Daniel Negreanu: “Sto imparando la GTO, perché in mezzo ai fenomeni di oggi il mio gioco è superato”

Il dualismo tra GTO e strategia exploitativa è sempre più popolare nel mondo del poker, tanto tra i semplici appassionati quanto tra i top player di fama internazionale. Ed è con grande sorpresa che alla lunga lista di giocatori che hanno deciso di dedicarsi allo studio della GTO si aggiunge anche il nome di Daniel Negreanu.

Dopo aver sostenuto con grande fermezza la sua scelta di exploitare gli avversari, il team pro di Pokerstars ha cambiato idea e ha deciso di “imparare la GTO“. Lo ha confessato nel suo ultimo podcast, nel quale ha anche parlato delle motivazioni per cui ha deciso di cambiare direzione in maniera così netta. Partiamo proprio da qui nel riportare le sue dichiarazioni.

Daniel Negreanu: “Il mio gioco è superato”

La transizione di Negreanu nasce da una presa di coscienza: il suo gioco exploitativo è ormai superato. Per spiegarlo, ripercorre le tre fasi del poker. La prima è quella degli anni novanta.

“Una volta giocavo sapendo esattamente cosa avevano i miei avversari”, confessa il canadese. “Perché quando aprivo da UTG e il giocatore su UTG+1 mi 3-bettava, poteva solo avere A-A, K-K e qualche volta A-K e Q-Q. Se su un flop senza Assi e Re faceva check, potevo mettere la maggior parte dei miei avversari su una singola mano: A-K”.

Daniel nel 1998

Il gioco si è poi evoluto con l’avvento del poker online:

“Il gioco si è evoluto, e nel tempo abbiamo iniziato a ragionare in base ai range e non alle singole mani“, prosegue Daniel. “Ovvero, come si comporta la mia mano contro l’insieme delle mani che può avere il mio avversario?”

Il livello successivo è quello attuale: range contro range.

“Il livello di oggi è il più alto”, conclude Negreanu. “Non si ragiona più sulla tua mano contro un range, ma sul tuo range contro il range degli avversari“.

Questo ha portato alla diffusione della strategia GTO e dei solver.

“Si ragiona quindi sulla frequenza di bet che uno deve fare con un determinato range. Non pensi se continuare a puntare su questo turn per la mano specifica che hai, ma per il tuo range. Analizzando il range, capisci quanto spesso devi puntare“.

“I solvers hanno permesso a questi geni di incorporare la GTO nel loro gioco exploitativo. Sono software fondamentali nel poker high stakes di oggi”.

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La svolta durante il Poker Masters

Negreanu ha avuto la conferma che fosse rimasto troppo indietro rispetto alla concorrenza quando ha partecipato al Poker Masters, dove si è sentito totalmente in balia dei giovani avversari. Non solo i fenomenali tedeschi, ma anche pro americani come Scott Seiver e Isaac Haxton.

“Dopo il Poker Masters ho avuto l’opportunità di confrontarmi con Steffen Sontheimer e molti altri giovani tedeschi veramente forti. Per dirla in breve, sono davvero fortissimi. Dopo questo confronto ho deciso di rimettermi a studiare“.

L’obiettivo di Negreanu: incorporare nel suo stile di gioco

Nonostante sia da sempre uno dei massimi esponenti della strategia exploitativa, oggi Daniel studia la GTO. Ma precisa che non si tratta di un cambiamento di rotta totale: vuole incorporare alcuni elementi della GTO nel suo stile di gioco. Con l’obiettivo di tornare competitivo.

“Mi sono fatto coachare da due giocatori per imparare le basi della GTO”, rivela Kid Poker. “Mi spiegano cos’è e come incorporarla in una strategia exploitativa. Quello che fanno i migliori giocatori al mondo è utilizzare la GTO come strategia base e poi deviare da questa strategia quando è necessario”.

“Prima pensavo sempre e solo ai miei avversari, non c’era alcun equilibrio nel mio gioco. Era tutto basato sull’indovinare ciò che pensavano i miei avversari. Ma questa strategia non può funzionare contro i pro che ci sono oggi. Ho capito che devo seguire una strategia GTO e deviare solo quando ho delle letture molto precise”.

I coach di Kid Poker

Negreanu ha anche spiegato chi sono i suoi coach e come sta lavorando per imparare la GTO.

Matt arriva da un background universitario di altissimo livello in ambito matematico. MJ è un pro che è passato dall’exploitativo al GTO; il suo ruolo è quello di tradurmi ciò che dice Matt!”

“Mi danno dei compiti a casa, li faccio e poi ci confrontiamo. Per ora sono molto soddisfatto, ma devo dire di non aver ancora provato ancora niente in game. Sto imparando e sono consapevole delle difficoltà che incontro dopo tanti anni di strategia exploitativa“.ù

Daniel Negreanu

Una carriera a exploitare

A tal proposito, Daniel non nasconde le difficoltà nel ripartire da zero con concetti completamente nuovi.

Tutta la mia carriera si è basata sull’exploitare gli avversari. Ho sempre fatto soldi sui leak dei miei avversari. Questo mi ha permesso di fare tutto ciò che volevo preflop perché potevo exploitare chiunque postflop. Per dire, non ho mai imparato a calcolare le combo. Poi è arrivata questa generazione di fenomeni e ora non posso più farlo“.

Nonostante sia consapevole delle insidie a cui va incontro cambiando completamente la sua impostazione, vuole proseguire su questa strada. Con grande umiltà.

“Quando facciamo il fantasy poker per gli high roller sono sempre la 22esima scelta. Non mi offendo, non sono Phil Hellmuth. Anzi, in quei momenti capisco bene che devo migliorare. So bene che mi troverò in situazioni dove tutto sarà ancora più complesso, ma è un bene, perché se non migliori sei destinato a perdere e farti sorpassare da tutti“.

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