Doug Polk: “Il 2017 è stato l’anno migliore della mia vita, ma ho capito che i soldi non sono tutto”

Il 2017 è stato l’anno di Doug Polk. In questa annata il professionista statunitense ha messo a segno due colpacci, uno online e uno live: il 21 maggio ha vinto il Powerfest di PartyPoker.com per $271.172, mentre il 6 giugno ha superato una concorrenza durissima e ha vinto il One Drop per 1.6 milioni di dollari.

Come ha ammesso lui stesso, il 2017 è stato il suo anno più ricco, grazie anche ad altri risultati ottenuti online e ai due final table del Poker Masters.

Ciononostante, nel corso di un podcast con l’amico Joe Ingram, ha detto di aver fatto una grande scoperta: oltre una certa soglia, i soldi non fanno la felicità.

Joe Ingram e Doug Polk

Doug Polk: “Non vivo per inseguire il denaro”

“Ci sono degli studi che sostengono che se guadagni più di $100.000 all’anno i soldi non fanno la felicità“, ha detto Polk. “Nella vita puoi cercare il profitto e la realizzazione personale solo fino a un certo punto. Poi devi per forza scegliere tra i soldi e tutto il resto. Io non ho scelto i soldi”.

Doug spiega che nel corso dell’annata di maggior successo della sua carriera ha compreso di non voler più dedicare la sua vita a incassare.

Non penso che fare più soldi possibili sia ciò che voglio d’ora in poi. So che ci sono giocatori che vogliono vincere ogni singolo dollaro, ma a me non importa abbastanza. Non penso che mi interessi. Ovviamente mi piace fare soldi e sono grato per il successo che ho avuto. Tuttavia ciò che mi stimola oggi non è il denaro, ma essere qualcuno che fa qualcosa di notevole”.

Con queste dichiarazioni, “WCG|Rider” conferma la sua trasformazione da giocatore professionista a celebrity del poker. Da grinder a Youtuber.

“In questo momento della mia vita sto pensando a cosa fare dopo”, prosegue. “Sono arrivato a un punto in cui voglio pensare a ciò che vale davvero a livello personale. Dove voglio essere e chi voglio essere tra dieci anni”.

Bonus immediato di 30€ su Lottomatica, per Poker Scommesse e Casinò. Registrati da questo link e inserisci il codice SUPER30!

multiprodotto_300x250_ita

Doug Polk e il rapporto con il denaro

Doug torna sul discorso del denaro anche in una riflessione successiva.

Crescendo pensavo solo a fare tanti soldi. Poi una volta che ne ho guadagnati tanti, nel momento stesso in cui mi sono ritrovato in una ottima posizione finanziaria, ho iniziato a chiedermi se questa ricchezza mi rendesse felice. E ho capito che i soldi sono importanti, ma non sono tutto”.

Doug Polk si ritira?

Si tratta di riflessioni molto simili a quelle di Fedor Holz, il quale, in più occasioni, ha detto di aver smesso da tempo di dare importanza al denaro.

Tuttavia, Doug non è come Fedor. Anche sulla questione del ritirarsi dal poker.

No, non sono un pensionato del poker“, dice. “Gioco ancora a poker, anche se non come un tempo. Oggi il mio volume non è più quello di una volta, perché impiego gran parte del mio tempo a gestire altri business”.

Doug è infatti coinvolto nel suo sito di poker, in una piattaforma di compravendita di cryptocurrency e nella produzione di contenuti sui social network. Il poker giocato ha un ruolo sempre più marginale nella sua vita, ma questo non significa che si tirerà indietro di fronte a certe sfide. D’altronde continua a vivere a Las Vegas

Sono contento di poter giocare in una partita con buy-in di $300.000 come al Poker After Dark. Io vivo a Vegas, quindi se c’è una bella partita di cash game io ci cono. Le gioco volentieri, e se è televisiva gioco anche contro i fenomeni dell’online”.

CONTINUA A LEGGERE

Lascia un commento