Jeff Madsen: “Guadagnarsi da vivere con il poker è facile, diventare ricchi è difficile”

Nel 2006 il mondo del poker rimase scioccato di fronte ai risultati di un 21enne spuntato fuori dal nulla. Quel ragazzo si chiamava Jeff Madsen e alla sua primissima apparizione alle WSOP vinse il titolo di Player of the Year grazie a quattro risultati incredibili: due vittorie e due terzi posti.

Da allora, Jeff Madsen ha continuato a giocare a poker con grande regolarità, incassando svariati milioni di dollari sia live sia online. Il ragazzo prodigio del poker americano non ha deluso le attese e anche a 12 anni di distanza da quel 2006 irripetibile, continua a competere ad alti livelli.

Jeff Madsen

Ciononostante, Jeff ha scelto di non giocare i super high roller perché vuole guadagnarsi da vivere con il poker nel modo tradizionale, vendendo poche quote e incassando la maggior parte delle vincite ottenute ai tavoli. Una scelta che condivide con molti top player (uno su tutti: Calvin Anderson) e che ritiene molto saggia considerando quanti ex colleghi ha visto finire broke.

D’altronde, in una recente intervista per Cardplayer.com, Madsen ha detto chiaramente che dal suo punto di vista guadagnarsi da vivere con il poker è semplice. Ciò che risulta difficile è diventare molto ricchi, ecco perché preferisce grindare nell’anonimato i livelli più bassi senza prendersi rischi inutili agli high stakes.

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L’esordio da sogno di Jeff Madsen

“Iniziai a giocare subito dopo la vittoria di Moneymaker. Esordii alle WSOP in pieno boom del poker”, ricorda oggi. “All’epoca non sapevi dove informarti sul poker, non sapevi come migliorare, non avevi idea di nulla. Oggi i ragazzini hanno un percorso ben delineato da seguire, per questo capiscono meglio come vincere a poker“.

Jeff Madsen vinse il titolo di WSOP Player of the Year a 21 anni, dopo aver incassato circa un milione e mezzo di dollari alle WSOP 2006. Una cifra che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque, ma non a lui, nonostante ammetta di aver commesso qualche errore dovuto all’ego.

“L’unico consiglio che posso dare a un giovane pro è di tenere a bada l’ego quando si tratta di scelte legate al bankroll”, ha detto. “Non c’è niente di sbagliato a diminuire la varianza vendendo action, quando è necessario. Un tempo giocavo tornei da $10.000 e $25.000 senza vendere quote, una cosa non molto sicura. Non dovresti mai giocare oltre i tuoi limiti, è importante essere sempre concentrati e circondarsi delle persone giuste”.

Jeff Madsen: “Tanti 50-60enni si mantengono con il poker”

Con una mentalità più matura, Jeff Madsen ha capito che vincere a poker non gli risulta difficile. L’importante è non puntare troppo in alto…

Non è difficile guadagnarsi da vivere con il poker, è difficile diventare molto ricchi giocando a poker. Anche oggi, una persona che si impegna può vincere abbastanza da pagare le bollette e fare una bella vita”.

Ecco perché Jeff Madsen si vede giocare a poker anche tra molti anni.

“Sicuramente mi vedo giocare a poker sul lungo periodo. Ci sono tante persone che si mantengono in questo modo pur avendo 50 o 60 anni. Di loro non se ne parla, ma esistono. Io amo il poker e ci giocherò fino a 85 anni. A quel punto, forse, mi prenderò una pausa”.

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