Quando Phil Hellmuth si mise in imbarazzo di fronte a Chip Reese: “Tu non sai chi sono”

Prima di diventare Poker Brat, ovvero il personaggio mediatico noto per le sue sfuriate, gli insulti e l’ego smisurato, Phil Hellmuth era un professionista di Las Vegas sicuramente stimato ma non considerato un vero e proprio top player. Questo perché a Sin City si entra nell’olimpo del poker solo se si dimostra di saper dominare a lungo i tavoli di cash game più alti della città; Hellmuth, da sempre un torneista puro, era considerato uno dei migliori negli MTT ma non uno dei più forti in assoluto.

Forse per questo motivo, Phil ha sempre dato la sensazione di dover dimostrare qualcosa ogni volta che si è trovato contro i nomi più noti. Al punto di risultare quasi ridicolo in alcune occasioni, come quando si rivolse con ben poca classe alla leggenda del poker Chip Reese in un torneo di heads-up trasmesso in televisione.

Chip Reese

Phil Hellmuth vs Chip Reese

Phil si ritrovò al tavolo contro Chip Reese, un personaggio mitico e con caratteristiche opposte rispetto alle sue: cashgamer puro, considerato un autentico signore al tavolo e soprattutto temuto veramente da tutti i più forti players di Las Vegas.

Dopo poche mani, Phil perse un piatto importante con Q-8 sul board 9-Q-J-5-Q, con Reese che aveva K-10. Dopo questo spot iniziò a lamentarsi, rivolgendosi persino a Gabe Kaplan impegnato nella telecronaca: “Questo è l’unico modo in cui possono battermi, chiamando con quelle mani“. In realtà Reese era in vantaggio dal preflop al river, ma questo a Phil non importava: perdere contro un giocatore riconosciuto da tutti come più forte di lui era una prospettiva inaccettabile.

“Mi sono costruito una carriera facendo grandi fold”, aggiunse Hellmuth. La risposta di Reese fu di gran classe: “Sei un ottimo giocatore“.

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Il tilt e l’eliminazione

Poco dopo Hellmuth spillò **fk* **p9* e chiamò dallo small blind. Reese fece check con **ck* **p5*. Sul flop **p2* **pk* **pq* entrambi centrarono la top pair e un progetto di colore. Sulla puntata di 1.200 di Hellmuth, Reese andò all-in per circa 30.000 e Phil foldò la mano migliore.

“Io avevo K-9 con il 9 di picche”, disse subito Hellmuth. “Allora ero drawing dead: io avevo K-5 con il 5 di picche”, rispose Reese. Uno scambio di battute che probabilmente aumentò ulteriormente il tilt di Hellmuth…

La mano conclusiva iniziò con il rilancio di Reese a 8.000 con 10-10. Hellmuth aveva Q-9 e dopo averci pensato per qualche secondo disse: “Penso che tu stia bluffando, Chip. All-in“. Mise in mezzo uno stack complessivo di 13.900 e ricevette lo snap-call. Una mossa estrema, non da Phil Hellmuth, che denota un evidente nervosismo da parte del campione di Palo Alto. Sul board comparvero 10-7-3-5-J e il campione in carica si ritrovò fuori dal torneo in seguito a una prestazione davvero pessima.

“Tu non sai chi sono”

Per completare la figuraccia, Phil strinse la mano a Chip e gli disse: “Tu non sai chi sono“. Reese non si scompose e replicò: “Lo so benissimo“. Poco dopo il “Cash Game King” disse al rivale “hai giocato bene, comunque” e la replica di Hellmuth fu a dir poco imbarazzante: “Certo, lo so benissimo. Sono il miglior giocatore di heads-up No-Limit Hold’em al mondo, per distacco“.

Chip Reese rise di fronte a quella frase, forse sapendo che Phil avrebbe passato la serata a lamentarsi di presunte sfortune, mentre lui avrebbe preso parte al Big Game del Bellagio con milioni di dollari in mezzo. Purtroppo, pochi mesi dopo, il leggendario cashgamer avrebbe perso la vita in seguito a una polmonite, lasciando un vuoto che a Las Vegas nessuno è ancora riuscito a colmare.

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