Doug Polk: “sfido Dwan in heads-up per $5 milioni”. E’ l’ennesima Polkata?

In modo più o meno affettuoso, nel suo ultimo video su Youtube, con il suo solito fare provocatorio, Doug Polk ha lanciato il guanto della sfida a Tom Dwan. In palio ha messo 5 milioni di dollari e lo scalpo del più duro dell’online in un confronto all’ultimo sangue heads-up.

In molti hanno interpretato il video di Doug Polk come una sorta di trollata che a noi piace definire “Polkata“. Doug Polk ci ha abituato a diverse uscite di questo tenore. Tutto fa parte del folklore che accompagna questo personaggio, sempre più interessato a promuovere (in modo efficace) i suoi canali social (Youtube in primis) e il suo brand.

“Voglio te!” Doug Polk scatenato sfida Tom Dwan almeno a parole

Nel 2011 avevamo (seppur con notevoli differenze) Mike “The Mouth” Matusow ed oggi, nel ruolo di guascone provocatore, abbiamo lui: Doug. Un pò di colore non guasta in un poker sempre più monotono ed interessato solo al dio denaro.

Perché secondo noi quella di Polk è solo una provocazione

Per la semplice ragione che Tom Dwan difficilmente accetterà il confronto con professionista di questo spessore. Non è un problema di bankroll perché Tom è stakato da Paul Phua e soci ma è il target sbagliato. Difficilmente verrà mai – anche se lo volesse- finanziato per sedersi contro Doug Polk (che Phua conosce molto bene dopo aver rimediato delle belle legnate). Sarebbe un investimento molto rischioso  e senza senso.

Ed è forse per questo stesso motivo che Dwan ha difficoltà a terminare la “Durrrr Challenge” contro Jungleman12. Quando partì la sfida, Dan Cates era un professionista emergente, tra i più vincenti negli high stakes online ma era da pochi mesi sulla scena. E Dwan era sostenuto e finanziato da Ferguson e Lederer (leggi la vecchia Full Tilt Poker). Il Black Friday ha spazzato via le logiche promozionali della vecchia Durrr Challenge.

Proprio per non avere onorato alla sfida con l’uomo della giungla, Polk aveva anche mosso accuse gravi contro durrr. Tra i due non corre buon sangue, questo è chiaro, ma fa anche parte di un copione già scritto.

Dwan non ha alcun interesse nel farsi coinvolgere in una “bullata” che 8/10 anni fa avrebbe accettato senza esitare. Il tempo passa per tutti.

 

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Le partite private più ricche del mondo

Oramai Tom si dedica all’action high stakes, in esclusive partite private, contro i gamblers più ricchi di Macao e Manila. A Las Vegas, di recente, si è seduto all’Aria per aspettare qualche pro improvvisato come Dan Bilzerian (che se ha fatto i soldi nel poker li ha fatti negli home games californiani contro gli attori di Hollywood).

Sfidare qualche pro può avere senso solo davanti alle telecamere di Poker After Dark, ma anche in tal caso le balene non mancano. Doug lo sa ed è per questo che ha messo in atto l’ennesima Polkata, consapevole che difficilmente Dwan accetterà, a meno che i suoi finanziatori non cambino idea.

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