Pensionato australiano scammato a Bali in una partita privata irreale

Quella che state per leggere è una storia semplicemente assurda, ai limiti della realtà. Parla di un uomo che è stato capace di farsi truffare per $200.000 in una partita di poker a dir poco anomala, che a un certo punto è stata persino interrotta per consentirgli di tornare a casa, prendere ulteriore denaro e proseguire nella mano.

È la storia di un 66enne australiano ritrovatosi al centro di uno scam molto articolato e per molti versi incredibile. Negli ultimi giorni la vicenda ha avuto un grande riscontro su tutti i media australiani, anche perché pare che episodi di questo tipo siano molto più comuni di quanto si creda.

L’uomo si chiama Joe, ma non ha voluto rendere noto il suo cognome. Come tanti altri australiani si trovava in vacanza a Bali, e durante una visita in un centro commerciale ha incontrato una giovane donna balinese, la quale si è dimostrata molto interessata all’idea di vivere in Australia. Al punto di invitare Joe a casa sua per parlare della sua città natale – Perth – con il resto della sua famiglia.

Joe, il 66enne vittima dello scam

La partita di poker

Giunti nell’abitazione della donna, Joe ha scoperto che i suoi famigliari erano impegnati in una partita di poker. Pur non sapendo le regole, ha deciso di unirsi al tavolo con $200 in contanti. Poco dopo il suo arrivo, ha fatto la sua comparsa un altro uomo, che agli occhi di Joe è sembrato “molto ricco“.

Il misterioso nuovo arrivato ha detto di essere diventato milionario commerciando diamanti. Successivamente, sempre secondo il racconto di Joe, l’uomo avrebbe puntato $50.000 in una singola mano.

La mano messa in pausa per portare più soldi al tavolo

A questo punto la vicenda prende una piega assurda: Joe non comprendeva il valore della sua mano (non aveva mai giocato prima a poker), ma i balinesi intorno a lui gli hanno spiegato che era un punto fortissimo. Per questo motivo, lo hanno convinto a non limitarsi a chiamare ma addirittura andare a prelevare decine di migliaia di dollari per coprire la bet di $50.000.

In qualche modo Joe si è fatto convincere a tornare in Australia con il primo volo e prelevare $50.000 con l’idea di riprendere la mano dopo 10 giorni. Convinto di non poter essere battuto, Joe è andato in banca e ha prelevato tutto ciò che aveva, circa $200.000.

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Uno scam tra Bali e Manila

Questa volta, oltretutto, Joe non si è recato a Bali ma a Manila, la capitale della Filippine. All’interno di un fast food KFC ha incontrato la famiglia balinese e a loro ha lasciato tutti i suoi soldi per riprendere la partita.

La mia idea era di vincere la mano e dividere il profitto con loro, che mi sembravano una famiglia povera“, ha poi detto Joe alla polizia. Peccato che la famiglia balinese si sia fatta consegnare il denaro e con la scusa di andare in bagno sia sparita con il malloppo di $200.000.

Sembra una storia impossibile: un uomo adescato in un centro commerciale e convinto a giocare una partita di poker privata, ha iniziato una mano a Bali con l’idea di concluderla 10 giorni dopo a Manila. Eppure, secondo quanto riporta la polizia australiana, scam di questo tipo sono all’ordine del giorno.

“Questa vicenda è identica a molte altre che ci hanno segnalato. Le vittime sono convinte di avere una mano imbattibile e quindi perdono il controllo con l’idea di puntare ancora di più per aumentare il profitto. Alla fine, però, i soldi sono persi e la vittima si ritrova senza i risparmi di una vita“, ha dichiarato la polizia in un comunicato ufficiale.

Joe ha infatti ammesso di aver perso tutti i soldi della sua pensione (che in Australia può essere richiesta in un’unica soluzione per una grande percentuale), pari a $200.000: “Lavoro da quando ho 15 anni e ora ho perso tutto. Tutta la mia pensione è andata. Cosa farò ora? Mi fa stare male, ho perso tutto ciò che ho ottenuto nella mia vita in 5 minuti”.

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