Gabriele Lepore deluso: “sono nervoso, se avessi raddoppiato avrei messo sotto pressione Sow”

Pochi minuti dalla sua eliminazione dal tavolo finale del PokerStars Championship di Praga, Gabriele Lepore, quarto classificato, ha rilasciato un’intervista a caldo, in esclusiva, per Assopoker.

Foto by Assopoker

dal nostro inviato a Praga, Stefano “Bronsedi” Atzei

Sala conferenze, Hilton Hotel, Praga. Gabriele Lepore stringe la mano agli avversari, è l’atto finale di una cavalcata emozionante. Al Day5 si partiva 14° su 15 rimasti, stack risicato e pazienza da vendere. Ma se a fine giornata gli avessero proposto di firmare per un quarto posto probabilmente avrebbe rifiutato. Per Galb si tratta della vincita più grossa in carriera, più di quanto raccolto nella storica tripletta WPT-Poker Cup-Notte del Poker, un giorno da ricordare insomma:

Ora sono distrutto, stanco, nervoso – commenta Lepore a caldo – Sono stato così tanto tempo sotto tensione che pure se è finita, in realtà non mi sembra sia terminato nulla. Ho come la sensazione di dover tornare al tavolo, anzi se potessi tornerei a giocare…Ho proprio voglia di giocare ancora!”.

Le idee sono ancora confuse, è successo tutto così in fretta. Amici e parenti arrivano proprio allo scoccare della prima pausa, giusto il tempo di assistere alle eliminazioni di Robinson e Lodge, ora si gioca per i massimi. Wheeler sembra assatanato, Mrakes mantiene la calma mentre Sow sembra quello meno tranquillo della compagnia: il suo stack si riduce mano dopo mano, la speranza che sia lui a lasciare il tavolo finale comincia a farsi largo anche nella testa di Galb… (in realtà il francese vincerà il torneo).

“Arrivato a quel punto non c’era più nulla da perdere. L’unica cosa da fare era trovare un bello spot per raddoppiare e cominciare a giocare. Se la mano contro Wheeler fosse andata in porto sono sicuro che sarei riuscito a mettere un po’ di pressione e penso che alla lunga il francese ne sarebbe uscito peggio di tutti“.

Invece capita l’esatto contrario. Galb esce contro Wheeler, il francese rimonta e beffa tutti al fotofinish. That’s poker:

“Sono contento di essere arrivato al tavolo finale, ancora non realizzo bene nulla. E’ qualcosa che sognavo sin dai tempi dell’EPT, dove ho fatto diversi ITM e un 22° posto, quindi un po’ di sensazioni le avevo giù vissute. Arriva in un momento strano, questo sì, dopo essere stato anni in pausa, sia live che online, specialmente online”.

Pochi rimpianti per quanto fatto vedere al tavolo: Non ci sono mani che penso di aver sbagliato, non ricordo di aver fatto grossi errori. Al massimo è capitato di perdere un buio c-bettando o di non osare in alcune circostanze dove avrei potuto rischiare di più. Nella fase 6-handed ho foldato una coppietta che avrei potuto pushare…I ricordi sono ancora confusi, non mi sembra nemmeno vero che sto qua a parlare del final table del Championship!”.

Ci vogliono diverse ore per ritrovare il buonumore, ma dopo una bella cena si torna in camera a festeggiare: suite executive all’ultimo piano presa appositamente per le celebrazioni, medaglia ricordo al collo in stile gagnsta-rap, brindisi, musica e l’affetto degli amici: Galbone è tornato!

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