Riccardo Battistoni: “molti occasionali negli Spin & Go tendono a sottovalutare la difesa del BB”

Il reg MTT Riccardo Battistoni (nick mclovin_j8) ha iniziato da circa 3 mesi a grindare gli Spin and Go con Pokermagia. Partito a €10 dopo poche settimane è riuscito a fare subito level up ai €25. Eppure il suo rapporto con il poker parte da lontano.

Riccardo Battistoni (con gli occhiali) insieme all’amico Luca Alunni, anche lui nel team di Pokermagia

Come e quando hai iniziato con questo meraviglioso gioco, il texas hold’em?

Ho fatto la mia prima partita di poker online su Everest, se non ricordo male era sit & go gratuiti che mettevano in palio 10 centesimi di dollaro. Da lì ho cominciato ad organizzare partite casalinghe con i miei amici, sempre con una struttura di sit & go. Quando ho scoperto Pokerstars ho deciso subito di aprire un conto e versarci qualche euro per mettermi alla prova. I premi degli Mtt mi attiravano e così, dopo aver costruito un piccolo roll grazie ai sit, cominciai a fare qualche torneo.

Da torneista quando è arrivato il momento della svolta?

Con un quarto posto al Sunday Special: da quel momento cominciai a credere che il poker avrebbe potuto essere una bella fonte di guadagno e forse meritava di essere approfondito, e decisi di dedicarmi principalmente agli Mtt.

 

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Che approccio avevi in quegli anni con il gioco?

Dal 2010 al 2015 ho avuto un approccio molto amatoriale e poco professionistico, al di là di qualche libro letto, l’aspetto teorico non l’avevo mai approfonditomolto e vivevo di risultati sporadici (seppur gratificanti) dovuti anche ad una buona run.

Come sei entrato in Pokermagia?

Ho conosciuto Pokermagia grazie al mio amico Luca Alunni (lit0s90), che è da sempre il mio riferimento nel mondo del poker. A fine 2015 mi dice che entrerà a far parte di una scuola dove offrono coaching e staking. Mi sembrò un’ottima occasione per riprendere a giocare con più costanza ma soprattutto con un atteggiamento sicuramente più profittevole. Così ho fatto due anni di MTT con l’ottimo coaching di Simone Ruggeri e soni arrivati bei risultati.

Perché questa decisione di provare a sfidare gli Spin & Go?

A inizio 2017 ho deciso che gli orari e il tempo da dedicare al poker si conciliavano male con la mia vita e i miei studi, e complice il mio peggior swing di sempre ho quittato con il poker. Quando a ottobre (sempre dietro un consiglio di lit0s) vengo a conoscenza di questo progetto Spin, decido di darmi una possibilità, e la mia avventura con PM riparte a novembre 2017.

So che hai appena fatto level up. Come è stato l’impatto con questo nuovo gioco?

L’impatto è stato molto positivo, dato il mio trascorso con PM ho avuto il privilegio di startare dai 10€, e dopo un paio di settimane di assestamento ho cominciato a macinare chips e a battere il livello piuttosto agevolmente. La versatilità degli Spin, ovvero la possibilità di poterli giocare a qualsiasi ora di qualsiasi giorno della settimana, è l’aspetto che finora mi è piaciuto maggiormente.

Altri aspetti positivi?

Mi piace riuscire ad applicare ciò che studiamo alla pratica, è gratificante vedere come le strategie che studiamo portino i loro frutti, evidenziando così l’aspetto dell’importanza delle abilità in una disciplina così ad alta varianza come il poker. Ora sto giocando gli Spin da 25€ ma, nonostante la differenza del field con i 10€ non sia così marcata, sto avendo qualche problema ad esprimere il mio miglior gioco.

Dalle analisi fatte con i tuoi coach quali sono i leaks più frequenti che si riscontrano negli Spin?

Credo che ci siano diversi leaks nei nostri avversari, i più frequenti sono i range sbilanciati di difesa dei bui. Molti occasionali tendono a difendere molto poco il BB, sia in fase di 3way che in HU.

Altri difetti?

Più in generale l’approccio agli Spin & Go è sbagliato, infatti l’avversario medio tende a sottovalutare il gioco post flop interpretandolo come una tombola hyper turbo dove gamblarsi tutto con un all-in preflop.

Quale può essere il punto di forza per un grinder in questa disciplina?

Probabilmente ti sto dicendo una cosa banale che hai sentito più volte ma credo che la dote migliore che un grinder possa avere negli Spin sia proprio l’adattamento, ovvero saper exploitare al meglio i punti deboli dell’avversario. Studiare le tendenze degli avversari per poi capire quale sia la strategia più profittevole da adottare al tavolo, quando si riesce a fare ciò, grindare questo gioco diventa davvero profittevole.

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