Da Street Fighter II a Super Mario Kart: i migliori 10 videogiochi degli anni 90

Se gli anni 80 hanno visto nascere franchising di successo e alcuni dei classici arcade più amati, negli anni 90 i giochi hanno fatto un salto di qualità. Alcuni dei videogame lanciati durante questa decade hanno cambiato per sempre l’industria, come ad esempio gli sparatutto in prima persona e i primi giochi sviluppati in tre dimensioni. Unitevi a noi, in questo conto alla rovescia dei migliori 10 videogiochi degli anni 90 (più altri otto che non potevamo ignorare)

1. Doom (1993)

La prima volta che abbiamo visto Doom siamo rimasti a bocca spalancata. Forse non è stato il primo sparatutto in prima persona – un onore di cui si può fregiare la precedente creatura di id Software, Wolfenstein 3D – ma Doom ha cambiato il mondo. Questo sparatutto in salsa horror e sci-fi è senza dubbio uno dei videogiochi più influenti di sempre. Con i primi nove livelli gratuiti, si stima che circa 20 milioni di gamer abbiano lottato contro orde di demoni satanici, protetti soltanto da un mouse e una tastiera. L’esperienza single-player era pazzesca, ma fu il supporto per il multiplayer in locale a convincere i nostri amici a portarsi in giro il PC ogni sera.

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Oggi può non sembrare graficamente impeccabile, 
ma nel 1993 DOOM rivoluzionò gli sparatutto in prima persona

2. Street Fighter II (1991)

Hadouken! 27 anni e non sentirli – questa è l’eredità di Street Fighter II. L’impatto di questo gioco arcade del 1991 si fa ancora apprezzare nelle enormi arene eSport di tutto il mondo. Altri giochi di lotta avevano già fatto capolino, ma nessuno era così caratterizzato come SFII. Gli otto personaggi erano unici, con i loro punti di forza e le loro debolezze, oltre alle mosse speciali per eseguire le quali non bastava bastonare sui tasti – diventare bravi a Street Fighter II richiedeva una grande abilità. Incredibilmente, le combo inventate da SFII in origine erano un bug, ma gli sviluppatori della Capcom si resero conto che inavvertitamente erano inciampati in una miniera d’oro. Le tecniche e le contro-tecniche necessarie a padroneggiare il gioco mettono due cervelli a confronto come nessun altro gioco mai sviluppato.

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Ryu di Street Fighter 2: meno male che non esiste l'anti-doping nei videogiochi!

3. StarCraft (1998)

Il più importante videogiochi di strategia in tempo reale di Blizzard superò i suoi predecessori negli anni 90 (tra i quali anche il popolarissimo Command & Conquer), grazie ad un seguito incredibile in Corea del Sud. Da quelle parti furono organizzati ben presto campionati sofisticati, e cominciarono a girare premi in denaro, specialmente con il lancio dell’espansione Brood War qualche mese dopo. Il sequel, StarCraft II: Wings of Liberty, fu lanciato nel 2010, diventando rapidamente l’eSport più ricco e aiutando la crescita di Twitch, la nota piattaforma di streaming live. La sua popolarità oggi non è più quella di un tempo, ma non si può parlare di gaming competitivo senza citare StarCraft. Ancora meglio, oggi è possibile scaricare e giocare l’originale, e il pacchetto espansione Brood War, gratuitamente dal sito Blizzard.

4. Final Fantasy VII (1997)

Può sembrare strano che uno dei dieci migliori videogiochi degli anni 90 sia uno di quelli che hanno attraversato più decenni, ma Final Fantasy non è un gioco per tutti. Gli RPG giapponesi sono una nicchia, e anche se FF fu uno dei più avvicinabili, per molte persone era comunque troppo complesso da gestire. Eppure, i fan sono ossessionati da questo gioco. Così tanto da convincere gli sviluppatori a produrne degli altri, e nel 2015 Square Enix annunciò un remake totale. Sebbene sia ancora in fase di sviluppo, c’è da scommettere che il lavoro costerà più dei $45 milioni raccolti in origine. Si trattava di una cifra enorme nel 1997, ma Final Fintasy VII dimostrò che un giorno i giochi avrebbero potuto superare i film, attraverso una narrativa capace di commuovere anche gli adulti, e un’ambizione talmente epica che si poteva (quasi) perdonare il sistema di combattimento esagerato.

5. Tomb Raider (1996)

Un altro franchising cominciato negli anni 90: da allora, Lara Croft è uscita dalle console approdando sugli schermi cinematografici. Lara è stata una delle prime figure femminili forti protagoniste di un videogioco, pur facendo comunque discutere: molte persone si lamentarono che la Croft sembrasse vestita da un responsabile marketing. Il primo titolo uscì nel 1996, e fu uno dei primi giochi a mostrare al pubblico l’incredibile potenziale di un ambiente 3D immersivo. Chiedete a chiunque abbia giocato a Tomb Rider, e la prima cosa di cui vi parlerà sarà il T-Rex – capace di provocare lo stesso panico che provocherebbe se lo si incontrasse davvero per strada. Fu un momento di gioco da ricordare, nel contesto di uno dei classici da ricordare.

6. Super Mario Kart (1992)

I giochi devono divertire per definizione. E vi sfidiamo a trovare qualcosa di più divertente di una sessione multiplayer di Mario Kart. Certo, l’ultimo FIFA è spettacolare, e se avete un intero anno per padroneggiarlo, ne varrà sicuramente la pena. Ma Mario Kart è in grado di regalare momenti elettrizzanti a chiunque abbia cinque minuti da perdere. L’originale fu lanciato nel 1992, ma di nuove versioni ne escono ancora oggi, con grafiche migliorate e potenziamenti extra. A parte questo, però, il gameplay è lo stesso di 25 anni fa. Brillante e senza tempo.

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L'eredità di Mario Kart va talmente oltre che oggi a Tokyo
è possibile guidare dei go-kart ispirati al gioco!
Credit: Marco Verch, flickr.com

7. Half-Life (1998)

Il gioco più bello di tutti i tempi? I fan di Mario e Zelda sarebbero pronti alla rissa, ma nel mondo degli sparatutto in prima persona c’è solo un titolo che comanda. Tutti parlano principalmente del suo sequel, ma concentrandosi sulla storia e creando un livello di immersione mai provata prima, l’originale Half-Life accompagnava i giocatori in un viaggio indimenticabile. Senza Half-Life probabilmente non avremmo avuto Steam, e sicuramente non avremmo avuto Counter-Strike. Quel gioco, che oggi è uno degli eSport più popolari, era in origine una mod di Half-Life.

8. Wipeout (1995)

All’inizio i videogiochi erano creati per gli smanettoni. E se non eravate degli smanettoni, ci giocavate quando nessuno vi guardava. Be’, tutti gli smanettoni del mondo uscirono allo scoperto negli anni 90, e Wipeout contribuì più di ogni altro titolo a rendere mitici i videogiochi. Un gioco di corse in auto futuristico, uno dei primi lanciati su PlayStation, sviluppato da The Designer’s Republic per eccellere. E ci riuscì, alla grande. Tutto era fantastico: la pubblicità, il packaging, l’interfaccia del gioco. E poi c’era la colonna sonora: il gioco puntava ai frequentatori di discoteche, e tra le musiche spiccavano pezzi dei Letfield, dei Chemical Brothers e degli Orbital, per completare quella che ai tempi pareva un’esperienza psichedelica.

9. Quake (1996)

Tre sparatutto in prima persona in una sola top ten? Parliamone, ma Quake non può mancare, principalmente perché possiamo infilarci anche Quake 3. Quake introdusse al mondo il ‘rocket jumping’ e portò gli sparatutto su nuove vette, permettendo al giocatore di guardare e sparare in alto e in basso in un ambiente 3D. Quake 3 fece discutere per la scelta di eliminare la campagna single-player, tanto che alcuni recensori affermarono che non si trattava neppure di un gioco, ma solo di un motore. Quanto sembrano stupidi, oggi. La combinazione di salti, armi ben bilanciate e folli danni quadrupli rese Quake 3 un gioco divertentissimo… in cui fare a pezzi i vostri amici!

10. Championship Manager (1992)

Championship Manager è più un foglio di calcolo che un gioco, ma non ditelo ai suoi fan o rischierete uno schiaffone in faccia. Se non ci avete giocato, CM è praticamente un database di statistiche dei giocatori di calcio. L’obiettivo è creare una squadra e guidarla fino alla vittoria, comprando, vendendo e allenando i giocatori fino ad arrivare al top. Il motivo per cui ancora oggi è un gioco così amato risiede nella sua infallibile precisione. Addirittura sono stati acquistati e venduti giocatori nella vita reale sulla base delle statistiche di CM, oggi usate da Sky Sports durante le finestre di trasferimento. Non tutti i giochi sono per smanettoni. Questo lo era. E lo è ancora.

Menzioni d’onore

Tutti i giochi che seguono avrebbero potuto finire nella top 10… ma sono finiti qui.

GoldenEye 64 (1997)

Il gioco che riuscì a dimostrare che gli sparatutto in prima persona avrebbero potuto prosperare anche al di fuori dei PC, utilizzò al meglio la possibilità del multiplayer a quattro giocatori del Nintendo 64.

The Legend of Zelda Link to the Past/Ocarina of Time (1991/1998)

Forse riderete per il fatto di non averli inseriti in questa top 10, ma avevamo già incluso Zelda nell’articolo sui migliori giochi degli anni 80. Questi due titoli dimostrano come i giochi siano cambiati negli anni 90: Link to the Past uscì nel 1991 (ed è probabilmente il secondo miglior gioco di Zelda, dopo Breath of the Wild), mentre Ocarina of Time dimostrò che il 3D era possibile nel 1998.

Super Mario 64 (1996)

Prendete Mario dalla sua dimensione 2D e fatelo scatenare in un mondo completamente 3D. Oggi è stato superato da Galaxy od Odyssey, ma ai tempi fu un titolo innovativo.

Unreal Tournament (1999)

Di monumentale importanza, e non solo per la sua sfida con Quake 3 quando fu lanciato (tipo Beatles contro Rolling Stones), ma per il motore Unreal che oggi è alla base di molti dei giochi più belli.

Sensible Soccer (1992)

Prima che FIFA e PES cominciassero a battersi a colpi di realismo, Sensible Soccer era il gioco d’elezione per chi voleva un po’ di sano arcade dal ritmo indiavolato. Non c’erano licenze ufficiale: questo significa che si potevano manovrare leggende come Ryan… Goggs.

Sonic the Hedgehog (1991)

Il franchising di questo platform super veloce cominciò nel 1991, ma non raggiunse mai le vette di Mario. Probabilmente perché si giocava con un riccio.

Metal Gear Solid (1998)

Infilare MGS tra le menzioni d’onore è forse la decisione più controversa che abbiamo preso. Questo gioco d’azione stealth potrebbe stare tranquillamente nella top 10. Per favore, non arrabbiatevi.

Resident Evil (1996)

Si gioca nei panni della taskforce d’elite S.T.A.R.S., investigando su fatti terribili in quel di Raccoon City. Un’esperienza davvero terrificante.

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