Lo scacchista spagnolo Pons: “Rovinato dal fisco per aver perso a poker online, devo pagare €500.000”

La Spagna è una delle nazioni più severe al mondo per quanto riguarda la tassazione sul poker. Lo sanno bene le centinaia di giocatori iberici, amatoriali o professionisti, che giocavano sulle poker room internazionali o nei tornei live all’estero tra il 2010 e il 2012 e si sono visti recapitare multe da centinaia di migliaia di euro.

Solo dal 2012, infatti, il fisco spagnolo ha deciso di permettere ai giocatori online di escludere le perdite dal computo delle tasse da pagare. Le verifiche dell’Agencia Tributaria sul biennio 2010-2012 prendono invece in considerazione le vincite lorde, una circostanza che ha sostanzialmente mandato in bancarotta molti di coloro che hanno ricevuto la notifica delle irregolarità commesse.

Francisco Vallejo Pons

Tra questi c’è anche il più grande scacchista nella storia della Spagna, il Grande Maestro Internazionale Francisco Vallejo Pons. Pochi giorni fa il professionista degli scacchi si è ritirato improvvisamente da un torneo in corso in Georgia, circostanza mai verificatasi prima. In un post su Facebook ha svelato il motivo, dicendo di essere completamente distrutto a livello mentale per una multa da oltre €500.000 ricevuta dal fisco spagnolo a causa di alcune migliaia di euro perse nel 2011 su una poker room online.

Una multa da €500.000 basata sulle vincite lorde

Il post di Pons inizia con un esempio che spiega bene quanto sia rischioso giocare su poker room non autorizzate senza conoscere le leggi vigenti.

Hai 200 euro“, ipotizza. “Scommetti 100 euro per 1.000 volte, a volte perdi e a volte vinci. Diciamo che 499 volte vinci e 501 volte perdi. Per il fisco hai vinto 49.900 euro, mentre in realtà hai perso solo i tuoi 200 euro iniziali! Ciò avviene perché nel 2011 la legge non era adeguata e non si teneva conto della compensazione con le perdite”.

Come detto in precedenza, dal 2012 la legge è cambiata in Spagna e la tassazione riguarda solo le vincite nette. Ciononostante la nuova legge non risulta retroattiva, motivo per cui le indagini del fisco spagnolo, che non si spingono più indietro del 2010, hanno sostanzialmente riguardato solo coloro che giocavano a poker live all’estero o sulle poker room dot com tra il 2010 e il 2012.

Finalmente 888, la seconda Poker Room online a livello mondiale è arrivata in Italia. Registrati subito! Per te un Bonus immediato di 8 euro senza deposito e Freeroll giornalieri da 5000 euro.

Il fisco spagnolo, l’Agencia Tributaria, non fa sconti

Abbiamo già riportato la triste storia del giocatore spagnolo Dragan Kostic, condannato a 18 mesi di carcere e a pagare una multa di €630.000 per un secondo posto da €532.000 nell’EPT Barcellona del 2011 non dichiarato al fisco spagnolo. Nello stesso anno Pons aveva provato a giocare online, probabilmente perché a conoscenza dei tanti scacchisti divenuti poi poker player di successo. Aveva perso alcune migliaia di euro e aveva deciso di non ripetere l’esperienza. Poi, nel 2016, la mazzata dell’Agencia Tributaria.

Nel 2011 ho giocato un po’ a poker online“, ha dichiarato lo scacchista. “Giocavo per semplice divertimento, non sono un gambler... persi tutto ciò che avevo depositato, alcune migliaia di euro, e decisi di non giocare più. Poi nel 2016 ricevo una multa di oltre €500.000! Una sanzione del genere per cosa? Per aver giocato e perso a poker online… sembra uno scherzo di cattivo gusto ma non lo è. Se hai avuto la sfortuna di giocare a poker online nel 2011 in Spagna, la tua vita potrebbe venire distrutta”.

Francisco Vallejo Pons, un uomo distrutto

Pons fa intuire chiaramente di non avere a disposizione il mezzo milione di euro richiesto dal fisco spagnolo. Dal 2016 ha portato avanti una battaglia durissima con le istituzioni spagnole e ha investito decine di migliaia di euro in avvocati, nella speranza di far valere l’attuale legge che prende in considerazione le vincite nette. Questa battaglia, che in passato è stata combattuta nel nostro paese anche da tanti poker player italiani come Dario Minieri e Cristiano Blanco, ha distrutto emotivamente il Grande Maestro Internazionale.

“Nel 2016 sono iniziati gli incontri con l’Agencia Tributaria e con i miei avvocati. Da allora ho iniziato a cancellare la mia partecipazione ai tornei di scacchi, ho preso un’infezione alla pelle a causa dello stress e sono stato costretto a rimuovermi dalla nazionale spagnola di scacchi perché, onestamente, non reggo più la pressione. Continuo a lottare ogni giorno da quasi due anni”.

Il ritiro nel bel mezzo del torneo in Geoergia rappresenta l’ultimo crollo mentale di un fenomeno degli scacchi (è stato il #18 al mondo) perseguitato dal fisco spagnolo per aver perso soldi online nel 2011. Francisco Vallejo Pons è un uomo distrutto e soprattutto privato di ogni fiducia nel suo paese.

“Nel 2012 la legge è stata migliorata e chiarisce che si devono compensare le vincite con le perdite nel determinare quanto tassare, ma se hai avuto la sfortuna di giocare nel 2011 la tua vita potrebbe essere distrutta. Per me è diventato difficile pensare al futuro ed è molto triste rappresentare un paese che mi ha trattato come un criminale, mi ha completamente ignorato e ha rovinato la mia vita“.

CONTINUA A LEGGERE