È davvero finita l’era di Esfandiari? The Magician perde un piatto dietro l’altro contro un amatore

C’era una volta Antonio Esfandiari, giocatore professionista di origini iraniane che si era guadagnato il nickname di “The Magician” non solo per il suo passato da prestigiatore ma anche per le letture ai limiti dell’incredibile che metteva a segno al tavolo. Antonio Esfandiari era uno dei poker player più forti, temibili e rispettati di Las Vegas, un giocatore capace di competere in qualsiasi line-up, da quelle televisive contro Ivey e Dwan a quelle delle partite private dell’Aria Casino.

Un giocatore a tutto campo, esperto di varianti e micidiale nel No-Limit Hold’em, in grado di vincere milioni di dollari sia nel cash game sia nei tornei.

Poi, nel 2012, qualcosa è cambiato: Antonio Esfandiari ha vinto il Big One Drop delle WSOP per 18 milioni di dollari. Da quel momento è sparita la fame di successi, The Magician si è sposato ed è diventato padre (due volte). Al tavolo lo hanno visto sempre meno e la sua “magia” è inesorabilmente svanita.

Antonio Esfandiari dopo la vittoria del Big One For One Drop

Lo avevamo già visto in una mano inspiegabile di Poker After Dark contro Bill Perkins, ma lo ha anche ammesso lui stesso in una recente intervista nella quale diceva di aver messo il poker in secondo piano per dedicarsi alla famiglia. Interrogato sul suo attuale livello di gioco, aveva risposto di considerarsi “un fish”.

Non è chiaro se Esfandiari scherzasse o meno, ma una recente apparizione al Live at the Bike! del Bycicle Casino di Los Angeles dimostra che il suo gioco è quanto meno arrugginito…

Antonio Esfandiari distrutto da un giocatore amatoriale

La partita in questione ha blinds di $50-$100. Esfandiari sceglie di sedersi al tavolo con un monster stack di $100.000, pari a 1.000 big blind. Una decisione che gli costerà cara, perché sulla sua strada troverà Francisco, un giocatore amatoriale in piena goodrun.

Ma non è solo una questione di run. In diverse mani tra i due, Esfandiari ha effettuato giocate anomale e apparentemente poco ragionate.

Francisco, l’incubo di Antonio Esfandiari

Francisco vince il primo pot

Nella prima mano Esfandiari rilancia a $200 con **f6* **q5* e riceve tre call. Sul flop **c7* **qa* **c2* ci sono $1.075 in mezzo e tutti fanno check. Sul turn scende un **p8* che apre la possibilità di scala ad Antonio, il quale punta $600. Chiama solo Francisco, con **ck* **c8* in mano. Al river esce un **q8* che completa il tris di quest’ultimo, mentre Esfandiari tenta il bluff puntando $1.600 sul pot di $2.300. Francisco rilancia a $4.600 e vince il pot.

Esfandiari non trova il fold

Nella mano successiva c’è il rilancio a $600 di Antonio con **pk* **cq* e la 3-bet di Francisco a $2.800 con **p8* **f8*. Sul flop **ca* **f2* **f4*, Francisco punta $3.200 sul pot di circa $6.000 ed Esfandiari opta per il floating con il suo K-high. Il turn è una **fq* che consegna al “mago” una coppia, ma al tempo stesso apre un flushdraw a Francisco.

C’è il doppio check e al river compare un **c8*: ora Francisco ha il set. Dopo aver contato il suo stack, il giocatore amatoriale punta $7.000 sul pot di $12.525 lasciandosi alle spalle $4.875. Esfandiari ci pensa a lungo ma alla fine non riesce a trovare un fold che un tempo avrebbe fatto ad occhi chiusi. Francisco incassa quindi un pot di $27.000, mentre Antonio resta di sasso.

Tutto il disappunto di Antonio Esfandiari

Il bluff di Antonio al river

Dopo un pot da ben $62.000 splittato dai due, nell’ultima mano viene fuori tutta la frustrazione di Esfandiari, che del suo stack originale di $100.000 non ha più di $73.00. L’action inizia con il suo raise a $600 con **p9* **p8* e il call di tre giocatori. Sul flop **p4* **fa* **p5* c’è il check generale, e la stessa scena si ripete sul turn **ca*.

Al river scende un **qj* e Francisco prende l’iniziativa puntando $2.200 (poco meno del pot). Il giocatore amatoriale ha in mano **q5* **c5* per un fullhouse.

La sua run è già degna di nota, ma ancora una volta si mette Esfandiari ad aumentare le sue vincite: il professionista decide infatti di tentare un maldestro check/raise a $10.300 con 9-high in mano. Francisco ci pensa per qualche secondo e poi rilancia a $22.300. C’è il fold e il giocatore amatoriale incassa un altro pot, stavolta da oltre $25.000, mentre Esfandiari perde la mano senza nemmeno sapere se è stato bluffato oppure no.

Una sessione da dimenticare per Antonio Esfandiari, un giocatore che sembra ormai un lontano parente del leggendario “The Magician”. Un calo che il 39enne può comunque permettersi, considerando che in carriera ha incassato 27.6 milioni di dollari nei tornei live…

Ecco il video delle quattro mani contro Francisco:

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