borsa: cifre da capogiro

Difficile prevedere le cifre che andrà a produrre l’evento, così come le percentuali che i due protagonisti incasseranno. Considerando che, nel match del 2015 contro Manny Pacquiao, Floyd Mayweather incassò più di 200 milioni di dollari come revenue per gli incassi TV, c’è da ipotizzare che quella sia solo una base di partenza. Allo stesso modo, gli entourage dei due atleti non hanno ufficializzato le percentuali con cui i due si divideranno gli incassi generati. Secondo il Telegraph l’accordo potrebbe essere 70% Mayweather – 30% Mcgregor. Lo stesso Mayweather si è però lasciato sfuggire, in un’intervista a TMZ, che andrà a “guadagnare 300 milioni di dollari in 36 minuti. Se così fosse, gli incassi sarebbero di 300 milioni per Mayweather e 100 milioni per Mcgregor.

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