Come scoprì il poker Chris Moneymaker, l’uomo che lo rese un fenomeno globale

Si sente spesso dire che Chris Moneymaker abbia cambiato per sempre il mondo del poker con la sua vittoria al Main Event WSOP 2003. In quell’occasione l’allora contabile si impose su un field di centinaia di avversari e sconfisse nell’heads-up finale uno dei massimi esponenti della vecchia scuola, Sammy Farha. Quel successo fu al tempo stesso un passaggio generazionale e l’inizio del boom del poker, che negli anni successivi avrebbe portato milioni di persone a sedersi ai tavoli, reali e virtuali.

L’importanza di Chris Moneymaker nella storia del poker è testimoniata anche da una dichiarazione che si legge con grande frequenza nelle interviste ai professionisti: alla domanda “come hai scoperto il poker?” moltissimi rispondono citando il trionfo di Moneymaker.

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Ma c’è una domanda che pochi hanno fatto al team pro di Pokerstars: lui che ha fatto scoprire il poker a milioni di persone, come lo scoprì in primo luogo? Chris ne ha parlato in un recente podcast con Pokernews.com.

Chris Moneymaker: “Scoprii il poker grazie a Rounders”

Come tanti altri, anche Moneymaker conobbe per la prima volta il poker grazie al leggendario film “Rounders“.

Scoprii il poker guardando Rounders“, ammette Chris. “Quel film suscitò il giusto interesse in me, così poco dopo, con paio di amici, organizzammo un home game“.

Curiosamente, all’inizio Moneymaker detestava il No-Limit Hold’em: “Era una partita dealer’s choice, quindi la variante era scelta in ogni mano dal giocatore sul bottone. Uno dei miei amici sceglieva sempre l’Hold’em. Io lo odiavo, credevo fosse il gioco più noioso di sempre!

Chris Moneymaker

Le trasferte nei casinò e l’approdo su Pokerstars.com

Costretto a giocare con le due carte dall’amico appassionato di Hold’em, Chris iniziò a comprenderne bene le dinamiche e si innamorò di quel gioco che avrebbe cambiato la sua vita. Dopo alcuni mesi di home games, decise di provare l’esperienza del poker nei casinò.

“All’inizio quando andavo a giocare a poker nei casinò chiudevo sempre la trasferta in perdita, perché giocavo soprattutto a Blackjack e agli altri casino games”, rivela Moneymaker.

Poi, la svolta: giocare solo a poker era un’esperienza entusiasmante e soprattutto profittevole.

“Nel tempo mi resi conto che potevo andare al casinò, divertirmi e persino vincere. Come? Bastava che giocassi solo a poker. Questo fu ciò che mi catturò davvero”.

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Chris Moneymaker

Parliamo del 2002, un secolo fa in un mondo come quello del poker che si muove alla velocità della luce. All’epoca il poker online era un fenomeno di nicchia, con poche migliaia di giocatori in tutto il mondo. L’uomo che lo avrebbe trasformato in un fenomeno globale ricorda ancora oggi quando scoprì dell’esistenza di Pokerstars.

“Durante una delle mie trasferte al casinò, un tizio al tavolo mi parlò di Pokerstars e della possibilità di giocare online. Tornai a casa, scaricai il software di Pokerstars e il resto è storia”.

Chris Moneymaker oggi

Sono passati quasi 15 anni dalla vittoria di Chris Moneymaker nel Main Event WSOP. Oggi il 42enne continua a giocare a poker, ma non tanto nei tornei.

“Oggi gioco ancora a poker negli home games. A volte mi capita di giocare ancora i sit&go da $20 con i miei vecchi amici, ma succede raramente. C’è un home game a cui ho partecipato assiduamente nel corso degli anni, è una vera e propria partita privata con blinds $10-$25. Recentemente la partita è stata aggiornata ed è un PLO con blinds $25-$50. Si entra con $10.000 o $20.000. È una partita tra businessman, ci sono le massaggiatrici, un bar e tutti i comfort del caso. È un ambiente molto sicuro.

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