L’inchiesta: “David Baazov non era l’azionista di maggioranza di Amaya, deteneva il 75% per 2 soci occulti”

Le autorità finanziarie del Quebec che indagano sulle accuse di insider trading sul conto di David Baazov, hanno scoperchiato – almeno a giudicare dalle tesi dell’accusa – il vaso di pandora, sulla precedente gestione Amaya e sulla famiglia dell’ex CEO della gaming company canadese.

A novembre inizierà il processo penale per insider trading, ma nel frattempo Autorité des marchés finances (AMF) del Quebec hanno fatto trapelare che David Baazov non è mai stato, in realtà, il primo azionista di Amaya Gaming (la società che ha comprato PokerStars e Full Tilt). Il caso scotta. Per gli inquirenti David faceva da prestanome (almeno per il 75%) delle azioni in suo possesso.

A novembre, David Baazov dovrà sostenere un processo di insider trading a suo carico

La nuova proprietà

E’ bene premettere che la nuova gestione (il cui primo azionista è il cinese Hao Tang) ha preso le distanze da Baazov ed ha rinominato Amaya in Stars Group, cambiando anche sede. In Canada hanno voluto girare pagina a 360 gradi.

Non solo il management è diverso ma anche la proprietà che ora, come detto fa riferimento al finanziere di Hong Kong e ad altri soci.

Le accuse alla gestione precedente di Baazov

Secondo le autorità canadesi (tesi che dovranno essere dimostrate a novembre in tribunale), in realtà David Baazov era il prestanome del fratello Ofer ‘Josh’ Baazov e del socio in affari Craig Levett.

La difesa

Gli avvocati di Baazov hanno parlato di persecuzione ed hanno rispedito al mittente le gravi accuse dell’AMF, in particolare sostenendo che sta cercando di condizionare la giuria prima del processo, non avendo nulla di concreto in mano contro l’ex CEO di Amaya.

La prova della pistola fumante

L’agenzia di stampa La Presse riporta che AMF avrebbe – durante le perquisizioni – trovato una copia dell’ accordo privato del 2007 in un cellulare appartenente a Ofer Baazov, nel quale si stabiliva che Baazov senior cedeva il 100% delle azioni di Amaya al fratello David, il quale si impegnava a detenere il 75% per conto dello stesso Ofer e del partner Craig Levett.

In base quindi a questo documento scottante, David Baazov, in tutti questi anni, risulta essere il prestanome di due soci occulti (di maggioranza) di una società per azioni quotata in borsa.

Per comprendere la gravità di tutto ciò, nel documento è specificato che né il board di Amaya, né David Baazov potevano prendere decisioni senza il consenso dei due soci occulti che avevano anche accesso a tutti i libri contabili della società.

Naturalmente AMF produrrà in giudizio questa prova che, secondo la stampa canadese, è una delle pistole fumanti che incastrerebbe i fratelli Baazov.

Il passato di Ofer Baazov

Per quale motivo David Baazov avrebbe dovuto fare il prestanome del fratello e del socio?

Il motivo è chiaro: nel 1996 la Federal Trade Commission ha multato Ofer Baazov a pagare $777.000 per un’accusa di frode nel telemarketing.

Ofer Baazov e Craig Levett inoltre possedevano il bookmaker offshore americano BetonUSA. Considerando questi fatti, Ofer non sarebbe mai stato autorizzato a gestire una gaming company con regolari licenze negli Stati Uniti e non solo. Vi sarebbero stati ostacoli importanti anche per la quotazione in borsa di Amaya.

Le rivelazioni della stampa canadese

Un giornale canadese, nel 2015, il Globe & Mail, ha pubblicato un articolo che accusava Joshua Baazov e Craig Levett di essere i reali azionisti di Amaya Gaming. In particolare Joshua si presentava agli interlocutori nelle trattative intercorse nel periodo 2011-2016, come rappresentante della società. La stessa teoria, in questi anni è stata portata avanti dal blog canadese CalvinAyre.

Levett è stato anche indicato come socio fondatore della società (al tempo cifrata) che si è poi trasformata in Amaya ma il suo nome è stato escluso dall’elenco degli azionisti nel 2007.

Il coinvolgimento nel’insider trading

Ofer Baazov e Levett sono inoltre stati accusati di essere i beneficiari di informazioni riservate che David Baazov avrebbe illegalmente condiviso con diversi individui sull’operazione di acquisto di Amaya nei riguardi di Rational Group (PokerStars-Full Tilt) nel 2014. Due mesi prima dell’annuncio dello storico passaggio di consegne, le azioni di Amaya si impennarono ed insospettirono subito le autorità finanziarie ma anche la stampa di settore.

Dall’agosto del 2016, David Baazov non è più CEO di Amaya e nei mesi successivi ha provato a scalare la gaming company per renderla di nuovo privata, ma i suoi tentativi sono risultati vani. Da quel momento Baazov ha iniziato a vendere le sue azioni.

Ora la società ha girato pagina, prendendo le distanze dalla precedente gestione.

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