I cinque migliori power up nella storia dei videogame

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Alcuni giochi non sarebbero gli stessi senza i power up, e l’hold’em si è appena aggiunto alla lista. Scoprite con noi il nuovo fratellino del poker, mentre diamo un’occhiata ai cinque migliori power up nella storia dei videogiochi.

Se ancora non ve ne siete accorti, ve lo diciamo noi: c’è una nuova variante di poker in città. Power Up incontra l’hold’em e aggiunge alcuni poteri spettacolari in grado di cambiare il corso di una partita, poteri che vi permettono di plasmare il presente e riscrivere il futuro. Si gioca come se fosse un Sit & Go da tre giocatori, ma all’inizio si ricevono dei poteri – oltre alle carte private.

Ogni giocatore comincia con 10 punti di energia e ogni potere costa un tot: più è forte, più energia costa. Si possono avere al massimo tre poteri e 15 punti energia: all’inizio di ogni mano si ottengono un nuovo potere e due punti energia, fino a raggiungere il massimo.

Esistono nove poteri nel gioco, e altri ne verranno aggiunti in futuro: ciascuno ha un effetto diverso sulla partita. Engineer permette di scegliere la carta successiva del deck tra tre opzioni; Intel permette di dare un’occhiata alla prima carta del mazzo per il resto della mano; X-Ray, infine, permette di sbirciare una delle carte private di entrambi gli avversari. Cliccate qui per scoprire il resto dei poteri.

Forse non sarà un gioco per i puristi del poker (potremmo sbagliarci, ma dubitiamo che vedremo mai Doyle Brunson usare il potere Scanner per guardare le prime due carte del mazzo nella Bobby’s Room), ma in molti credono che i giochi siano più divertenti grazie ai power up. Non ci credete? Date un’occhiata a questi cinque incredibili power up che hanno contribuito al successo di altrettanti videogame, finiti nei libri di storia.

1. Pac-Man: Power Pellet (1980)

Waka-waka-waka. Basta dire questo e tutti i videogiochi di vecchia data si inginocchiano. Pac-Man siete voi in un labirinto, contro quattro fantasmi: Blinky, Pinky, Inky e Clyde. Il loro compito è darvi la caccia e uccidervi. La vostra unica possibilità – a parte mangiare tutti i pallini bianchi e avanzare di livello – è il Power Pellet.

Pac Man-thumb-450x300-326434.jpg I ain’t afraid of no ghost!

Mangiarne uno significa diventare invincibili e vedere i fantasmini diventare blu e scappare via. Catturare un fantasma vuol dire ottenere un bonus (progressivamente maggiore) e vederne gli occhi tornare alla centrale dei fantasmi per rigenerarsi. Il Power Pellet è stato il primo power up a comparire in un videogioco e, per impatto ed equilibrio, mai nessun altro potere lo ha superato.

Lo sapevate?

Ecco uno di quei quiz fastidiosi. Phil Ivey non è soltanto un maestro nel poker, è anche un fenomeno a Ms. Pac-Man – il secondo gioco della serie, con frutti in movimento e un gameplay più veloce. Addirittura ha fatto segnare 693.270 punti sull’arcade di Barry Greenstein – abbastanza per garantirsi un posto nella top 10 di sempre. Ma c’è qualcosa che quest’uomo non sa fare?

2. Donkey Kong: il martello (1981)

Il personaggio di punta della Nintendo, l’idraulico Mario, fece il suo debutto nel 1981 in uno dei primissimi giochi platform. Donkey Kong è il frutto della creatività del noto designer (oggi leggenda del gaming) Shigeru Miyamoto; a parte Mario, l’altro protagonista è un cattivissimo gorilla che lancia barili.

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Se volete sfidare Steve Wiebe e Billy Mitchell, vi servirà un martello

Nei panni di Mario (il cui nome in origine era Jumpman) dovete attraversare quattro scenari diversi, saltare ostacoli e salvare la damigella in pericolo – un cliché abusato, è vero, ma anche un obiettivo praticamente impossibile senza il martello. Dopo aver preso il martello, Mario può distruggere qualsiasi cosa incontri sul proprio cammino, per un periodo di tempo limitato, inclusi barili e palle di fuoco (molto difficili da saltare).

Lo sapevate?

Donkey Kong è un gioco così bello che ancora oggi c’è chi tenta di superare il record mondiale (come dimostra il fantastico documentario King of Kong). Tuttavia, tutti i giocatori sarebbero polvere, senza il martello magico di Mario.

3. Mortal Kombat: le fatality

Finish him! Il gioco di combattimento che ha portato la brutalità ad un nuovo livello ha anche introdotto per la prima volta la fatality, una mossa finale sanguinaria da fare entro un lasso di tempo molto limitato, a una distanza specifica dal nemico ormai esanime, utilizzando una combinazione di mosse del joystick e pulsanti.

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Le fatality di Mortal Kombat non sono per i deboli di cuore

Tra gli esempi più classici, la fatality di Sub-Zero che taglia la testa all’avversario con tanto di spina dorsale annessa, e quella di Mileena, che in Mortal Kombat 2 risucchia il corpo del suo avversario e poi ne rigurgita le ossa. Be’, questi sì che sono dei power up!

Lo sapevate?

Se siete degli appassionati del gioco, su YouTube c’è un video di 144 minuti con tutte le fatality di tutti i Mortal Kombat mai apparsi sul mercato. Se avete del pelo sullo stomaco, potete guardarle qui.

4. Quake: Quad Damage

Il papà dei moderni sparatutto in prima persona, Quake, è stato il primo vero gioco in 3D dei creatori di Doom. Quad Damage è il power up più ambito del gioco, perché dà la possibilità di uccidere un avversario quasi con qualsiasi arma.

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Questo power up farebbe sfracelli anche nello Scarabeo

Possiamo assolutamente dire che nella storia dei videogame, poche altre cose saranno mai soddisfacenti come udire il clangore metallico del ‘Quad Damage’, vedere quella luce blu e dare il via alla mattanza.

Lo sapevate?

Non molti lo sanno, ma il Quad Damage nei primi due Quake quadruplicava il danno. In Quake III e IV fu limitato a soltanto il triplo, ma mantenne lo stesso nome – e lo stesso impatto devastante.

5. Mario Kart: le conchiglie rosse

Le conchiglie Koopa Troopa rosse sono comparse per la prima volta in Super Mario Bros e da allora hanno fatto capolino in quasi tutti i giochi di Mario. Ma mai come in Mario Kart il loro ruolo è stato così apprezzato: in questa serie di videogiochi fungevano da missili a ricerca di calore che puntavano il giocatore davanti. Si potevano scegliere in set da 1 o da 3 e agivano come scudi fino a quando non venivano lanciati.

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In Mario Kart ci sono conchiglie di tre colori diversi – rosse, blu e verdi – ma le rosse sono le nostre preferite

Quasi impossibile evitarle, difficilissimo difendersi da loro: le conchiglie rosse sono uno dei power up più belli/frustranti di sempre – a seconda che ne siate protagonisti o vittime.

Lo sapevate?

Pac-Man, insieme con Ms. Pac-Man e Blinky (il fantasma rosso) sono comparsi nel primo Mario Kart Arcade GP e nel suo sequel.

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