Poker room di Las Vegas annulla il Bad Beat Jackpot da $120.000: un giocatore aveva mostrato le carte

I Bad Beat Jackpot sono il sogno di migliaia di giocatori di poker in tutto il mondo, al punto che c’è chi si siede al tavolo per puro divertimento, senza nemmeno pensare di vincere soldi dagli avversari, ma con la sola speranza di poter partecipare al Bad Beat Jackpot.

Per chi non lo sapesse, il BBJ è un montepremi che la poker room accumula trattenendo una piccola percentuale da ogni singolo piatto di cash game. Quando si verifica una Bad Beat molto rara (nella maggior parte dei casi, un giocatore deve perdere con almeno poker di 8), il montepremi viene distribuito.

La fetta più grande va al giocatore che ha perso la mano (solitamente il 50% del Jackpot) e al suo avversario (solitamente il 20% del Jackpot). Anche tutti i presenti al tavolo (e in alcuni casi nella poker room) conquistano un premio.

Recentemente, al Playground Poker Club di Montreal è stato distribuito un Jackpot di 1.2 milioni di dollari

Si tratta di eventi molto rari e anche quando finalmente si verificano non è detto che il montepremi venga poi effettivamente distribuito. Perché ci sono delle regole ben precise affinché il Bad Beat Jackpot sia valido e spesso i giocatori coinvolti, in preda all’eccitazione, se ne dimenticano.

È successo proprio questo in uno degli Station Casinos di Las Vegas. Il casinò si rifiuta di pagare, i giocatori sono infuriati e il caso è passato in mano al Gaming Control Board del Nevada.

Il Bad Beat Jackpot al Red Rock Resort

Il 7 luglio di quest’anno, nella poker room del Red Rock Resort il Bad Beat Jackpot aveva raggiunto i $240.000. A uno dei numerosi tavoli, l’83enne Avi Shamir si è ritrovato in mano una scala colore. Al river ha deciso di andare all-in e ha aspettato pazientemente la decisione del suo avversario.

Dall’altra parte del tavolo c’era Len Schreter, giocatore amatoriale ma presenza fissa nelle poker room di Las Vegas. Anche lui aveva in mano una scala colore, superiore a quella dell’avversario. Per la precisione aveva il nuts, motivo per cui era già sicuro di aver vinto il piatto.

Schreter non ci ha pensato, e prima di effettuare il call ha girato la sua mano. Dopo ha dichiarato il call e quando è stato effettuato lo showdown, un banner luminoso al centro della poker room ha segnalato il Bad Beat Jackpot, mandando in visibilio i presenti.

Il Red Rock Casino

L’annullamento del Jackpot

Il montepremi aveva raggiunto i $240.000. Shamir aveva quindi diritto a $120.000 (50%), mentre Schreter (in teoria) si era assicurato $30.000. Gli altri $90.000 sarebbero stati distribuiti agli altri giocatori seduti al tavolo e, in minor misura, a tutti i giocatori presenti nella poker room al momento della Bad Beat.

Prima di consegnare i rispettivi premi, il manager della poker room – Forrest Caldwell – ha però osservato attentamente le registrazioni video. Quando ha constatato che Schreter aveva mostrato le sue carte prima di chiamare, ha deciso immediatamente di annullare il Bad Beat Jackpot.

Il regolamento parla infatti chiaro: “discutere o comunicare le mani tra giocatori può portare, a discrezione dei manager del casinò, a invalidare il Jackpot“.

Quando la cattiva notizia è stata comunicata ai giocatori, sono scoppiate polemiche a non finire. Nel mirino di molti, però, non è finita la dirigenza della poker room, quanto Len Schreter, il giocatore che aveva mostrato le sue carte.

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Len Schreter, da eroe a bersaglio

“Sullo schermo c’era scritto che avevo vinto $30.000”, racconta Schreter. “Tutti esultavano, ero l’eroe della giornata. Poi, un paio di ore dopo, non ho solo perso quella cifra, ma sono anche passato dall’eroe locale all’idiota del giorno. Da eroe ad antagonista”.

Schreter non ha più fatto ritorno nella poker room, ma ha firmato la richiesta di revisione del caso inoltrata dai giocatori al Gaming Control Board del Nevada. Questo organo di controllo valuterà attentamente il caso e giudicherà se la poker room dovrà distribuire il montepremi oppure avrà il diritto di invalidare il Bad Beat Jackpot.

È stato un pugno nello stomaco“, dice un amareggiato Schreter. “La loro è pura avidità. Alla poker room non importa niente dei giocatori locali. Dicono che gli importa, ma poi dimostrano il contrario”

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