Doyle Brunson, un “bullo” di 85 anni: “Ho accettato la sfida in heads-up di Gorodinsky ma è sparito”

Oltre ad essere l’85enne più prolifico di Twitter, Doyle Brunson continua anche ad essere a tutti gli effetti un giocatore professionista di poker. La carriera del leggendario Texas Dolly non si è fermata nonostante l’età e gli acciacchi fisici: ogni giorno, il 10-volte campione WSOP si reca al Bellagio per giocare nelle varie partite di Mixed Games, spesso sedendosi al Big Game con milioni di dollari sul tavolo.

Doyle non ha perso la fame di vittorie e soprattutto lo spirito competitivo che ha caratterizzato il suo percorso ai tavoli, lungo più di sessant’anni. Lo dimostra un recente episodio di cui siamo venuti a conoscenza grazie a Twitter: a 85 anni, Brunson ha accettato una sfida in heads-up lanciata dal 32enne Mike Gorodinsky. Toccato nell’orgoglio, Doyle si è presentato al tavolo per giocare high stakes e a quel punto è stato il suo giovane avversario a tirarsi indietro…

Doyle Brunson

Gorodinsky e quell’estate magica al Big Game del Bellagio

Tra Brunson e Gorodinsky c’è una rivalità che secondo alcuni rumors sarebbe nata la scorsa estate, quando Mike avrebbe distrutto il Big Game del Bellaggio vincendo cifre da capogiro in pochi giorni.

Tra le sue vittime ci sarebbe stato anche Brunson, il quale non avrebbe digerito bene la sua sconfitta per un motivo ben preciso: Gorodinsky si sarebbe comportato da “hit and runner”, ovvero avrebbe vinto i massimi in poche sessioni per poi sparire, senza dare la possibilità ai suoi avversari di continuare a sfidarlo.

Mike Gorodinsky

Mike Gorodisnky

Continua a nasconderti Mike Gorodisnky“, aveva scritto Texas Dolly il 3 febbraio su Twitter. “Tanto sono sicuro che prima o poi ti annoierai e tornerai finalmente alla Bobby’s Room. Hai distrutto tutti la scorsa estate, ora goditi i tuoi 15 minuti di notorietà”.

Quando parlava di notorietà, Doyle si riferiva al tavolo televisivo dello US Poker Open, dove Gorodinski era impegnato nel tentativo di vincere l’evento di PLO da $10.000. Il professionista americano avrebbe poi trionfato per $179.200, un bottino che lo ha convinto a tornare nella Bobby’s Room.

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Il ritorno al Bellagio e la sfida a Doyle Brunson

Al ritorno nella storica poker room, tra lui e Doyle c’è stata una discussione piuttosto animata, che si è conclusa con una provocazione: Mike ha sfidato Brunson a giocare un heads-up high stakes di Mixed Games. Il veterano non si è tirato indietro e ha comunicato al giovane collega che il giorno successivo sarebbe stato al tavolo, pronto per dar battaglia.

Com’è andata a finire? Lo svela un tweet di Doyle da vero “bullo”, che ha dell’epico considerando la sua età:

Gorodinsky ha in qualche modo vinto un torneo la scorsa settimana. Poi è tornato a giocare alla Bobby’s Room e ovviamente ha perso. A quel punto mi ha mandato un messaggio, per sfidare un uomo di 85 anni. Se ci sono pesci nel lago, solitamente vado a pesca, quindi gli ho risposto di sì, ci vediamo domani. Da quel momento è sparito, non l’ho più visto in giro“.

Gorodinsky ha retwittato il messaggio di Doyle commentando con un semplice “true story…“. Poi, per far capire quanto Doyle sia ancora combattivo a 85 anni, ha pubblicato uno screenshot della conversazione con la leggenda del poker. In questa immagine si può notare lo stile aggressivo di Brunson, il quale gli ha inviato un selfie con la faccia da duro e il testo “Dove sei?

Some day I’ll write a book about poker, and you better believe this screenshot will be in it. ?pic.twitter.com/krVWmnAaw1

— Mike Gorodinsky (@gordoMG) 11 febbraio 2018

Non è chiaro se tra i due ci sia una vera faida oppure sia una rivalità scherzosa via Twitter. Ma una cosa è certa: non sfidate Doyle Brunson se non avete davvero intenzione di sedervi al tavolo con lui. Avrà anche 85 anni, ma il suo cuore è quello di un ragazzino che non ha niente da perdere.

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