Dagli spogliarelli ai videogiochi: a marzo la prima arena esport a Las Vegas

In una città come Las Vegas, dove si può trovare qualsiasi forma di intrattenimento, poteva forse mancare una location dedicata agli esport? Ovviamente no. Ma i fan dei videogiochi competitivi dovranno avere ancora un pochino di pazienza.

È fissata infatti al prossimo 22 marzo l’apertura della Esports Arena Las Vegas, una struttura di quasi 3.000 metri quadrati che ospiterà uno schermo da 600 pollici, uno studio di produzione, sedie telescopiche e un menù disegnato dal celebre chef Jose Andres.

 

Las Vegas esport

 

 Las Vegas, nuovo centro di gravità degli esport?

Il boom degli esport è sotto gli occhi di tutti. Persino l’Italia, storicamente indietro dal punto di vista tecnologico, se n’è accorta. Las Vegas evidentemente punta a diventare il fulcro del movimento, come già era riuscita a fare in passato per il poker e il gambling.

Lo pensa Jud Hannigan, CEO della Allied Esports (un network di strutture dedicate agli esport), e lo pensa anche Steven Zanella, President of Core Properties della MGM, anche se nella conferenza stampa di presentazione dell’Arena non si è voluto sbottonare troppo: “L’obiettivo è costruire un rapporto coi videogiocatori e capire come MGM può servirli al meglio”.

Che la Esports Arena Las Vegas (creata al posto del Luxor LAX, un ex nightclub) possa essere potenzialmente una macchina da soldi è però evidente: Tyler Enders, co-fondatore e COO della struttura, ha dichiarato che probabilmente l’ingresso costerà $20, ma per partecipare agli eventi occorreranno altri passa a pagamento.

Un indotto non da poco

Ma il volume d’affari non si ferma soltanto ai biglietti d’ingresso. Chris Grove, co-direttore della Nevada Esports Alliance, ha dichiarato che la Esports Arena Las Vegas “comincerà a dare forma all’identità degli esport di Las Vegas. Tutti i giocatori dell’ecosistema esport avranno un motivo per interagire con Las Vegas in maniera differente”.

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Secondo Grove, gli sviluppatori dei videogiochi, ma anche gli sponsor e i team professionisti di esport avranno buoni motivi in più per visitare la Sin City, “che si tratti di competizioni o per partecipare ad eventi più social”.

Da questo punto di vista, la scommessa fatta da MGM Resorts potrebbe risultare vincente, nel medio-lungo periodo. Ne è convinto Set Schorr, CEO di Fifht Street Gaming: “Ogni volta che uno dei giganti della nostra industria dei casinò, come MGM, si butta, probabilmente spinge anche altri a farlo”.

Il Nevada e gli esport

In Nevada, l’argomento-esport è di attualità ormai da diversi anni. Nel 2016, gli organismi regolatori hanno approvato le regole per il gaming skill-based, portando alla crescita dell’ambiente competitivo e delle annesse scommesse.

All’inizio del 2017 è nata la già citata Nevada Esports Alliance, un’unione di uomini d’affari, avvocati e accademici, con l’obiettivo di rendere il Silver State il centro di gravità dell’esport americano – e non solo.

In un report dello scorso marzo, la Las Vegas Global Economic Alliance aveva identificato negli esport un’opportunità di investimento e sviluppo.

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