Doug Polk racconta Isildur1: “Contro Tom Dwan vinse 5 milioni, Hastings gli portò via tutto. Non si è mai ripreso”

In più occasioni Doug Polk ha parlato di Viktor “Isildur1” Blom, offrendo sempre un giudizio molto positivo del poker player svedese. Ciononostante, Doug non ha mai nascosto di provare sentimenti contrastanti nei suoi confronti: da un lato la stima totale per le abilità straordinarie nel gioco, dall’altro il dispiacere per la mancanza di professionalità e autocontrollo dello scandinavo.

Recentemente, Polk ha pubblicato un video nel quale ripercorre la leggenda “Isildur1”, dagli esordi all’imboscata subita dai coach di CardRunners. Un’analisi nella quale mette in mostra questo contrasto nel giudicare Blom: lo ritiene un fenomeno che del vero giocatore professionista ha ben poco.

Doug Polk racconta Isildu1

Quando Viktor Blom distrusse Tom Dwan

“Isildur1 era qualcosa di mai visto”, dice Polk. “Un giocatore totalmente sconosciuto che rilanciava sempre e spesso puntava più del piatto. La sua più grande caratteristica era però un’altra oltre all’overbet: spesso puntava immediatamente, senza nemmeno pensarci, anche in piatti enormi. Dopo mezzo secondo andava all-in”.

Doug è sicuro che la leggenda di “Isildur1” sia nata grazie alle sfide con Tom Dwan. Perché all’epoca “durrrr” era il più duro di tutti, ma quel ragazzino svedese venuto dal nulla riuscì ad annientarlo utilizzando la stessa arma: un’aggressività smodata.

Nel 2009 Tom Dwan era considerato il più forte giocatore al mondo nel poker online. Isildur1, però, lo distrusse“, dice Polk. “Non lo sappiamo per certo, ma possiamo fare stime piuttosto precise del bilancio delle loro sfide al NLH $500-$1.000: Blom vinse una cifra tra i 4 e i 5 milioni di dollari da Tom Dwan nel corso di poche settimane”.

Doug ha fatto questa stima confrontando i grafici del 2009 dei due nickname: nello stesso periodo, uno sale vertiginosamente e l’altro scende.

“A un certo punto “Isildru1” era sopra di cinque milioni di dollari, tra ottobre e novembre 2009. Nello stesso periodo “durrrr” perse 6 milioni di dollari”, spiega Polk.

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Il passaggio al PLO

Per anni, Doug Polk si è vantato di essere così forte nel No-Limit Hold’em heads-up da non riuscire a trovare alcuna action. La stessa circostanza capitò, anni prima, a Viktor Blom, il quale decise quindi di buttarsi nel PLO. Quella scelta fu l’inizio della fine.

Isildur1 non era un granché nel PLO, ma iniziò a giocarci perché non riceveva più action nel NLH”, racconta Polk. “Pochissime persone hanno soldi per giocare heads-up al $500-$1.000. Di queste, nessuna voleva più giocare contro Isildur1 nel No-Limit Hold’em”.

Il PLO non era però la variante ideale per un giocatore estremo come Viktor Blom.

Nel PLO non puoi overbettare e andare all-in preflop come era abituato a fare. Nella variante a quattro carte, Viktor non era certamente competitivo come nel NLH. Ciononostante, riuscì a ottenere discreti risultati… finché non incontrò sulla sua strada Brian Hastings“.

La notte in cui perse 4.2 milioni di dollari contro Brian Hastings

In una nottata del dicembre 2009 passata alla storia, Hastings si sedette contro Isildur e lo annientò.

“Cosa successe quel giorno fu una vera follia”, ricorda Polk, che all’epoca era uno dei tanti osservatori. “Isildur1 perse 4.2 milioni di dollari in un’unica sessione di PLO ai limiti $500-$1.000. Brian Hastings vinse 4.2 milioni di dollari, vi rendete conto? Tutt’ora è la sessione più profittevole che chiunque abbia mai avuto nella storia del poker“.

Quella sessione leggendaria fece discutere in primis per la run incredibilmente positiva di Hastings.

“Sono riuscito a trovare il grafico EV di quella sessione”, dice Polk. “Per chi non lo sapesse, il grafico secondo EV mostra quanto avrebbe dovuto vincere o perdere un giocatore rispetto a quanto ha vinto o perso effettivamente. Il grafico mostra che Isildur1 runnò quasi 3 milioni di dollari sotto EV. Significa che Hastings avrebbe dovuto vincere 1.2 milioni di dollari ma invece vinse 4.2 milioni di dollari!”

Il declino di Isildur1

Doug è sicuro che quella sessione pose fine per sempre alla leggenda di Isildur1. Ovviamente sa bene che Viktor Blom continua a giocare ancora oggi, ma è certo che qualcosa si sia rotto irrimediabilmente dopo quella perdita enorme.

“Alla fine della sfida, Isildur1 aveva perso tutto il suo bankroll. Hastings gli aveva vinto tutto ciò che aveva”, prosegue Polk. “Onestamente non credo che Isildur1 si sia mai ripreso da quella batosta. Non fraintendetemi, ha vissuto altre run incredibili, come questo ottimo 2017, ma quella sessione fu devastante per lui. D’altronde, chi riuscirebbe a riprendersi dopo una sessione del genere? Quella fu una delle giornate più sick nella storia del poker”.

Viktor Blom

L’imboscata di Hastings, Townsend e South

Sull’imboscata dei coach di Cardrunners si è detto e scritto di tutto. In poche parole, Brian Hastings, Brian Townsend e Cole South acquistarono il database delle mani giocate da Isildur1 su Full Tilt da un sito russo (PKR), vivisezionarono il suo gioco e studiarono una strategia efficace per batterlo. Quando Hastings si sedette contro Isildur1 in quella famosa nottata, aveva venduto quote proprio a Townsend e South.

Un gioco di squadra a tutti gli effetti, che molti reputarono una truffa nei confronti dello svedese.

“Dopo quella sessione venne fuori che Brian Hastings aveva condiviso le sue mani con Brian Townsend e Cole South per studiare il gioco di Isildur1 e batterlo”, ricorda Polk. “Molte persone ritennero uno scandalo questa condivisione delle mani. La videro come una truffa verso Isildur1″.

Questa è l’opinione di Doug a riguardo:

“Capisco il punto di vista di chi attacca Hastings & Co., ma devo anche dire che nel mondo high stakes ci sono un sacco di cose del genere. Le persone fanno gruppo, condividono, discutono strategie. Quando giochi per milioni di dollari, qualcuno ti verrà a dare la caccia. Per questo motivo devi essere attento a scegliere contro chi giocare“.

Doug Polk: “Isildur1 non è un esempio di professionalità”

Secondo Doug, chi vuole competere agli High Stakes Online deve prendere un gran numero di precauzioni, soprattutto nel fare table selection. Questo distingue i giocatori talentuosi dai veri professionisti.

“Quando mi siedo a un tavolo di heads-up high stakes, lo faccio con la consapevolezza che dietro a quell’account potrebbe esserci chiunque. Ci sono un sacco di informazioni online che potrebbero essere utilizzate contro di te. Non dico che sia giusto quello che è stato fatto a Isildur, ma questa è la natura degli High Stakes Online“.

Infine, un consiglio a tutti i suoi follower che giocano a poker.

“Voglio dire un’ultima cosa. So che molti vedono Isildur1 come un’eroe, ma quando si parla di gioco dovreste sempre essere super responsabili. Lui non aveva il bankroll per giocare quelle partite, non poteva permettersi di perdere tutti quei soldi. Non imitatelo, giocate responsabilmente. Ci si può fare molto male”.

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