Galfond: “i punti deboli e di forza di Isildur1: ha bruciato il suo primo bankroll di $6 milioni per migliorare nel PLO”

Isildur1 Story (quarta parte) – Abbiamo lasciato Isildur1 quando aveva perso quasi tutto nei giochi PLO contro i coach di CardRunners nei mesi a cavallo tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010. Nel frattempo il ragazzo di Ranas si trasferisce a Londra, dopo una pausa di circa un anno e mezzo lontano dai tavoli.

Viktor ha ammesso di aver avuto a disposizione 1 milione di dollari sul suo conto ma non aveva alcuna intenzione di entrare in action, considerando che nessuno si azzardava a sfidarlo in sessioni di No Limit Hold’em.

Viktor Blom durante le WSOPE a Londra

I rumors e il Main Event WSOPE di Londra

Continuerà a nascondersi dietro il suo nick name, anche se i rumors sono sempre più insistenti: il primo a svelare al mondo che Isildur1 è Viktor Blom è il pro svedese Robert ‘Gulkines’ Flink.

 

L’indiscrezione è confermata anche da Phil Hellmuth, quando nel settembre del 2010, a Londra, durante il Main Event WSOPE, il giovanissimo Blom è protagonista di una entusiasmante deep run. Chiuderà 16esimo ma il poker mondiale imparerà a conoscerlo. E’ il torneo di Fabrizio Baldassari. Superbaldas (suo nick storico su Full Tilt) andrà ad un passo dal vincere il braccialetto, beffato in heads-up dall’inglese James Bord.

Isildur1 getta la maschera e svela al mondo la sua identità

La sua identità verrà svelata nel gennaio 2011 alle Bahamas, quando ritornerà in pista. La famiglia Scheinberg gli offrirà una sponsorizzazione con PokerStars che gli consentirà di ritornare a giocare ai massimi livelli, in particolare nei tornei live (vincerà un Super High roller da $100.000 durante il PCA alle Bahamas) e nei giochi high stakes, nel PLO ma anche nelle altre varianti che, proprio in quel periodo, inizierà a giocare.

L’incontro con Galfond a Vegas

Isildur1 getta quindi la maschera e si mette in discussione a 360 gradi. Nel raccontare la sua storia non possiamo rinunciare ad un passo importante, quando Phil Galfond (ritenuto in quel periodo il numero uno nel PLO) incontra Viktor Blom a Las Vegas nel 2012. Sul suo celebre blog il giocatore newyorkese scrive un elogio nel confronti del talento svedese, esaltando le sue qualità ma mettendo in discussione alcuni suoi difetti.  In sintesi, Galfond scrisse sul Viktor giocatore pregi e difetti.

“Isildur1 è un talento purissimo, un giocatore istintivo che non usa software di supporto come tutti i professionisti. La passione di Viktor per il gioco è la sua più grande forza ma anche un punto debole, è uno dei pochi che non dà assoluta importanza ai soldi, per lui giocare è solo divertimento. E’ senza dubbio un punto di forza ma anche una debolezza”.

Isildur1: “per migliorare bisogna giocare contro i più forti”

Come più volte ha sottolineato lo svedese “per migliorare bisogna giocare contro i più duri”. Per Galfond questa strada è interessante ma pericolosa: “sono sicuro che Viktor riesca ad apprendere da ogni avversario che affronta e tutto questo spiega quanto il suo gioco sia progredito, soprattutto senza l’ausilio di strumenti che usano la maggior parte dei pro”.

I fatti poi gli hanno dato ragione. “Quando incontrai per la prima volta Isildur1 ad un tavolo di PLO, era un pessimo giocatore“. Mai progressi di Isildur1 sono stati impressionanti e avvenuti alla velocità della luce, lo riconosce anche Galfond.

Negli ultimi anni su PokerStars.com gran parte dei milioni di dollari vinti Isildur1 se li è assicurati proprio nel Pot Limit Omaha.

Gli alti e bassi su Pokerstars.com nel PLO

Proprio ai tavoli di PS.com inizierà a giocare nel 2011 con il nick Isildur1 superando nel gennaio del 2012 la soglia di 1,4 milioni di dollari vinti, prima di perdere tutto ed andare sotto di più di un milione. Una serie di alti e bassi importante, dovuto secondo Galfond proprio al fatto che Viktor voleva sfidare tutti i più forti specialisti sul loro terreno. “Questo atteggiamento lo espone ad una varianza importante”.

Ma il 2011 è l’anno della svolta nel Pot Limit Omaha quando riuscirà a guadagnare 1,5 milioni di dollari, dimostrando al mondo di essere un player vincente anche nelle varianti.

Però un anno dopo perderà 2,3 milioni nel PLO e quasi 600.000$ nei giochi draw.

Bonus immediato di 30€ su Lottomatica, per Poker, Scommesse e Casinò. Registrati da questo link e inserisci il codice SUPER30! E’un’esclusiva Assopoker!

multiprodotto_300x250_ita

Il Super High Roller vinto alle Bahamas

Quando Isildur1 vinse il PCA Super High Roller

Galfond ironizza un pò sulla cosa: “per imparare a giocare a PLO, Viktor ha bruciato un bankroll di 6 milioni di dollari che aveva vinto nel NLHE contro i più forti”.

NLHE che continua a rimanere il suo main game. Nel gennaio del 2012, Isildur1 ha vinto il Super High roller da $100.000 alle Bahamas battendo in scioltezza Dan Shak in heads-up per una prima moneta da 1,2 milioni di dollari.

Isildur1 gioca il super high roller da $100.000 dimostrando a tutti di essere a proprio agio, d’altronde lui si era ballato milioni online pochi mesi prima. Galfond spiega bene il mind set del ragazzo prodigio svedese.

“Quando cominci a pensare ai soldi nel piatto – afferma Phil nel suo blog – viene inibita la tua capacità di giocare al meglio. Chi gioca per soldi difficilmente riesce ad entrare nella cerchia dei più forti, sicuramente ci metteranno più tempo per arrivare al top. Per toccare livelli di eccellenza devi amare il gioco e devi saperti divertire e Viktor si diverte sempre“.

“Ha perso il suo primo roll da $6 milioni nell’Omaha”

“La sua passione è però anche la sua più grande debolezza. Dal momento che non si preoccupa del denaro non è attento alle varianti a cui partecipa. Ha perso la maggior parte del suo primo roll da 6 milioni giocando PLO ancor prima di conoscere veramente questo gioco.

Isildur1 aveva solo 19 anni ed essendo nel 2009/2010 il più forte giocatore nel NLHE high stakes, non riusciva più a trovare action.

A dare ragione a Galfond, è lo stesso Isildur1. Lo svedese rivelò che durante il “$50.000 Poker Players Championship” alle WSOP del 2012, quando arrivò 14esimo (vinse The Grinder Mike Mizrachi), non conosceva 6 delle 8 varianti ma volle partecipare solo per imparare più in fretta questi giochi. “Daniel Negreanu mi diede una grossa mano – ammise lo scandinavo – ma capii le regole poche ore prima del day 1. Fu un divertimento assoluto” raccontò lo stesso Blom nonostante il buy-in da 50.000 dollari.

Eppure il suo ritorno su Full Tilt segnò nel 2013 una svolta nella sua carriera e nel rapporto con le varianti.

La storia di Isildur1 – fine quarta parte – continua

La storia di Isildur1 – prima parte

La storia di Isildur1 – seconda parte

La storia di Isildur1 – terza parte

CONTINUA A LEGGERE

Lascia un commento