Tomas Brolin, amarcord poker-calcistico: “Italia-Svezia? Una questione di mindset”

Thomas Brolin oggi

Se seguite il calcio, avete più di 30 anni e siete anche appassionati di poker, il nome di Tomas Brolin non può non suscitarvi nostalgia e simpatia. L’ex calciatore del Parma e della nazionale svedese è stato per qualche anno presenza fissa ai principali circuiti pokeristici live, come l’EPT.

Lì lo avevamo incrociato diverse volte e ci aveva raccontato della sua vita lontano dal calcio, una volta appesi gli scarpini al chiodo. Per un certo periodo aveva anche aperto un ristorante di cucina italo-svedese, a Stoccolma. Si chiamava “Undici”, in italiano, come il suo numero di maglia ai tempi del Parma.

Il richiamo dello sport e del gambling era però troppo forte per lui. Così oggi Brolin ha un proprio sito specializzato in scommesse ippiche, in particolare sul Trotto che in Svezia ha una notevole tradizione.

Brolin ai tempi in cui frequentava il circuito EPT

Tuttavia, con l’arrivo dello spareggio Italia-Svezia per stabilire quale delle due nazionali andrà al mondiale di calcio, era normale che le testate italiane lo contattassero per un parere.

Prima della partita di andata Tomas è stato intervistato da Repubblica, in cui ha tra le altre cose tessuto le lodi del c.t. Anderssson: “Pensavamo già che fosse l’uomo giusto per l’Europeo 2020, a sorpresa siamo in lotta per il Mondiale”. Questo è quanto aveva dichiarato prima della partita di andata, quindi le sue buone sensazioni saranno ancora più forti in vista del ritorno di questa sera.

La sua lettura di Italia-Svezia è comunque diversa da quanto si legge in giro, dove si fanno spesso disamine esclusivamente tecniche o sul valore assoluto delle due squadre. L’analisi di Tomas Brolin evidenzia il suo background pokeristico, poichè l’ex nazionale svedese crede che il mindset conti più di ogni altra cosa: “Sì, Svezia-Italia è come una partita di poker. Al tavolo verde devi pensare come ragionano gli avversari. Devi essere preparato mentalmente e devi saper rischiare. Ecco, in questi spareggi conta molto la testa, ma è importante anche rischiare”.

Tomas con la maglia del Parma, indossata dal 1990 al 1995 (e con una breve apparizione anche nel 1997)

Brolin ha indovinato che la grande pressione potesse giocare un brutto scherzo alla nazionale italiana, “perché arriva con questo peso sulle spalle. Noi siamo contenti anche se usciamo ai play off. Voi? Non credo…”

Chissà stasera se l’undici di Ventura non faccia tesoro di questi consigli…

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