L’ammissione di Mike Leah: “Abbiamo fatto deal, Yu mi ha lasciato vincere il WPT”

In un articolo di stamattina abbiamo riportato i sospetti di Ryan Riess sulla vittoria di Mike Leah al WPT Fallsview, la quarta negli ultimi quattro anni. Il professionista americano è stato velatamente accusato di aver stretto un deal privato con il suo ultimo avversario Ryan Yu per assicurarsi il titolo senza giocare.

Effettivamente, dalle mani che abbiamo riportato questa mattina c’era una certezza quasi assoluta di questa circostanza. I raise/fold di Yu erano semplicemente privi di senso se non fosse stato per un accordo stabilito con il suo avversario prima di iniziare a giocare.

Questa situazione alquanto sospetta ha suscitato grandi polemiche sui social. Ritrovatosi con le spalle al muro, il professionista canadese ha dovuto dare una spiegazione dell’accaduto. Lo ha fatto attraverso un lungo post su Facebook nel quale ha ammesso tutto.

Mike ‘goleafsgoeh’ Leah

 “Avrei accettato un deal solo se mi avesse concesso la vittoria”

“Non ho mai vissuto niente del genere prima”, ha scritto il top player canadese in riferimento alle polemiche. “Per quanto non abbia alcun problema con le persone che discutono dell’etica dei deal e le regole del WPT, c’è solo una cosa che ha davvero avuto un effetto su di me: chi ha detto che ho “comprato un trofeo”. Non ho mai pagato e mai pagherò per vincere un torneo”.

Successivamente, Leah ha spiegato cosa è successo:

“Volevo vincere questo torneo fin dall’inizio, al punto che al Day 2, nonostante uno stack di 20 big blind, scrivevo a un amico di raggiungermi per il final table. Da quel momento fino al final table non ho pensato ad altro che a vincere e l’idea di fare un deal non mi era mai passata per la mente“.

“Dopo diversi sali e scendi mi sono ritrovato in heads-up per il titolo contro Ryan Yu, con il quale sono amico su Facebook e conosco superficialmente. Abbiamo giocato tanto insieme negli ultimi anni e rispetto il suo gioco. Subito dopo l’eliminazione del 3° classificato, Ryan ha menzionato la possibilità di fare un deal. Io gli ho risposto qualcosa come: “Accetterei solo se mi concedessi la vittoria e il trofeo“. Lui ha subito risposto che andava bene se dividevamo secondo ICM“.

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Mike Leah: “Non volo flippare $150.000”

In quel momento Mike aveva uno stack di 39 big blind mentre Yu aveva 90 big blind nel suo stack.

Sapevo che con un deal ICM stavo cedendo parte del mio edge, ma ho accettato perché non sono uno che gioca heads-up ogni giorno… ma neanche ogni settimana o ogni mese. Ho pensato che fosse da persona responsabile evitare di flippare $150.000 e assicurarmi invece un posto nel Champions Club, il buy-in gratuito (di $15.000, ndr) del Tournament of Champions e il mio quarto titolo al WPT Fallsviews”.

I due si sono quindi allontanati dal tavolo e hanno discusso il deal secondo ICM.

“Abbiamo diviso per ICM tenendo in considerazione i $15.000 del buy-in del Tournament of Champions assegnati al vincitore. Abbiamo anche deciso a priori quanta mancia lasciare al casinò, poi abbiamo rifatto tutti i calcoli per tre volte prima di tornare a giocare”.

Ryan Yu

La classifica del WPT Player of the Year falsata?

Tra le tante critiche ricevute da Mike Leah c’è anche quella di aver infranto il regolamento del WPT, che vieta i deal. In quel momento i due giocatori non ci hanno pensato e al ritorno al tavolo non hanno fatto nulla per nascondere l’accordo.

Io e Ryan volevamo chiudere la faccenda in fretta, quindi lui ha iniziato a raise/foldare grandi percentuali del suo stack. Lo abbiamo fatto nel modo più palese possibile, ridendo e scherzando. Ora, quando ci ripenso, mi rendo conto di quanto sia stato imbarazzante per il WPT, i blogger e tutti i fan del poker che hanno dovuto assistere a hand histories ridicole”.

Nonostante sia consapevole della figuraccia, Mike crede che nascondere l’accordo sarebbe stato molto più grave.

“Nella mia testa, far finta di darci battaglia era 1000 volte peggio. Ci sarebbe sembrato di barare o fare collusion e sarebbe stato imbarazzante per Ryan fingere di perdere l’heads-up. Noi ci siamo comportati come due giocatori che stavano celebrando la vittoria”.

Il più recente trionfo di Mike Leah al WPT Fallsview

La risposta di Mike Leah: i risultati della sua carriera

Se fosse solo una questione di “sportività”, molti non sarebbero così scandalizzati dal comportamento dei due pro. Secondo coloro che hanno criticato Leah, questa “combine” falsa la classifica del WPT Player of the Year. Su questa questione, Mike non sa come difendersi.

“Cosa avremmo dovuto fare? Dividerci i punti in heads-up dopo il deal? Sarebbe la soluzione ideale ma il WPT non lo permette. Dovrei prendere meno punti? Forse sì, ma allora cosa facciamo con tutti i deal che ci sono stati in passato? Devo essere penalizzato perché non abbiamo fatto nulla per nascondere il deal?

Infine, Mike Leah ha voluto difendere la sua immagine di poker player vincente e affermato. Non vuole che questo episodio getti ombre sulla sua carriera.

“Ho dovuto lottare contro un field di 517 giocatori per arrivare a giocare un heads-up dove il mio avversario aveva così tanto rispetto di me da accettare un deal che mi avrebbe concesso la vittoria. Nella mia carriera ho vinto 4 FTOPS, 2 WCOOP, 2 SCOOP, 1 TCOOP, 1 UBOC, 5 anelli del WSOPc e un braccialetto WSOP senza mai stringere deal. Se volete giudicare i miei risultati in base a questo deal siete liberi di farlo… ma per stringere un deal devi arrivare a un final table e io ci arrivo molto più di voi“.

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