Sconcerto a Treviso per “Nonna Slot”: vecchietta perde €200.000 alle macchinette nelle ricevitorie del centro

Sta facendo il giro dell’Italia, isole comprese, la notizia di una nonnina di Treviso che ha perso 200mila euro nelle ricevitorie del centro della sua città in un solo anno.

La foto generica di una signora alle slot

Non vogliamo fare i falsi moralisti o alimentare il “gioco” di coloro che gonfiano la spesa pro capite nel gambling degli italiani dell’80%, continuando a fare disinformazione e creare danni, consegnando un giorno (forse) il mercato di nuovo ad organizzazioni che operano fuori dal circuito legale. Ma questa storia deve essere anche un richiamo alla responsabilità ed un monito a tutto il settore del gioco per la tutela di soggetti palesemente vulnerabili.

Il fatto sconcertante è che “Nonna slot”, questa inconsapevole (della sua dipendenza) Signora di 78 anni, spesso veniva accompagnata in auto dai gestori delle sale, secondo quanto pubblicato dal Gazzettino di Treviso. Se fosse vera e confermata tale ricostruzione, si tratterebbe di un fatto comunque molto grave (non possiamo meravigliarci se poi il settore è al centro sempre di attacchi mediatici e politici).

“Nonna Slot”: la storia

78 anni, vedova, amante della vita e autosufficiente. Così la descrive la stampa locale. Oltre alla vita però la nonnina ama il brivido del rischio. Ogni giorno stessa storia: trucco, caffè con le amiche, poi le sigarette, slot, lotto e gratta e vinci nelle ricevitorie del centro di Treviso.

Ed in un anno i 200.000 euro che aveva in banca spariscono, secondo la testimonianza del direttore della casa di riposo che la ospita, Giorgio Pavan. I titolari delle ricevitorie l’andavano a prendere in auto se non se la sentiva di muoversi. “Per questo motivo abbiamo deciso di alzare il livello di attenzione” ha affermato il direttore della casa che ospita la vecchietta. Il centro di assistenza però si è accorto troppo tardi del vizio della nonnina, quando oramai il danno era stato compiuto.

Tutela dei giocatori  problematici

Il fatto di approfittare della dipendenza di una vecchia di 78 anni deve essere motivo di riflessione da parte di tutti. Per questo il settore del gioco pubblico deve vigilare su chi non rispetta le regole e soprattutto non tutela fino in fondo i giocatori problematici. Per aiutare queste persone abbiamo fatto delle proposte (leggi qui).

Perché come proprio come rivela il nome, i giocatori problematici, portano problemi, a loro stessi, alle loro famiglie ma anche all’intero sistema e a coloro che ne hanno approfittato. Un disastro sociale ed economico. Chi è affetto da qualsiasi tipo di dipendenza va tutelato e con parte dei proventi del gioco, lo Stato dovrebbe finanziare servizi per la tutela ed il recupero di queste persone.

La ludopatia è una dipendenza molto grave che non va sottovalutata. Il gioco deve essere solo divertimento responsabile. Molto c’è ancora da fare.

Tessera sanitaria introdotta dal Governo

Per questo motivo è importante,a nostro avviso, l’ultima norma che è stata approvata dal Governo che prevede l’uso della tessera sanitaria per l’accesso alle slot (e la speranza anche per gli altri giochi), un’idea che abbiamo proposto da parecchi anni. Finalmente sarà possibile monitorare il fenomeno e, potenzialmente, fermare casi disperati, come questo…

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