Steffen Sontheimer: “Hellmuth? Il suo gioco con 10-20 big blind è tremendo. Polk è un reg nella media”

Lo abbiamo visto sorridere quasi timidamente durante la cerimonia di premiazione del Poker Masters, ma oltre ad essere un professionista preparato e vincente, Steffen Sontheimer è anche un giocatore senza peli sulla lingua.

Lo ha dimostrato nel podcast di Joey Ingram, quando non si è tirato indietro al momento di giudicare alcuni suoi avversari. In particolar modo quel Phil Hellmuth con cui ha avuto qualche scaramuccia ai tavoli.

Steffen Sontheimer “trolla” Phil Hellmuth

Parlando di Hellmuth, il tedesco ha utilizzato molta ironia: “Mi piace un sacco Phil. C’è una cosa giusta che fa: si registra in ritardo ai tornei. In questo modo aumenta la varianza e riduce l’edge negativo“.

Con questa dichiarazione vuole dire che Hellmuth fa bene ad entrare nel torneo il più tardi possibile, così da aumentare la varianza e dare meno possibilità agli avversari di sottrargli le chips.

Si intuisce che Sontheimer non abbia grande stima del 14-volte campione WSOP. E la conferma arriva poco dopo:

“Se parliamo di tornei di No-Limit Hold’em è davvero difficile giudicare bene del suo gioco. Detto chiaramente, il suo gioco con 10 big blind e 20 big blind fa schifo. Forse anche con 40 big blind”.

Sontheimer ha poi continuato a “trollare” Phil:

“Non so di preciso cosa sia la White Magic (il “potere” che Hellmuth si attribuisce, ndr). Se si tratta di parlare un sacco quando qualcuno punta e poi foldare con la mano migliore, questa White Magic funziona alla grande. In questo è bravissimo. È bravissimo anche a impazzire dopo aver perso la mano”.

Sontheimer riconosce anche dei meriti a Poker Brat.

Phil e Steffen

“Prima di tutto è un personaggio divertente, poi potrebbe anche essere molto forte in quelle varianti di cui non so nemmeno le regole. Io gioco in una sola variante, lui le gioca tutte e ha ottenuti buoni risultati ovunque”.

Tuttavia, chiudendo il discorso su Hellmuth, Sontheimer si dice sicuro di essere superiore.

“Lui ha ottenuto i suoi risultati, che parlano per lui. Non c’è dubbio su questo. Ma come ha detto Fedor, io sarei sempre disponibile a giocarci contro. Sempre. Sono sicuro di essere più forte di lui nel No-Limit Hold’em”.

Steffen Sontheimer giudica gli altri regular

Oltre a Phil Hellmuth, il tedesco ha parlato di altri colleghi. A partire da Doug Polk.

Doug Polk

“Doug ha alcuni punti di forza nei tornei, ma ha anche alcune debolezze”, ha dichiarato. “Non posso dire quali, dovrebbe pagarmi molti soldi per rivelargliele. Diciamo che lo considero un reg nella media“.

Dopo il giudizio su “WCG|Rider”, Steffen ha voluto esprimere un concetto:

” Non mi piace il termine “miglior giocatore di poker al mondo“. Il poker è un ambiente molto grande, che contiene tanti sottoinsiemi. Come ad esempio i tornei di No-Limit Hold’em. Posso giudicare i campi più piccoli, non il poker nel suo insieme”.

Doug Polk

I migliori regular per fase del torneo

E anche per quanto riguarda i tornei di No-Limit Hold’em fa delle distinzioni ben precise.

“Nelle fasi iniziali di un torneo non voglio sedermi vicino ad Isaac Haxton o Ben Tollerene, perché sono ottimi cashgamer che giocano benissimo deep. Quando ho uno stack di 15 big blind e siamo al final table non voglio sedermi vicino a Rainer Kempe. Tra early e late stage, non vogliono sedermi vicino a Dominik Nitsche, Bryn Kenney o Christoph Vogelsang, che fanno mosse strane ad ogni mano”.

Fedor Holz

Infine, un giudizio sul suo amico e staker Fedor Holz.

“Essere un buon torneista significa saper eccellere in tutte le fasi di un torneo. Fedor, in questo, è fenomenale. Non ci sono molti altri regular in grado di giocare con la stessa efficacia in qualsiasi fase del torneo“.

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