Il “crypto reg” DocPoker: “vi racconto la mia esperienza ai tavoli di CoinPoker e non solo”

DISCLAIMER: AssoPoker non incoraggia e non commenta investimenti di capitale in settori a rischio e comunque che richiedono un alto livello di competenza.

Paolo Giulio può giocare su CoinPoker visto che vive all’estero da anni. Per chi non lo conoscesse, è un appassionato sia di poker che di crypto.

Ciao Doc, come hai conosciuto CoinPoker?

Gioco da un paio di mesi sulla piattaforma SW di CoinPoker, direi fin dalla prima Beta pubblica. La solita conoscenza nel board mi ha suggerito di investire qualcosa e di iniziare a giocare anche perché comunque si necessitava di un gran numero di feedback sul SW.

Prime impressioni?

Agli inizi era proprio “basica” e anche adesso l’offerta è comunque limitata. Per ora ci sono solo tornei di NLH e PLO; stesso discorso per il cash game.

Qual è il tuo Main Game? Giochi ancora con regolarità?

Io sono prevalentemente un ex giocatore di MTT che, ormai in pensione, predilige oggi e da anni il PLO; agli inizi e fino ai primi giorni dell’anno, i limiti partivano da 1/1 a salire, mentre oggi sono articolati anche in livelli inferiori (0.10/0.25) a salire. Per il lancio della room, erano presenti in lobby svariati freeroll che mettevano in palio totalmente gratis 5.000.000 di CHP (il token della room); tali freeroll, seppure con cadenza sempre meno massiva (da ogni mezz’ ora agli inizi si è passati ad ogni ora) sono ancora presenti e permettono di costruirsi un bankroll partendo da zero, esattamente come le poker room che tutti conosciamo. Tale distribuzione di CHP è anche funzionale al progetto stesso, poichè i CHP sono l’unica “moneta” utilizzabile sulla piattaforma.

Uno dei tornei vinti da DOCPOKER dalla sua residenza in Repubblica Ceca

Ma quanto vale un CHP?

Ecco la domanda del secolo!  Prima di tutto bisogna scindere il discorso commerciale da quello economico. Dal punto di vista commerciale, CoinPoker è il nuovo che avanza secondo me; nel White Paper (è un documento che serve all’azienda per presentare nel dettaglio la propria offerta con evidenziati i vantaggi ed i servizi offerti, con ovvio rilievo alle innovazioni rispetto al mercato di riferimento, in questo caso, il poker) si evidenziano tutte le differenze ed innovazioni rispetto alle attuali poker room.

Quali sono secondo te le innovazioni e i punti di forza di questo progetto?

La sua caratteristica distintiva è quella di essere legata al concetto di Blockchain e del mondo delle cryptovalute, mondo che tanto va di moda ultimamente: è quello che rende la proposta di CoinPoker unica ed assai interessante.

Come si può leggere dal White Paper, sono innumerevoli i vantaggi previsti (e comunque successivamente da verificare, sia chiaro) per l’utenza; in primis, la trasparenza di ogni mano, mano registrata in toto e pubblicamente sui vari blocchi della blockchain, e la naturale decentralizzazione di ogni transazione economica, altra caratteristica tipica delle criptovalute.

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Puoi spiegarlo in parole semplici a chi non è esperto di blockchain? Cosa significa in termini concreti per un giocatore di poker? Quali saranno gli sviluppi secondo te?

Da ogni parte del mondo ed indipendentemente dalla legislazione in ambito finanziario, la tecnologia alla base di questa iniziativa pone tutti sullo stesso livello. Tecnicamente ciò libererebbe anche ogni cittadino statunitense, nazione ove non è vietato il poker online, ma sono vietate le transazioni economiche tra i contigioco e le banche, rendendo di fatto impossibile giocare online a meno che non si viva in uno degli Stati regolamentati. Ciononostante è segnalato nelle FAQ che il Team stesso di CoinPoker si sta occupando della questione anche a livello legale per tutela e tranquillità di eventuali investimenti da parte di giocatori statunitensi.

Tornando alla domanda specifica, il valore dei CHP dipenderà dal successo della room stessa secondo me. Il quantitativo di token messe in circolo da CoinPoker sarà di 500.000.000 di CHP dei quali 375.000.000 (pari al 75%), distribuiti durante l’ICO (è l’acronimo di Initial Coin Offering, ovvero un’offerta iniziale di una nuova moneta a sostegno e per raccogliere fondi per la propria start-up, il proprio progetto), 75.000.000 (15%) che verranno utilizzati per promuovere la room inseriti nei garantiti o con altro sistema di distribuzione, altri 25.000.000 (5%) che verranno destinati al sostenimento della domanda/offerta futura dei CHP nei vari exchange e gli ultimi 25.000.000 (5%) sono una quota “trattenuta” e distribuita tra il Team CoinPoker ed i vari Advisor.

La ICO di CoinPoker è iniziata con lo Stage I il 19 gennaio e permetteva (uso il passato perchè il quantitativo di CHP a disposizione è già stato completamente assorbito) di acquistare 4.200 CHP al costo di 1 ETH (Ethereum) con un premio del 20% rispetto al valore nominale fino all’esaurimento del quantitativo CHP messo a disposione per questo Stage I, ovvero 137.500.000 CHP.

Attualmente è possibile acquistare i CHP rimanenti al prezzo del valore nominale, ovvero 3.500 CHP per 1 ETH.

Al momento i CHP non sono listati su nessun exchange e quindi il loro valore è più nominale che effettivo; saranno comunque quotati alla fine dell’ICO, verso i primi di febbraio. Lì ci sarà una prima cartina tornasole dello stato di salute di questa iniziativa.

Puoi spiegare ai meno esperti il rapporto tra CHP ed Ethereum?

Onde evitare confusione, si deve sottolineare che Ethereum e CHP sono svincolati nei loro corsi di valutazione, ma, trattandosi di criptovalute, si è scelto di legarne il controvalore in fase di acquisto e futura vendita. Essendo i CHP una moneta finita (esistono solo i 500 milioni di pezzi sopra indicati), il loro valore dipenderà da quanto successo avrà la room a mio avviso; maggiore sarà il numero di player che vorranno giocare (e che quindi cercheranno di acquistare CHP), maggiore sarà il valore dei CHP stessi, CHP che verranno messi in circolo da chi li venderà sui vari exchange, oltre alla quota percentuale prevista da CoinPoker stessa (il 5% del totale, come illustrato) a sostegno degli scambi stessi. Non è quindi necessariamente matematico che, ad un apprezzamento degli Ethereum, si associ un pari apprezzamento dei CHP secondo la mia opinione, poichè questi ultimi sono vincolati più alla normale legge del mercato della domanda/offerta dei giocatori. Vero anche che impennate di valore dell’Ethereum possano portare a squilibri di valutazioni che i più attenti e pratichi con il trading potranno eventualmente sfruttare per marginalizzare utili.

Altre caratteristiche di CoinPoker in sintesi?

I CHP sono spendibili solo come moneta all’interno dell’ecosistema CoinPoker. Al momento non ci sono app per il mobile, ma sono previste ad aprile. Come da roadmap, con lo svilupparsi anche numerico della piattaforma, si assommeranno referral programs e di partnership, jackpot e added ai vari tornei.

Aspetto interessante: la Rake? Rakeback e programmi per players?

Per quanto riguarda la rake, si parla di un 4% ai tavoli di cash game con cap ancora non specificato, ma – secondo il White Paper- da individuarsi a seconda del livello e mantenendosi sempre competitivi con le proposte delle altre poker room. Per quanto riguarda invece la rakeback, non ci sarà, almeno al lancio, un programma personalizzato sul giocatore, ma la room promette che non meno del 25% di tutta la rake e fee raccolta ogni mese venga ridistribuita in forma di bonus e added ai vari tornei, il tutto a tutela dei “recreational players” e dell’ecosistema stesso di CoinPoker.

Aspetto importante, visto che il mondo crypto non è di facile accesso tecnico per l’utenza media. Cosa ne pensi da questo punto di vista del potenziale delle crypto nel poker?

Una delle caratteristiche, forse la più complicata per il normale utente, è la necessità di avere un eWallet (un portafoglio elettronico) per poter acquistare e vendere i propri CHP. Vero che sul sito ci sono dei tutorial che spiegano passo passo come fare e come usarli, ma sono strumenti sicuramente più complessi degli attuali sistemi di ricarica di un contogioco tradizionale.

Chiaramente ci si abitua a tutto e già oggi una gran parte dei giocatori è interessato dal mondo delle criptovalute e quindi per loro non sarà un problema quanto esposto. Eppure è facile ritenere che l’utenza comune, quella che CoinPoker vorrebbe interessare e tutelare, qualche problemino pratico in più con la gestione di questi nuovi strumenti possa averlo.

Lo stesso Negreanu, non proprio uno sprovveduto nè l’ultimo arrivato, ha confessato di aver missato il timing sull’acquisto dei BitCoin poichè in pratica non sapeva come muoversi.  Pensiamo al più comune casalingo pokerista di Voghera…

Secondo te le crypto poker rooms possono essere un ambiente favorevole ai giocatori amatori?

Lo scopo finale della room è il “fairy game”, gioco “onesto e gentile”, ove l’occasionale deve e può essere tutelato dagli “squali” e da chi intende il poker solo come mass-grinding o vive di rakeback.  Tutto da verificare se tale intento “emozionale”, seppure apprezzabile, si sposi nel mondo dell’economia, soprattutto in un sistema come quello di CoinPoker che deve autoalimentarsi per essere sostenibile nel lungo periodo.

Le tappe di CoinPoker

Alla luce di questa determinante considerazione, CoinPoker sta proponendo freeroll, added molto sbilanciati a favore del player e altre iniziative, il tutto per cercare di attirare nuova gente. Ad esempio, una decina di giorni fa ha proposto un torneo con in premio, oltre ai normali CHP generati dalle iscrizioni, anche una Tesla al primo classificato!

Quindi si tratta comunque di una iniziativa molto dinamica ed in espansione.

L’intento, come spiegato sopra, è rendere la room il più attrattiva possibile in modo che ci sia sempre una alta richiesta di CHP per accedervi; essendo i CHP limitati, tale richiesta ne determinerà anche un apprezzamento sui vari exchange (quando saranno quotati), dando così una possibile doppia soddisfazione a chi frequenta i tavoli di CoinPoker, sia nel profitto nel normale gioco che a livello di “investimento” in token.

Questa necessità di mantenere attrattiva la room, e conseguentemente anche il valore dei CHP, renderà probabilmente anche gli stessi giocatori più “consapevoli” ed interessanti a diffondere la room stessa agli amici e conoscenti.

La comunità creatasi intorno a CoinPoker è molto attiva e l’interesse sembra alto (ovviamente limitatamente al settore di interesse, il poker); fare un “giro” su una nuova room è sempre un’esperienza, quindi: perché no?

NOTA FINALE
Questa intervista è stata raccolta all’inizio della settimana scorsa; nel frattempo, il 26 gennaio si è chiusa l’ICO con la vendita complessiva di 354,786,434 CHP sui 375 milioni disponibili. A breve seguirà la quotazione sui più noti exchange e l’inizio di un’offerta più organica di tornei nella lobby.

 

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