Chemin de fer: quando il fondatore della Citroen bancò 13 milioni e perse tutto contro il capo del “sindacato greco”

Vi abbiamo raccontato le strategie dei casinò di Las Vegas per attrarre le balene, ricchi businessmen con la passione per il gioco che non esitano a ballarsi ai tavoli da gioco cifre spaventose per noi comuni mortali, ma che rappresentano (nella maggior parte dei casi) briciole in confronto ai loro patrimoni.

I giocatori high roller non sono una novità per i casinò: nei secoli precedenti, spesso nobili e ricchi commercianti hanno salvato i bilanci delle sale da gioco europee.

Lo chemin de fer è entrato anche nei film di 007 (di spalle si può scorgere James Bond)

Una delle sale da gioco storiche che ha sempre attratto i Vip nel Vecchio Continente all’inizio del ‘900 è stato il casinò di Deauville, molto conosciuto anche dai giocatori di poker perché è stato per anni sede dell’European Poker Tour.

Il contesto geografico è d’altronde favorevole. Siamo in Normandia (di fronte alle coste inglesi), in una delle stazioni balneari che diventerà tra le più raffinate e famose del Mondo. Parigi è a breve distanza (oggi solo  200 chilometri di autostrada).

La città ha visto la luce quando nel 1865 fu creata la ferrovia che la collegò proprio alla capitale francese. Il “sogno Deauville” fu di fatto creato da Cornuché, il padrone di Maxim’s, famoso ristorante parigino, il quale fece costruire nella cittadina da 4mila anime, hotel, campi da tennis e da golf, un ippodromo, il teatro ed ogni struttura capace di attirare turisti. Cornuché aveva imposto una regola: “a Deauville anche uno starnuto deve costare mille franchi”. E quel sogno è stato poi portato avanti da Lucienne Barriere.

 

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In questa piccola ed esclusiva città costiera, all’inizio del secolo scorso,  il casinò ospita gli uomini più ricchi d’Europa, compresi sovrani di primissimo piano come Gustavo V di Svezia ed altri monarchi o altre celebrità come Cocò Chanel.

E fu proprio nelle sale del privé del casinò che nel 1926 – come ricostruito da Enrico Altavilla nel libro “I giochi d’azzardo” – che si registrò per l’epoca, la perdita più alta mai subita da un giocatore in una sola mano di chemin de fer: André Citroen, il fondatore dell’omonima casa automobilistica – tenne il banco al ricco pro greco Nicolas Zographos, perdendo 13 milioni di franchi. Per la cronaca, non erano ancora gli anni in cui si sognavano mille lire al mese.

Le storiche sale del casinò di Deauville, profanate dalle moderne slot machines

Come noto, nello chemin de fer sono i giocatori a scambiarsi le puntate e, di fatto, a bancare le scommesse degli altri players. Il casinò guadagna una sorta di rake (percentuale sui piatti scambiati).

I giocatori si espongono per cifre importanti e proprio per questo motivo, spesso giocano in sindacato (per condividere rischio e profitti). Secondo le ricostruzioni del tempo, il greco Zographos era un professionista di baccarat, a capo del sindacato più potente di allora, il “sindacato greco” che era ospitato da tutte le sale da gioco del tempo perché dava action high roller ad ogni occasione. Ma la storia di questo strano personaggio merita un articolo a parte.

In ogni caso 13 milioni di franchi sono una somma spaventosa anche oggi.

Al cambio attuale sono quasi 2 milioni di euro (1.980.000), vi immaginate con la rivalutazione?

Per farvi capire, nel 1919, Citroen annunciò la produzione di una prima auto “economica”, alla portata di tutti al costo di 7.250 franchi. Ma alcuni problemi finanziari riscontrati nella costruzione della fabbrica, gli consentirono di produrre solo alcune autovetture. La svolta arriverà più tardi, grazie ad una delle sue tante intuizioni.

André Citroen era un genio che aveva fondato una delle case automobilistiche più in vista in Europa ed aveva doti comunicative fuori dal comune. Tra le sue idee geniali vi era senza dubbio il servizio di assistenza inusuale per l’epoca: già in quegli anni, aveva creato una rete di assistenza per i modelli Citroen ed i suoi clienti, in caso di problemi, potevano far riparare le proprie auto a poca distanza. Si affidò inizialmente ad un gruppo di amici e da lì nacque una affidabile rete che consentì alla Citroen di guadagnare notevole reputazione sul mercato.

Ai tavoli da gioco, molto probabilmente, non aveva le medesime felici intuizioni.

Una affascinante Citroen d’epoca in un recente raduno a Vallelunga

Deauville è sempre stata amata dai Vip europei e non solo: ancora oggi i dealer del casinò francese ricordano di quando sbarcò in Normandia la balena per eccellenza, il magnate dei media australiani Kerry Packer che si fece spedire il proprio letto dall’ Australia all’ hotel Normandy, perché abituato a dormire sempre sul proprio materasso.

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