Stars Group: “lavoriamo per uno start parziale della condivisa ad inizio 2018”. Spagna (mercato +6,8%) e Francia partono per prime?

Brian Kyle (Stars Group): “la condivisa potrebbe partire parzialmente ad inizio 2018”

Brian Kyle, direttore finanziario di Stars Group (proprietario di PokerStars e Full Tilt) ha dichiarato durante la conference call sui dati economici del terzo trimestre 2017 (che ha evidenziato un aumento dei ricavi del 13%) che la liquidità condivisa potrebbe partire parzialmente ad inizio 2018.

“Continuiamo a lavorare con i regolatori di ogni paese per sostenere questo progetto e siamo ottimisti sul fatto che il pooling parziale inzierà nei primi mesi del 2018”.

Bertrand “Elky” Grospellier sarà uno dei protagonisti del futuro mercato condiviso su PokerStars

Francia e Spagna vogliono partire per prime

Questa dichiarazione conferma i rumors su una partenza anticipata da parte di Spagna e Francia da sole, forse anche con il successivo supporto del Portogallo. D’altronde le dichiarazioni di un mese fa da parte dell’Arjel e del DGOJ sono chiare. L’Italia appare ancora in ritardo per alcune pratiche burocratiche e si unirà al gruppo in un secondo momento.

La posizione di ADM: si aspetta il Governo?

E’ molto probabile che ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) stia ancora aspettando alcune risposte dal Governo Gentiloni ed in particolare dal Ministro dell’Economia Padoan. Al momento gli sforzi dei Monopoli e del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono tutti concentrati sulla Legge di Stabilità (proroga concessione del Gratta e Vinci e delle scommesse) e sull’accordo Stato e Regioni sul gioco terrestre (che si muove su equilibri molto fragili). Ancora silenzio sul bando di gara per l’assegnazione delle concessioni dell’online.

Naturalmente alla partenza della liquidità condivisa, sarà tangibile la delusione da parte dei giocatori italiani e molti professionisti (che muovono volumi high roller) potrebbero anche rivedere i loro piani: perdere ulteriore tempo potrebbe rompere alcuni delicati equilibri sul mercato e rendere maggiormente attrattiva l’offerta illegale.

L’Italia è comunque pronta, considerando che vi è  una legge che legittima la liquidità condivisa ed un accordo sottoscritto a luglio a Roma.

In ogni caso, con questa iniziativa franco-spagnola, chi ha provato a frenare la liquidità condivisa rimarrà deluso, perché il mercato “europeo” del poker è di fatto già nato e qui equilibri, per forza di cose, saranno diversi.

In Spagna è filtrata inoltre una indiscrezione autorevole su un possibile slittamento del progetto di sei mesi, ma la sensazione è che l’Arjel e il DGOJ vogliano partire a prescindere dai tempi della burocrazia italiana che potrebbe unirsi al gruppo nel giugno 2018.

Spagna: mercato del poker cresce del 6,8%

Come in Italia e Francia, anche in Spagna il mercato sta crescendo: le poker revenues – nel terzo trimestre – sono aumentate del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2016 ed ammontano a 14,7 milioni di euro. Un dato in linea con i mercati regolamentati europei.

Nei primi tre trimestri dell’anno invece i ricavi sono cresciuti fino a 44,3 milioni di euro, con un balzo in avanti di 4,7 punti percentuali rispetto al 2016.

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