Joe Ingram: “Seating script hanno rovinato gli High Stakes”. La replica di Negreanu: “Bumhunting sempre esistito”

Recentemente Joe Ingram ha pubblicato un video sul suo canale YouTube nel quale si è rivolto direttamente a Daniel Negreanu.

Caro Daniel Negreanu, il sistema degli High Stakes Online è fallato“, dice il noto youtuber e professionista del PLO. Questo video nasce in seguito a una discussione che i due hanno avuto su Twitter a causa di un tweet di Kid Poker che Ingram ha ritenuto fuori luogo. Ripercorriamo quanto successo tra i due.

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Daniel Negreanu: il “fish” che bragga su Twitter

L’11 gennaio, Daniel si trovava alla PCA delle Bahamas. Durante una pausa dai tornei ha sfruttato la situazione per giocare qualche mano su Pokerstars.com (da Las Vegas, dove vive, non può farlo). Si è seduto a un tavolo 6-max ai blinds $50-$100 ed è subito stato “sittato” da una serie di noti reg, tra cui “limitless” e “LLinusLLove“.

La sessione è andata bene, perché Daniel si è alzato con $30.000, tre volte lo stack con sui si era seduto. Dopo essere andato in sit-out, il campione canadese ha notato che tutti i suoi avversari erano andati in sit-out a loro volta subito dopo la sua uscita di scena.

Cosa significa questa circostanza? Semplice: Daniel è considerato un fish dai regs degli High Stakes Online. Se si siede, il tavolo si riempie, se si alza, il tavolo si svuota.

Nonostante fosse una circostanza piuttosto palese, il canadese non l’ha capita. Al contrario, su Twitter ha braggato il risultato scrivendo: “Onestamente non c’è niente di più piacevole di battere un tavolo di $50-$100 per $30.000 e vedere questo quando ti alzi”.

Honestly not many things more pleasurable then beating a full $50-$100 game for $30,000 and then seeing this the minute you quit the game.

HAHAHAHA I LOVE IT!@PokerStars pic.twitter.com/ljK3zT8xbP

— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) 11 gennaio 2018

La reazione di Ingram

Joe Ingram ha commentato prontamente mettendo in luce un problema per cui si batte da anni: i seating script. Per chi non lo sapesse, si tratta di software che fanno sedere automaticamente un giocatore a un tavolo di cash game non appena compare un fish. Si tratta di uno strumento che dà il via a un atteggiamento predatorio che molti ritengono estremamente nocivo per l’ecosistema poker.

“Se solo ci fosse il modo per le poker room di provare nuove idee per sistemare questo problema…”, lo ha punzecchiato Ingram. La risposta di Negreanu non è tardata ad arrivare, piuttosto seccata: “Una soluzione per fare in modo che i giocatori continuino a giocare anche se la partita non è più profittevole?” ha chiesto ironicamente. “Se esiste parla pure… sono tutt’orecchi!”

Daniel Negreanu

Daniel Negreanu

Ingram, in realtà, ha davvero diverse soluzioni interessanti per fare in modo che i reg giochino anche tra di loro. Perché questo è il punto: i seating script rendono i pro pigri, li spingono a non giocare più contro avversari forti ma a limitarsi alla “caccia ai fish”.

“Rake più bassa? Rakeback? Bannare chi utilizza i seating script? Incentivare il gioco short handed a tutti gli stakes per innescare l’action? Creare un sistema dove i giocatori che si mettono automaticamente in sit-out vengono puniti? Queste sono solo alcune idee. In ogni caso, provare qualcosa. Qualsiasi cosa”.

Negrenu ha ribadito che dal suo punto di vista non si può in alcun modo evitare che i giocatori si alzino quando una partita diventa -EV. Ingram ha detto che potrebbe essere una buona idea quella di premiare i giocatori che stanno al tavolo. Negrenu ha però chiuso il discorso in questo modo:

“La pratica del bumhunting esiste da decenni e farà sempre parte del mondo del poker. Non ci sono soluzioni magiche per impedire alle persone di giocare solo nelle buone partite e quittare quando quittano i fish. A meno che non si tratti di una partita privata”.

Il video di Joe Ingram: “Negreanu, ti sei arreso”

Chiusa la discussione su Twitter, Joe Ingram ha provato a riaprirla con il suo video su YouTube.

“Caro Daniel, come ti sentiresti se fossi un giocatore amatoriale che si siede a un tavolo high stakes online e nel giro di un secondo si ritrova circondato da reg? E come ti sentiresti se nel momento stesso in cui ti alzi dal tavolo, tutti i reg si alzassero automaticamente?”

Secondo Ingram, il problema dei seating scripts non riguarda solo la sopravvivenza dei fish ma è anche un’ingiustizia per i pro.

“Alla fine chi sono le uniche persone che rimangono in questo ambito (gli High Stakes Online, ndr)? Coloro che utilizzano gli script più potenti. Non i reg più bravi, per loro non c’è spazio agli High Stakes. Vi spiego cosa significa il tweet di Daniel: abbiamo il volto del più grande sito di poker al mondo che ride apertamente di fronte a un sistema fallato”.

Joe Ingram

Ingram ha proseguito e concluso in questo modo:

“Recentemente, Daniel ha ammesso di non ritenersi un top player. Poi ha detto di voler studiare la GTO per migliorare il suo livello. Ma con queste dichiarazioni sul bumhunting, ha sostanzialmente detto di essersi arreso. Se vuoi diventare migliore in qualcosa, devi cambiare”.

Qui Daniel si è arreso di fronte a un problema. E sia chiaro che io non ho niente contro Pokerstars: non sono d’accordo con alcune recenti scelte, ma Pokerstars offre un servizio ottimo al mondo del poker. Mi auguro che in futuro verranno prese delle decisioni per migliorare l’ecosistema”

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