GTO poker: perché Isaac Haxton utilizza i minuti dell’orologio per randomizzare le sue decisioni

Qualche settimana fa abbiamo riportato alcune interessanti dichiarazioni del professionista tedesco Dominik Nitsche. In un’intervista a CalvinAyre.com, Nitsche sosteneva che al giorno d’oggi sia fondamentale giocare in maniera fredda e robotica agli high stakes, perché il livello è diventato così alto che solo con un approccio fortemente razionale e matematico si può pensare di vincere.

In altre parole, Nitsche ha sposato a pieno l’impostazione della GTO. Abbiamo parlato più volte del dualismo tra questo modo di giocare e quello exploitativo, e se finora abbiamo dato spazio a professionisti come Daniel Negreanu che puntano ad exploitare gli avversari senza preoccuparsi di avere un gioco teoricamente perfetto, oggi ci occupiamo della GTO.

In particolar modo di un elemento fondamentale per chiunque decida di approcciarsi al poker con un’impostazione fortemente matematica e teorica: la randomizzazione.

Dominik Nitsche

Dominik Nitsche

GTO poker: cosa significa randomizzare le proprie decisioni

Randomizzare significa prendere decisioni in maniera casuale (random). Questo non vuol dire assolutamente “giocare a caso”, al contrario.

Chi adotta una strategia che insegue la perfezione della GTO sa che che il proprio gioco deve essere randomizzato, ovvero che le frequenze di raise, bet, call, check e fold (e i relativi check/fold, check/call, check/raise, raise/fold etc) rispettino le percentuali teoriche prefissate.

; 20€ FREE SENZA DEPOSITO su NewGioco, per giocare a Poker, Scommesse o Casinò. Registrati ora da questo link!
E’ un’esclusiva Assopoker!

Non è un concetto di immediata comprensione, quindi affidiamoci ad un esempio.

Poniamo di avere K-K sul board A-5-6-J-J e di fronteggiare una puntata al river. Ora, poniamo che secondo la teoria (ma attenzione, è solo una supposizione per spiegare il concetto) sia giusto foldare il 90% delle volte e bluffare il 10% delle volte.

Poniamo che queste siano le frequenze corrette (90% fold, 10% bluff). La domanda ora è: come scegliere quando foldare e quando bluffare per rispettare questo rapporto sul long term?

La risposta è: attraverso un randomizzatore.

Isaac Haxton e il randomizzatore “fai da te”

La parola “randomizzatore” potrebbe far pensare a qualche complesso strumento tecnologico che fornisce numeri e dati specifici.

Niente di più sbagliato: anche un semplice orologio può essere utilizzato come randomizzatore.

È questo il caso di Isaac Haxton, una delle menti matematiche più “affilate” nel mondo del poker. Sul suo conto, Daniel Negreanu ha raccontato un interessante aneddoto.

isaac-haxton

Isaac Haxton

Kid Poker stava analizzando una mano giocata al Poker Masters in uno dei suoi video. Nello spot in questione, il canadese aveva check/raisato con 4-5 sul flop Q-Q-J.

“Questa mano si poteva giocare anche da un punto di vista strettamente matematico”, dice nel video il campione canadese. “Cosa significa? Vuol dire variare le tue giocate in base ai risultati di un randomizzatore. Questo perché secondo GTO dovresti bluffare una certa percentuale di volte e foldare un’altra percentuale di volte”.

Daniel aggiunge che non è solito ragionare in questo modo:

“Io preferisco prendere le decisioni in modo differente, analizzando lo spot specifico. Secondo me è fondamentale conoscere i numeri, ma poi si deve variare il gioco senza seguire percentuali predefinite. Altri giocatori, invece, ragionano solo secondo teoria“.

Uno di questi è Isaac Haxton, che per giocare come un vero e proprio robot utilizza un randomizzatore “fai da te”.

“Isaac Haxton prende le sue decisioni guardando l’orologio“, rivela Kid Poker. “Se in un determinato spot deve bluffare il 30% delle volte, guarda l’orologio e se l’ultima cifra dei minuti è 1, 2 o 3 bluffa, mentre se è 4, 5, 6, 7, 8, 9 o 0 folda. In questo modo sarà sempre perfettamente randomizzato nelle decisioni”.

Quando un semplice orologio diventa un randomizzatore

Il randomizzatore di Dominik Nitsche: una app sullo smartphone

Studiare la Teoria dei Giochi e applicarla al poker non è semplice, ma secondo molti regular dei tornei e del cash game high stakes è fondamentale.

Come abbiamo visto, tra questi c’è anche Dominik Nitsche. Anche lui, come Haxton, utilizza un randomizzatore. Nel suo caso non è un orologio, ma una app sullo smartphone.

“Quando gioco online non utilizzo software di supporto oltre a Poker Tracker”, diceva nell’intervista. “Ma quando gioco una partita di cash game high stakes, utilizzo occasionalmente un randomizzatore che mi aiuti a decidere quando bluffare e quando bluff-catchare. Si tratta di una app che ho installato sullo smartphone”.

CONTINUA A LEGGERE

Lascia un commento