Fedor Holz: “Ivey mi è sembrato esausto, nel cash game da un milione di dollari non si è presentato”

Phil Ivey è passato dall’essere una superstar internazionale del poker al diventare un personaggio misterioso, che si muove lontano dalle luci dei riflettori. Nonostante la promessa di tornare a giocare tornei nel 2018, il professionista statunitense ha saltato tutti gli appuntamenti più importanti per un giocatore del suo calibro: è stato avvistato a Melbourne ma non ha giocato all’Aussie Millions, poi era atteso nel Super High Roller Bowl China ma non si è fatto vivo.

La sua assenza prosegue e pare sia dettata soprattutto dalle dispute legali in corso con i due casinò dove aveva vinto decine di milioni di dollari nel Baccarat con la tecnica dell’edge sorting. Secondo molti rumors, tutte le energie mentali di Ivey sarebbero indirizzate sui problemi legali e sulle ricchissime partite private asiatiche (probabilmente in Cina, dove sono illegali).

La conferma del periodo particolare di King Phil è arrivata anche da Fedor Holz. Il fenomeno tedesco ha svelato che a margine del Super High Roller Bowl China era stata organizzata una partita high stakes enorme, saltata a causa dell’assenza dell’ultimo minuto di Ivey. Ma non solo: incalzato da Joe Ingram, Fedor ha raccontato un aneddoto preoccupante sul 10-volte campione WSOP.

Super High Roller Bowl Fedor Holz

Fedor Holz

Fedor Holz: “Phil Ivey? Mi sembrava esausto, lontano dai momenti migliori”

Ingram è noto per chiedere ai suoi ospiti di raccontare aneddoti su David Peat. Considerando che Fedor Holz sta agli antipodi rispetto a “Viffer“, gli ha chiesto di raccontare un aneddoto su Phil Ivey.

“Vuoi una storia su Phil Ivey? Ne ho una”, ha risposto il tedesco. “A un high roller da $300.000 si presenta in sala con due ore di ritardo. Si piazza davanti al tournament director e gli dice “Yo, è questo il torneo? Sono nel posto giusto?“. Il TD si illumina e gli dice “certo, mister Ivey“, poi lo accompagna al tavolo”.

“Lui si siede, sembra molto confuso. Si mette le cuffie nelle orecchie e poi inizia a giocare. Ora, posso assicurare che per cinque ore consecutive ha sbagliato a mettere le ante e i blinds. Metteva una fiche per volta in mezzo, ma ogni volta sbagliava l’entità. Penso che abbia sbagliato a mettere le chips del big blind più di venti volte“.

Phil Ivey

Il comportamento di Ivey ha ovviamente insospettito Holz.

Non so se ci stava trollando o se c’era qualcos’altro che non andava, ma è stato incredibile vedere quante volte sbagliava a mettere le chips in mezzo. Non so cosa gli sia successo, ma sembrava essere in uno stato mentale molto particolare. Sicuramente non era al punto più alto della sua carriera. Non ho alcuna relazione con lui ma l’impressione era di una persona completamente esausta“.

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“Ivey non si è presentato alla partita di cash game da un milione”

Dopo questo aneddoto, Holz ha spiegato che l’assenza dell’ultimo minuto di Phil Ivey ha fatto saltare una partita di cash game high stakes a margine del Super High Roller Bowl China.

“Nella partita di cash game con un milione di dollari di buy-in dovevamo esserci io, Phil Ivey, Dan Cates, Jason Koon e tre businessman. Poi è venuto fuori che uno dei businessman era in realtà un regular asiatico del Big Gamee. Ivey alla fine non si è presentato, e a quel punto un businessman ha detto di non voler più giocare, perché era lì solo per sfidarlo“.

Phil Ivey

Questa situazione ha indispettito Fedor Holz. Il tedesco era stato convinto a partecipare alla trasferta di Macao dietro a promesse che non sono state mantenute.

“Sono rimasto deluso. Da un lato sono contento, ogni volta che vado in Asia mi rendo conto con piacere di quante persone amino il poker. Complimenti a chi sta rendendo popolare il poker in Cina. Tuttavia, ciò che non mi piace è quando ci sono promesse che non vengono mantenute. Sono stato a Macao tante volte negli anni, questa volta non volevo andare perché ora ho una ragazza qui a Vienna. Per volare fino a là devono convincermi di grandi cose, una di queste era il cash game da un milione di dollari di buy-in con tanti businessman. Avevano anche detto che nell’high roller ci sarebbero stati 50 businessman. Bisognerebbe essere realisti, anche se poi il 95% dei pro non ci andrebbe…”

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