Apertura nuovi casinò in Italia non è più utopia: il disegno legge va avanti, le conseguenze sul poker live

A sorpresa, il disegno legge sull’apertura dei nuovi casinò in Italia va avanti con il proprio iter parlamentare ed ora sarà esaminato alle Commissioni Affari Costituzionali e Finanze del Senato. E’ un progetto che sta mantenendo un basso profilo istituzionale e mediatico ma potrebbe essere una delle sorprese pre-elettorali prima della fine della legislatura.

Il passaggio in Commissione è senza dubbio cruciale e potrebbe avere riflessi sull’intero comparto del gioco nel nostro paese ed anche nel poker live che da anni vive nell’incertezza normativa, con il destino dei circoli perennemente in bilico.

Il disegno legge è stato presentato dall’onorevole Vincenzo Gibiino (FI-PdL) recante l’“Istituzione di nuove case da gioco in località turistiche, nonché deleghe al Governo per la regolamentazione delle case da gioco e l’adozione di un codice del gioco d’azzardo”.

Il progetto prevede quindi l’apertura di sale da gioco in zone turistiche ed ha riscontrato diversi consensi bipartisan. Si parla di un casinò per regione ma il numero delle sale autorizzate potrebbe essere più ristretto (un precedente progetto di Federgioco prevedeva 8 nuove gambling rooms).

Nel frattempo, l’iter procedurale prevede anche il parere delle Commissioni Giustizia, Bilancio, Istruzione pubblica, Beni culturali, Lavori pubblici, Industria, Igiene e sanità, Politiche dell’Unione europea e la Commissione parlamentare questioni regionali, secondo quanto riporta l’agenzia Agipronews.

Potrebbe essere una svolta anche per il poker terrestre, considerando la quasi totale inattività di ben 3 sale su 4 nel settore (di fatto sta lavorando a pieno regime solo il Casinò di Campione che nei prossimi mesi potrebbe riservare novità clamorose).

Una “regionalizzazione” dei casinò potrebbe essere uno stimolo ad una maggiore competizione nel live con una decisa apertura alla concorrenza. Naturalmente si parla in ottica di poker low stakes. Alcuni mesi fa era stato presentato un emendamento abrogativo per la legge sul live (del 2009) presentato dall’onorevole Abrignani, ma il tentativo di regolamentare di nuovo il mercato dei circoli è caduto nel vuoto.

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