Da Winamax (con Musta) a Las Vegas, arriva un doppio messaggio: il futuro del poker è la liquidità internazionale

Il poker online è un gioco che è nato e che vive sulla liquidità (internazionale): qualsiasi altra forma alternativa (ad iniziare dai mercati segregati) è destinata a scomparire, qualsiasi tentativo di rinchiuderlo in una nicchia è prossimo al fallimento, perché è solo questione di tempo, ma nel gaming online non puoi andare contro le logiche spietate del mercato e della natura del gioco stesso.

Chi non investe in nuovi mercati, nel marketing e nella tecnologia nel poker online è tagliato fuori (solo questione di massimo un anno), frontiere chiuse o aperte, il risultato non cambierà.

Mustapha Kanit è il primo volto famoso ingaggiato in vista del mercato condiviso insieme allo spagnolo Adrian Mateos

I due squilli di tromba di Winamax con Musta e Mateos

A ricordarcelo (se ce n’era ancora bisogno…) ieri sono stati due fatti importanti: da una parte Winamax che ha alzato il volume ed ha mandato due squilli di tromba ingaggiando due, tra i players più famosi in Italia e Spagna ed in Europa in generale: Mustapha Kanit e Adrian Mateos, guarda caso entrambi sono residenti all’estero (il primo in Austria e il secondo a Londra) per giocare ai massimi livelli online sui network internazionali.

Grazie proprio al mercato europeo condiviso, Musta e Mateos destineranno una parte delle loro risorse per partecipare ai principali eventi (si profilano garantiti interessanti nel mercato .eu).

E’ bene sottolineare che due dei torneisti più conosciuti al mondo sono interessanti al futuro mercato condiviso, per ragioni di sponsorship, ma non solo, anche per le nuove opportunità che le future piattaforme europee potranno garantire grazie ad una liquidità molto più deep dell’attuale (il triplo di quella italiana) ed equilibrata (il field sarà circa un quarto del .com).

I giocatori high rollers europei (con cittadinanza e/o residenza), con un nuovo mercato più attrattivo, non saranno spendenti esclusivamente sul .com ma potranno esserlo anche sul .it/es/fr/pt (ovvero sulle piattaforme che che uniranno la loro liquidità nel pool .eu 2.0) e non è detto che alcuni trasferiscano la residenza nei paesi che hanno sottoscritto l’accordo di luglio a Roma (ad esempio i tedeschi).

I mercati americani si uniscono

Se Winamax ha fatto capire che il vento in tutti i casi è cambiato (i francesi entreranno in Italia, Spagna e Portogallo qualsiasi cosa succeda), dagli States arriva un segnale politico ancora più forte: Delaware, New Jersey e Nevada sono pronte per riunire i propri field in un unico network americano.

Questo vuol dire che nell’era post black friday, gli USA torneranno ad avere un discreto pool e richiameranno migliaia di grinder statunitensi pronti a trasferirsi finalmente in New Jersey o in Nevada per tornare a giocare online seriamente anche negli States.

Ma in New Jersey già in passato avevano fatto sapere di essere molto interessati anche ai mercati europei, per un prossimo allargamento a tutti i mercati regolamentati.  La Spagna mira ad ampliare la liquidità internazionale ed il Governo iberico sembra non farsi condizionare da nessun interesse locale specifico.

Il significato politico di questo accordo è chiaro: il presente e futuro del poker è la liquidità internazionale, non vi sono altre strade, se ne sono accorti anche in due stati dove le lobby sono molto forti (quelle di Atlantic City e Las Vegas): nel poker non puoi metterti contro la volontà dei players, non puoi ragionare come un casinò o un bookmaker ma devi riuscire a garantire più servizi possibili con una liquidità deep.

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