WSOPE One Drop: Savinelli esce in pieno bluff, Musta out e Dario al Day 2. Dominano Carrel e Hansen

Nella giornata di ieri ha preso il via uno dei tornei di poker più ricchi dell’anno. Parliamo dell’attesissimo High Roller for One Drop delle WSOPE, un evento dal buy-in di ben €111.111 che ha attirato a Rozvadov molti dei più forti professionisti al mondo.

Nel field che si è presentato per il Day 1 c’erano anche tre italiani: oltre ai soliti Mustapha Kanit e Dario Sammartino, era infatti presente anche Carlo Savinelli.

Purtroppo non c’è stata gloria per il debuttante, eliminato dopo aver tentato di bluffare Charlie Carrel per tutto lo stack. Stessa sorte anche a Musta, anche lui bustato da Carrel. Non stupisce che l’inglese abbia chiuso il Day 1 in prima posizione, ma la buona notizia per i nostri colori è che Dario Sammartino è ancora in corsa al Day 2.

Ripercorriamo la prima giornata del super high roller delle WSOPE, a partire dai numeri ufficiali.

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WSOPE High Roller for One Drop: 113 entries nel Day 1

C’era grande attesa per il torneo da €111.111 delle WSOPE, che rientrava di diritto nella classifica dei tornei più alti giocati in Europa. Ci si chiedeva anche se l’affluenza sarebbe stata all’altezza degli high roller delle WSOP o del Pokerstars Championship, considerando che Rozvadov non è Las Vegas, né Barcellona, ma alla fine i numeri sono stati estremamente positivi.

Nel corso del Day 1 sono state effettuate 113 entries, per un prize pool che dopo la prima giornata ha già superato i 10 milioni di euro. Considerando che la registrazione (per iscrizioni e re-entry) è aperta fino allo start del Day 2, questi numeri sono destinati a crescere ulteriormente.

La prima moneta sarà con ogni probabilità superiore ai due milioni di euro, ma per l’ufficialità bisognerà aspettare la chiusura della late registration.

WSOPE High Roller for One Drop: gli italiani

Il bluff di Carlo Savinelli

Per quanto riguarda gli italiani, non possiamo che partire da Carlo Savinelli, soprattutto per il modo in cui è uscito. Nonostante fosse alla prima apparizione in un torneo così ricco, Carlo ha dimostrato di non avere alcuna paura, specialmente nella mano che ha portato alla sua eliminazione.

Sui blinds 25.000-50.000, Savinelli difende il big blind con A-9 (l’asso di quadri) sull’open a 125.000 dal bottone di Charlie Carrel. In quel momento, il nostro connazionale ha uno stack di 3 milioni, mentre l’inglese ha davanti a sé 6 milioni di chips.

Sul flop J-3-3 (con una quadri), Savinelli fa check/call sulla c-bet di 60.000 di Carrel.

Sul turn 7 (di quadri) entrambi fanno check.

Al river scende un K di quadri che completa un potenziale flush draw. Savinelli ha in mano l’Asso di quadri e di fronte all’overbet di Carrel (il quale punta 700.000 su pot da 425.000) decide di rappresentare il colore nuts andando all-in per 2.8 milioni.

Carrel ci pensa per tutto il timebank, ma alla fine herocalla con K-10. Carlo non può fare altro che alzarsi e abbandonare il torneo.

Musta out, Sammartino in

Gli altri due italiani hanno vissuto gioie e dolori. Partiamo dai dolori: Mustapha Kanit è stato eliminato nel corso del Day 1, anche lui da Charlie Carrel.

Dallo small blind, il top winner italiano ha messo le ultime 700.000 chips in mezzo sui blinds 30.000-60.000 con **cq* **c3*. Il suo era un tentativo di rubare il big blind di Carrell, il quale ha però chiamato facilmente con **pa* **c4*. Il board **c5* **q2* **p9* **c9* **f6* ha condannato Musta all’eliminazione.

WSOPE 2017 Dario Sammartino

L’unica buona notizia per i nostri colori arriva da Dario Sammartino: ancora una volta, il pro napoletano è riuscito a superare il Day 1 di un prestigioso high roller.

Questa volta l’ha fatto con 3.270.000 chips e la 34° posizione finale. Il suo stack è poco sotto average, ma è sufficientemente ampio per consentire a MadGenius di imporsi al Day 2, come aveva già fatto nel One Drop di Las Vegas.

WSOPE High Roller for One Drop: Carrel domina, ma attenzione a Gus Hansen

Il grande protagonista del Day 1 è stato proprio Charlie Carrel, giustiziere di due nostri connazionali nel Day 1. Il forte pro inglese – che recentemente aveva dichiarato di volersi prendere una pausa dal grinding – ha chiuso con uno stack di 10 milioni di chips.

La vera sorpresa si trova però in seconda posizione: alle spalle di Carrel troviamo infatti il leggendario Gus Hansen.

Il ritorno di Gus Hansen

The Great Dane era sparito dai tornei di poker da più di tre anni (l’ultimo ITM risale all’EPT Vienna del 2014) e da tempo aveva rinunciato a inseguire i braccialetti delle WSOP. La vicinanza delle WSOPE (Gus risiede a Montecarlo) lo ha spinto a tentare la sorte, e nel corso del Day 1 non ha fatto altro che dominare e incassare chips. Alla fine ha imbustato 9.935.000 gettoni.

Un quarto del field è tedesco

Scorrendo il chipcount, si nota una fortissima presenza tedesca. Nel field rimanente (composto da 60 giocatori) troviamo infatti Christoph Vogelsang, Dominik Nitsche, Rainer Kempe, Philipp Gruissem, Steffen Sontheimer, Daniel Pidun e Koray Aldemir sono nella top 20. Sono più lontani Fedor Holz e gli altri regular, ma il dato è eclatante: su 60 players left, 20 sono tedeschi!

Per quanto riguarda gli altri nomi noti, segnaliamo l’ottima settima posizione di Patrik Antonius e la ventesima di Bertrand “Elky” Grospellier, mentre un Sam Trickett piuttosto short staziona in 49° posizione.

Ecco la top 10 al Day 2:

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