Richard Branson: le chips dimenticate alla rulla dai figli a Las Vegas si trasformano in una fortuna

Il businessman inglese Richard Branson, fondatore di Virgin Group (un impero con oltre 400 società), ha un patrimonio personale di 5,2 miliardi di dollari. Ha un rapporto particolare con il gioco d’azzardo ed ha provato, nei tempi d’oro del texas hold’em, a lanciare la sua room Virgin Poker.

Nella sua nuova autobiografia “Finding My Virginity” Branson racconta una storia su un suo viaggio a Las Vegas con i figli ed il suo tentativo (fallito) di insegnare ai due eredi Holly e Sam, una lezione importante sui pericoli del gioco patologico.

Richard Branson e Dita Von Teese durante le celebrazioni per i dieci anni dei voli Virgin a Las Vegas

Branson ha ammesso che in famiglia si giocava spesso a carte ma mai con denaro in palio. “Ero preoccupato che i miei figli potessero un giorno essere affetti da dipendenza da gioco”. Con un patrimonio familiare da oltre 5 miliardi di dollari da difendere…. certe preoccupazioni sembrano più giustificate (anche se la dipendenza da gioco patologico è un dramma a tutti i livelli).

“Pensavo che Las Vegas fosse il posto ideale per fargli capire la lezione, in un’atmosfera di edonismo sfrenato e di abbandono selvaggio”. Così viene scelto un casinò della Strip come location ideale. I due ragazzi (che avevano superato i 21 anni di età) erano affascinati dalla roulette.

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Branson senior consegna loro 40 dollari a testa in chips. Nel giro di pochi minuti i figli del miliardario avevano perso “quasi” tutto. A questo punto Richard ha ricordato loro quanto sia facile perdere soldi quando si gioca ed ha sottolineato: “A Las Vegas c’è un detto: la casa vince sempre”.

“Tutto ciò è vero: le uniche persone che fanno soldi con i casinò sono i proprietari. E guadagnano tanto…” commenta sul suo libro.

I figli si scordano le poche chips rimaste sul tavolo e fanno un giro all’interno del casinò.

Quando stanno per rientrare in hotel, sentono in sala un forte applauso: al tavolo della roulette uno sconosciuto aveva trasformato le poche chips lasciate dalla famiglia Branson in una piccola fortuna. “Davanti a noi c’era un enorme mucchio di fiches. I pochi gettoni che i miei ragazzi avevano lasciato in modo accidentale sul tavolo erano triplicati e triplicati e triplicati ancora…”. E’ proprio vero che tutto quello che tocca Branson diventa oro.

Dopo il curioso “incidente” di percorso (il piano era malamente saltato), il miliardario inglese ha provato a parlare ai figli ma senza speranza: “sembrava di parlare contro il muro, erano troppo impegnati a sogghignare per ascoltarmi”. La missione (familiare) di Branson contro l’azzardo era fallita miseramente.

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