Poesia e Pinta: il Tour definitivo delle Taverne di Dublino

Poetry Lead Image_30Aug17-thumb-450xauto-323397.jpg

PokerStars torna in Irlanda per il prossimo PokerStars Festival Dublino e per i giocatori di poker sarà l’occasione per viversi di nuovo una delle fermate più godibili del circuito. Chi volerà a Dublino farebbe bene a valutare l’ipotesi di arrivare un po’ prima, o rimanere un paio di giorni in più, per gustarsi un po’ della storia e della bellezza racchiuse in ogni quartiere della “Fair City”.

Se non ci siete mai stati, Dublino è un posto particolarmente invitante, grazie alle sue tradizioni e alle sue storie di cui parchi, statue, cattedrali ed edifici sono impregnati – e ovviamente grazie ai suoi abitanti, tra i più bravi narratori di storie al mondo. La città si gira a piedi che è un piacere: in una singola giornata di cammino è possibile vedere moltissimo, a spasso per il magnifico centro circondato dal verde delle colline lussureggianti.

Un bel modo per apprezzare, divertendosi, il fascino di Dublino è tramite il “tour delle taverne”, visitando alcuni degli storici pub della città, per imparare il passato godendosi il presente.

EPT Dublin_30Aug17-thumb-450x300-323389.jpg

L’European Poker Tour è sbarcato a Dublino nella prima stagione del 2004. A vincere fu Ram Vaswani di Hendon Mob, che incassò €93.000

Non a caso è difficile camminare a lungo per Dublino senza incappare in numerose opportunità per fermarsi e fare… rifornimento liquido. Come il più famoso scrittore di Dublino, James Joyce, fece dire dal personaggio di Leopold Bloom nell’Ulisse, “sarebbe un bel puzzle cercare di attraversare Dublino senza passare davanti a un pub“.

Secondo alcuni ci sarebbero addirittura un migliaio di bar e pub a Dublino, tra centro città e aree circostanti: questo significa che è possibile disegnare una varietà infinita di tour dei pub. Eccone uno da valutare, perché suggerisce alcuni dei migliori punti di ristoro secondo locali e turisti.

Uscendo dalla location di quest’anno – il Regency Hotel, situato a nord della città – un rapido giro in taxi vi porterà davanti al famoso pub e ristorante John Kavanagh, meglio noto come il Gravediggers Bar. Gestito attualmente dalla sesta generazione della famiglia Kavanagh, il pub ha aperto nel 1833. Praticamente un anno dopo l’apertura dell’adiacente Glasnevin Cemetery, famoso perché sin da subito ha accolto persone di ogni religione. Come potreste immaginare, gli impiegati del cimitero hanno immediatamente adottato il pub come luogo di ristoro preferito, da cui il suo secondo nome.

Al Gravediggers è possibile gustare un bel pasto fatto in casa, come uno stufato irlandese o la torta del pastore. In realtà molti pub di Dublino offrono anche del cibo, cosa che vi permetterà di placare non solo la vostra sete, ma anche la vostra fame.

River Liffey_30Aug17-thumb-450x300-323391.jpg

Se volete bere bene a Dublino, vi basta attraversare il famoso fiume Liffey.

Da qui potrete raggiungere molti posti, ma attraversare il fiume Liffey sulla sponda sud vi porterà su un sentiero punteggiato dai più famosi pub di Dublino, tutti allineati come una bella fila di pinte ghiacchiate in una sera d’estate.

La tipica Guinness scura è il drink versato più spesso nei bicchieri: se è la vostra birra preferita, non potete non fare visita al Guinness Storehouse. Un tour attraverso i sette piani dell’edificio vi permetterà di imparare la storia della bevanda più famosa d’Irlanda, per poi rilassarvi sul terrazzo del Gravity Bar, gustandovi non solo la birra, ma anche una vista spettacolare della città.

BEER_30Aug17-thumb-450x300-323393.jpg

Birra! Gloriosa birra!

Spostandovi verso est incontrerete presto The Brazen Head, ufficialmente il pub più antico d’Irlanda, con i suoi oltre 800 anni di attività. Ricco di ottone e illuminato da lanterne, l’edificio contiene tanti ricordi della storia irlandese. C’è anche la musica, e qualche irlandese pronto ad allietare la vostra serata raccontando storie. Si dice che persino Joyce vi abbia fatto visita di tanto in tanto, così come il grande autore satirico Jonathan Swift un paio di secoli prima.

Rimanendo sulla sponda sud del Liffey arriverete nella zona del Temple Bar, il quartiere culturale di Dublino, dove troverete altri pub degni di nota come il Palace Bar, meta favorita di giornalisti e scrittori, e il Temple Bar Pub, con la sua atmosfera vibrante e il famoso “giardino della birra”.

Passeggiando pochi minuti verso sud ecco le porte del The Long Hall, un altro dei pub più antichi d’Irlanda. Situato vicino al Castello di Dublino, il The Long Hall possiede un orologio vecchio di oltre 250 anni: entrare qui è come tornare indietro nel tempo.

Lo stretto e lungo bar deve il suo nome al corridoio adiacente, dove i clienti di sesso femminile venivano serviti separatamente, tanto tempo fa. La zona veniva definita un “privé”: qualcosa di simile lo si può trovare anche al John Kehoe, situato un paio di isolati a est di Anne Street.

I privé del Kehoe (come in altri pub) sono come degli stanzini in cui sedevano separatamente le donne: per ordinare da bere, dovevano suonare una campana. Ormai quel genere di segregazione fa parte del passato, ma i privé ancora oggi garantiscono un po’ di privacy a quei clienti che la desiderano, così come anche i divisori in legno sparsi per il bar (un’altra caratteristica piuttosto diffusa dei pub irlandesi).

Molti pub di Dublino offrono musica dal vivo, permettendo ai visitatori di godersi non solo l’ambientazione memorabile, ma anche di apprezzare l’arte di alcuni dei migliori musicisti irlandesi.

Temple Bar_30Aug17-thumb-450x300-323395.jpg

La zona di Temple Bar è la casa della musica dal vivo: un’atmosfera incredibile che racchiude la vera cultura irlandese

O’Donoghues, situato a meno di dieci minuti a piedi dal Kehoe’s, vicino St. Stephen’s Green su Merrion Street, è un posto più che consigliato per assaporare un po’ di tradizionale e autentica musica irlandese, suonata dal vivo da artisti di talento, molti dei quali immortalati sulle foto che tappezzano i muri del pub.

The Dubliners e i Rattlin Strings sono tra i musicisti che si esibiscono regolarmente da queste parti. Non sorprendetevi se la folla si unisce al coro: capita molto spesso.

Pochi metri più lontano troviamo una delle strade più celebri di Dublino, Baggot Street, e un altro pub ricco di significato storico, il Doheny & Nesbitt. Da tempo noto come luogo preferito da politici, avvocati e uomini d’affari, il pub è stato scherzosamente ribattezzato con il soprannome di “The Doheny & Nesbitt School of Economics”.

Proprio lì accanto troviamo un altro dei pub più famosi e antichi della città, il Toner’s Pub, noto per essere stato frequentato da grandi letterati come Patrick Kavanagh e Joyce, entrambi rappresentati sul cartello che all’esterno dà il benvenuto ai passanti.

Parlando di scrittori, il poeta e drammaturgo William Butler Yeats è stato un gigante della letteratura, vincitore di un Premio Nobel, sebbene a differenza di altri colleghi irlandesi pare non fosse un entusiasta della cultura dei pub.

Secondo la leggenda, lo scrittore Oliver St. John Gogarty – che ha ispirato Buck Mulligan nell’Ulisse di Joyce (e pure il nome di un altro pub di Dublino) – una volta ha accompagnato Yeats al Toner’s, dopo che quest’ultimo aveva espresso curiosità nei confronti del pub.

Dopo aver sorseggiato con calma un bicchiere di sherry e aver osservato i bagordi degli astanti, pare che Yeats abbia detto: “Ho visto il pub, ora per favore portami a casa”.

Forse, se avete scelto questo “giro dei pub”, è arrivato anche per voi il momento di ritirarvi. Ci sono tantissimi altri tour delle taverne da fare, ovviamente, compresi alcuni con temi particolari – tipo il tour dei pub della musica irlandese, il giro dei pub letterari, “pub e fantasmi” e tanto altro. Date un’occhiata online o chiedete al vostro concierge.

Bevo per separare il corpo dall’anima“, disse una volta Seamus Heaney, grande poeta irlandese, anche lui Premio Nobel come Yeats.

Oscar Wilde, un altro dei molti giganti della letteratura dell'”Isola di Smeraldo”, descrisse la tensione tra le necessità fisiche e metafisiche in un modo diverso e più ironico: “Il lavoro è la maledizione delle classi che bevono“.

In ogni caso, quando giocherete a Dublino, che la fortuna degli irlandesi si posi su di voi (come dicono da queste parti). Ma non dimenticate che potrete divertirvi anche lontano dai tavoli, andando a caccia di pub: qui troverete ad accogliervi la storia irlandese e tanta ospitalità.

Martin Harris per PokerStarsBlog

CONTINUA A LEGGERE