Blackjack: il leggendario Bryce Carlson capace di sopravvivere ad una bad run di 47 ore che dimezzò il suo roll

Nel mondo del blackjack Bryce Carlson è un’autentica leggenda anche per una bad run storica che lo ha visto perdere per 47 ore consecutive, in una sessione da incubo a Las Vegas.  Nell’età dell’oro del BJ è stato uno dei giocatori più popolari su internet per aver condiviso molte sue teorie (soprattutto sull’approccio al gioco) nei forum.

La strada verso il professionismo

Ha iniziato a giocare negli anni ’70 ed è stato autore di Blackjack for Blood (un libro chiaro e molto comprensibile). E’ riuscito a diventare un professionista di BJ grazie ai tips ricevuti dai grandi giocatore dell’epoca che hanno condiviso con lui, le più sofisticate strategie di gioco.

“In quegli anni – racconta – ero molto legato a top players ed autori di libri come Kenny Uston, Lawrence Revere e Stanford Wong. Ma ho avuto una corrispondenza frequente anche con Arnold Snyder, Don Schlesinger e Peter Griffin”.

L’arte di travestirsi

Tra le sue skills senza dubbio vengono ricordate la capacità di giocare in team e di travestirsi per non farsi riconoscere all’interno dei casinò (ben presto è finito nella black list a Vegas per essere un giocatore vincente): “se non sei abile nel far perdere le tue tracce sei fuori dagli affari. Un professionista di blackjack quando entra in action gioca due partite: la prima è contro il dealer e la seconda è con il servizio di sicurezza del casinò. Devi essere abile a non farti riconoscere, nel caso contrario, puoi essere anche il giocatore più forte del mondo che sei fuori dal business”.

Software per analisi gioco post sessione

Il leggendario giocatore ha sviluppato nei primi anni 2000 (al tempo una rarità) il programma Omega II Blackjack Machine che lo aiutava ad analizzare il suo gioco. In seguito ha sviluppato un altro software molto simile (Omega II Blackjack Casino). E’ stato un precursore sull’importanza dell’analisi dell’action post sessione.

La bad run da 47 ore

Nella storia del gioco Bryce Carlson è entrato però per una bad run ma anche un successivo riscatto che solo i grandi giocatori (con mind set di ferro) possono permettersi: “fu una striscia perdente sanguinosa per il mio bankroll durata 47 ore. Persi 517 unità del mio budget. Ho impiegato 141 ore per tornare in attivo. Ho imparato tanto da quella esperienza”.

“Da quel momento ho un rispetto maggiore per il gambling e soprattutto ho la consapevolezza di quanto sia importante giocare rispettando sempre il bankroll. Se non lo avessi fatto sarei andato in rovina. Senza dubbio il ricordo migliore è quando ho vinto la mano da $200 all’Excalibur che mi ha riportato al top”.

I forum

Quando a fine degli anni ’90 il blackjack è diventato popolare su internet, Carlson è diventato uno dei pro più attivi nella community web.

“In quegli anni, quando internet iniziò a diffondersi, io ero molto attivo su diversi blog e forum di blackjack come BJ21, piattaforma di Stanford Wong. Diversi top players, come lo stesso Stanford, erano attivissimi in rete e alimentavano discussioni molto interessanti sulle strategie di gioco. Tra i giocatori più presenti c’erano Ed Thorp, Don Schlesinger, Arnold Snyder, Olaf Vancura, Ken Fuchs ed altri regular meno conosciuti ma molto preparati. Ogni notte, players provenienti da tutto il mondo condividevano e partecipavano alle discussioni. E’ stata l’età dell’oro del blackjack”.

 

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